Categorie: Network

Sportmemory è on line

È una buona notizia.

È una buona notizia sapere che una nuova possibilità di approfondire e di conoscere affronta la sfida del mare aperto, che poi non è un mare, ma una rete dove paradossalmente tutti navighiamo o, forse, ne siamo un po’ intrappolati.

È nato Sportmemory.

Sportmemory si presenta come uno storytelling media e si propone non di concorrere nel gruppone dei tanti che fanno informazione sullo sport, ma di percorrere l’avventura estrema del recupero della memoria dispersa, della narrazione e del racconto, contando di far rimanere il lettore fermo per minuti a scorrere tra parole e immagini. Obiettivo ambizioso certo, quasi visionario ed eroico in un sistema rete che, invece, vive sul ritmo battente dell’informazione vecchia dopo un minuto e sulla lettura superficiale dei titoli, difficilmente sull’approfondimento.

Un’avventura estrema che noi di Moondo conosciamo bene, perché è la stessa nostra.

Sportmemory ha volto lo sguardo sullo sport e su quell’insieme di umanità viva, fatta di emozioni, ispirazioni e suggestioni, che dall’esperienza sportiva, agonistica o amatoriale che sia, trae spunti e forza per guardare con piacere alla vita, affrontandone i sacrifici ed esultandone per le gioie.

Sportmemory fa narrazione, quindi, e la fa con un programma editoriale da broadcaster: un magazine mensile on line dal 2 aprile e poi ogni primo venerdì del mese, un’ecosistema social in espansione, un primo documentario che sarà presentato entro fine giugno e una linea di podcast che sarà presentata entro fine luglio.

Primi passi, certo, ma con idee chiare che ci piacciono, forse perché anche noi di Moondo siamo una sfida e anche noi vestiamo la giubba dei visionari e non quella dei replicanti.

È un esordio di contenuto sorprendente, un arco narrativo che si snoda tra racconti fuori le righe dove si rincorrono aneddoti e memorie personali che vanno dalla medaglia d’oro olimpica a chi pratica lo sport, qualunque sport, per pura passione personale non agonistica.

È una buona notizia, quindi.

Una buona notizia per tutti e, lasciatemi dire, anche per noi di Moondo che adesso ci sentiamo un po’ meno soli a percorrere l’avventura che abbiamo scelto di vivere.

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Giampaolo Sodano

Artigiano, mastro oleario, giornalista e dirigente d’azienda, Giampaolo Sodano è nato a Roma. Prima di vincere nel 1966 un concorso ed entrare in Rai come funzionario programmi svolge una intensa attività pubblicistica come critico letterario e cinematografico. Nel 1971 è giornalista professionista. Nel 1979 è dirigente d’azienda della RAI. Nel 1983 è eletto deputato al Parlamento. Nel 1987 torna all’attività professionale in RAI ed è nominato vice-presidente e amministratore delegato di Sipra e successivamente direttore di Raidue. Nel 1994 è direttore generale di Sacis e l’anno successivo direttore di APC, direzione acquisti, produzioni e coproduzioni della Rai. Nel 1997 si dimette dalla RAI e diventa direttore di Canale5. Una breve esperienza dopo della quale da vita ad una società di consulenza “Comconsulting” con la quale nel 1999 collabora con il fondo B&S Electra per l’acquisizione della società Eagle Pictures spa di cui diventa presidente. Nel 2001 è eletto vicepresidente di ANICA e Presidente dell’Unidim (Unione Distributori). Dal 2008 al 2014 è vicepresidente di “Sitcom Televisione spa”. E’ stato Presidente di IAA. Sezione italiana (International Advertising Association), Presidente di Cartoons on the bay (Festival internazionale dei cartoni animati) e Presidente degli Incontri Internazionali di Cinema di Sorrento. Ha scritto e pubblicato “Le cose possibili” (Sugarco 1982), “Le coccarde verdemare” (Marsilio 1987), “Nascita di Venere” (Liguori editore 1995). Cambia vita e professione, diventa artigiano dell’olio e nel 1999 acquista un vecchio frantoio a Vetralla. Come mastro oleario si impegna nell’attività associativa assumendo l’incarico prima di vicepresidente e poi direttore dell’Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO). Con sua moglie Fabrizia ha pubblicato “Pane e olio. guida ai frantoi artigiani” e “Fuga dalla città”.

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