Sfogliando il New York Times

Segreti e cattivo sangue dentro la famiglia Trump. La nipote del presidente scrive di “imbrogliare come modo di vivere”

Sfogliando il New York Times del 08/07/2020

Dopo anni di maltrattamenti dentro la famiglia e inganni sul testamento del nonno (padre di Donald Trump e del fratello Fred ), la nipote di Trump Mary L. Trump, figlia del fratello, la settimana prossima pubblicherà, dopo due sentenze favorevoli alla pubblicazione in cause promosse dalla famiglia,  un libro di memorie il cui titolo si commenta da se’: “Troppo e mai abbastanza: come la mia famiglia ha creato l’uomo più pericoloso del mondo”. Il giornale ne ha avuta una copia in anticipo e dedica  un’intera pagina a citazioni dal libro. Ne passo solo due dell’inizio del libro, ma ne consiglio vivamente la lettura non appena sara’ disponibile dove troverete le vere chicche pubbliche e private. Per chi la pensa come me, sara’ un’assoluta delizia. Prima: Il giovane Donald si fece fare da qualcun altro gli SAT, il test standard per l’ammissione all’università, mossa che tutti gli studenti considerano di umiliante gravità. Seconda: la sorella di Trump, giudice federale, lo considerava un clown  che non aveva principi. 

PRIMA PAGINA

  • Fermenta lo scontro mentre la legge a Hong Kong spreme i giganti della tecnologia americani per dati. Lo stato di libertà che regnava ad Hong Kong è drammaticamente cambiato con l’arrivo della nuova legge dalla Cina. Adesso il governo di Hong K sta creando stretti controlli sul web per accontentare il più prolifico censore al mondo, il Partito Comunista Cinese. E i cambiamenti rischiano di infiammare ancor di più le tensioni fra la Cina e gli Stati Uniti, essendo la tecnologia il mezzo principale con cui le due superpotenze cercano di estendere la loro influenza sul mondo.
  • Il leader del Brasile testa positivo per il virus. Aveva spazzato via la minaccia come “misero raffreddore”. Il presidente Bolsonaro aveva fatto campagna contro la distanza sociale e aveva più volte sottovalutato il pericolo del coronavirus in un paese che e’ diventato il secondo al mondo come diffusione del contagio.
  • Minimizzando i rischi, Trump fa pressioni per la riapertura delle scuole. Senza proposte concrete. I critici ci vedono un gioco d’azzardo sulla salute in uno sforzo per risollevare l’economia. Trump e i suoi collaboratori sostengono che i costi psicologici e educativi di tenere i giovani a casa sarebbero peggio del virus stesso. Ma non hanno offerto nessun piano concreto per aiutare gli stati  che stanno lottando per ristrutturare attrezzature e programmi accademici che rendano gli alunni più difesi dal contagio.
  • La Svezia è rimasta aperta per difendere la sua economia. Non c’è riuscita. Unica in Europa a rimanere completamente aperta, adesso si trova ad aver avuto più ammalati e morti dei paesi vicini, e l’economia non è andata meglio che negli altri paesi.
  • Artisti e intellettuali mettono in guardia da un “clima di intolleranza”. Una lettera intitolata “Giustizia e dibattito aperto”, firmata da 150 artisti e intellettuali, inizia riconoscendo i cambiamenti apportati da “potenti proteste per la giustizia razziale e sociale”, ma poi va alla messa in guardia contro un clima di intolleranza che sta soffocando la cultura, citando la voga per umiliazioni pubbliche e la tendenza a dissolvere complessi problemi politici in accecanti certezze morali.

PAGINE INTERNE

  • Produttore di medicine, mai prima testato, ottiene un contratto. Il governo ha accettato di pagare Novavax, che non ha mai portato un prodotto sul mercato, 1,6 miliardi per sviluppare un vaccino.
  • Gli Stati Uniti escono dal W.H.O. (l’organizzazione mondiale della sanità). L’uscita, proprio durante un’epidemia, che segue alle minacce fatte da Trump, è stata universalmente condannata.
  • Pietra miliare del movimento “Black lives matter” (le vite nere contano). Ricerche suggeriscono che le recenti proteste costituiscono il più grande movimento nella storia degli Stati Uniti.
  • Le statue cadono, ma le idee persistono. Mentre gli Stati Uniti sono alle prese con le proteste, una Russia post-sovietica offre una storia di cautela nell’abbattere monumenti. L’articolo occupa un’intera pagina, con tre foto, e dice fra l’altro : “In un paese dove le statue di Stalin sono diventate scarse dopo la sua morte, il tiranno adesso è visto in modo ampiamente positivo”.
  • Preparandosi a un incontro Stati Uniti – Messico. Molti messicani risentono l’atteggiamento del loro presidente Lopez Obrador a piegarsi sempre alla volontà di Trump.
  • Impatto di una vittoria di Biden. I grandi investitori cominciano a domandarsi che cosa potrebbe significare per i mercati una vittoria di Biden.
  • La Deutsche Bank ha raggiunto un accordo sul caso Epstein, con il pagamento di 150 milioni di dollari per aver trascurato molti segnali d’allarme dai conti di Epstein.
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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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