I Social Media ci danno gioie e dolori. Milioni di italiani sono utenti attivi, passano (alcuni) ore e ore alla tastiera del Pc, smanettano allegramente o furiosamente sui loro smartphones: postano, condividono, vendicchiano, propongono eventi, etc… Una parte di questi usa i Social Media per promuovere le proprie idee, lanciare nuovi partiti, sostenere o azzannare alla gola leaders politici e alcuni (sempre più) vengono censurati, bannati (chiusura degli account), impossibilitati a monetizzare.
I sostenitori del libero pensiero, della libera espressione, della democrazia digitale, gridano allo scandalo e sbandierano la Costituzione, salvo poi rimanere impotenti, inchiodati dal famigerato “I accept” che li costringe a sottostare ai Termini e Condizioni d’Uso che non avevano letto al momento dell’iscrizione. Ma che sta succedendo? Come mai i giovanotti di Silicon Valley che si erano presentati come grandi alfieri della Libertà ora arruolano “segnalatori” crudeli che vigilano sui contenuti “scomodi” e ti condannano al silenzio?
Andiamo su un sito che fornisce informazioni finanziarie (per esempio Yahoo! Finance) e scopriamo che:
Tutti i Grandi Social media: Youtube, Facebook, Twitter, LinkedIn… ma anche Amazon, Pay Pal, Cisco, Apple, Microsoft e altri Giganti digitali tra cui il cinese Ali Baba, hanno visto negli ultimi 10 anni salire e raggiungere posizioni di “controllo”, all’interno del proprio azionariato in Borsa, 2 Macro Soggetti: Investitori Istituzionali e Fondi comuni d’Investimento USA/UK based.
Quindi “il controllo” è sfuggito ai Fondatori originali e oggi spetta ad altri. A Chi? Il controllo è finito nelle mani dei Re della Gestione Patrimoniale (Asset Management) che gestiscono nel mondo cifre astrali e che sono – grazie a incroci proprietari – l’uno Socio dell’altro. Una cupola, un’oligarchia, un’elite planetaria che è origine e fine ultimo del capitalismo finanziario. Gente che non conta più nè milioni, nè miliardi di dollari o euro, ma solo TRILIONI (migliaia di miliardi).
I primi 4 nella classifica mondiale si chiamano: Vanguard, Blackrock detta la FED ombra (7 trilioni di dollari USA gestiti), State Street e Fidelity. Per avere un ordine di grandezza, diciamo che “i 4 partners, insieme” hanno gestito nel 2019 cifre oscillanti tra 15 e 20 trilioni di dollari e che tale cifra è destinata a salire fino a 40 trilioni nel 2030. A quel punto sarà equivalente a 1/2 dell’intero PIL del Mondo.
Nella classifica che li riguarda – per fare un paragone – la nostra Generali, con il suo rispettabile 1/2 trilione di dollari gestiti, è al 38° posto. Questi 4 Conglomerati Finanziari investono e tentano di orientare qualsiasi attività umana “collocata” in Borsa , cioè TUTTO… ma nel caso dei Social Media sono particolarmente presenti (limitiamoci agli investimenti in Facebook e Google):
Sono pacchetti di controllo molto pesanti in grado di orientare qualsiasi scelta strategica. In sostanza i 4 decidono le politiche aziendali. Ora facciamoci un’altra domanda chiave.
CON I RISPARMI DI UNA PARTE DEGLI ABITANTI DEL PIANETA, che li li affidano a loro sperando di avere vantaggi economici. Che comunque ci sono… eccome. Perchè i 4 sono – fra l’altro – bravissimi a produrre Valore di scambio e viaggiano ad una media di +10% l’anno negli ultimi 10 anni. Forti soprattutto dei sostegni finanziari dei 4, FB e Alphabet-Google prosperano in Borsa.
Ma, al dunque, per chi lavorano ormai i Social Media? Non certo per i loro Utenti che sono solo una merce da scambiare. E qui entriamo nell’argomento bollente. Lavorano soprattutto per:
E qui si chiude il cerchio di quella – che da molti analisti – è considerata la più Grande Truffa della Storia del Pianeta ai Danni dei Popoli. In sostanza:
E questa era solo la prima fase, che è durata fino alla Brexit e all’ingerenza nelle Elezioni USA.
Nella fase attuale – dopo i noti scandali e su chiamata dei Governi – i Social media sono chiamati ad agire come Inquisitori/Valutatori della nostra libertà di pensiero e di espressione e a censurare – se vogliono – ogni forma di possibile dissenso democratico. In sostanza: in progress fuori dalle palle tutti i dissidenti! Una caccia alle Streghe digitali che è solo agli inizi. Un’inquisizione algida e occulta che prima ti ha invitato a manifestare liberamente il tuo pensiero, ti ha messo nel mirino e ora ti manda al rogo.
Effetto finale: i risparmiatori, proprietari originali dei Capitali e gli Utenti, proprietari dei contenuti e dei propri dati, e quindi idealmente comproprietari anche della Rete, sono tenuti a catena corta e trattati da servi della gleba digitale da un gruppo di dominus (quasi sempre occulti). Eppoi ci si meraviglia se il dibattito democratico in rete si riduce ad una tifoseria da Stadio?
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