Sfogliando il New York Times

Sullo slancio del “Black lives matter” il pubblico si è rapidamente spostato a sinistra

Sfogliando il New York Times del 11/06/2020

Sullo slancio del “black lives matter”, il pubblico si e’ rapidamente spostato a sinistra. “Black lives matter”(letteralmente: “le vite nere contano”) e’ stato –ed e’ tuttora- il motto e l’insegna di tutte le marce e raduni di folla avvenuti per reazione all’assassinio di George Floyd e precedentemente, di altri misfatti della polizia. L’opinione pubblica americana e’ in genere molto ostinata. Ma il movimento “black lives matter” per Floyd e’ stato un’eccezione fin dall’inizio. Nelle ultime due settimane il sostegno a “black lives matter” e’ aumentato tanto quanto  negli ultimi due anni, secondo una ricerca d’opinione dell’agenzia Civiqs e adesso la maggioranza degli Americani appoggiano il movimento. Altre ricerche mostrano un notevole aumento in giudizi sfavorevoli per la polizia e nella convinzione che gli Afro-americani subiscono molte forme di discriminazione.

PRIMA PAGINE

  • Le truppe scosse dalle tattiche di guerra nelle strade cittadine. La Guardia Nazionale e’ di solito schierata in casi di uragani, inondazioni e altri disastri naturali, mentre il primo giugno, oltre 5.000 guardie, sono state inviate per le strade di Washington per sedare/disperdere disordini sostanzialmente pacifici. Decisione che ha molto negativamente influito sul morale delle truppe, ed e’ stata fortemente criticate da parlamentari, ufficiali dell’esercito e guardie stesse.
  • Biden non e’ estraneo al cordoglio o alla consolazione. Una collezione di messaggi di condoglianze dalla prima gioventu’ al 2008 e’ emersa dall’ufficio di Biden, confermando un aspetto della sua personalità: affetto, partecipazione, solidarieta’. Colpito lui stesso da molte morti in famiglia (la prima moglie con figlia in un incidente stradale, un figlio di 46 anni per cancro), sempre molto aperto alla consolazione. Le due intere pagine centrali con riproduzione dei suoi messaggi di condoglianze e di quelli ricevuti per le sue perdite.
  • Il presidente della banca centrale dice che le difficolta’ economiche possono durare per anni. Prevede che milioni di persone resteranno senza lavoro per molto tempo, e che la disoccupazione sara’ al 9.3% a fine d’anno.
  • Le fondazioni ricorrono a pesanti prestiti per sostenere una nazione spossata. Nel 2019 la Ford Foundation ha sborsato 520 milioni in donazioni a istituti senza fini di lucro, ma quest’anno – ha dichiarato il presidente Walker – non ci si potra’ neppure avvicinare a una cifra simile. La sua soluzione: chiedere denaro a prestito, spenderlo rapidamente e ispirare altri a fare lo stesso.

PAGINE INTERNE

  • Dibattito sul livello numerico delle truppe americane. Gli Stati Uniti sono sotto pressione per ridurre il numero dei militari stanziati in Iraq mentre gli attacchi dell’ISIS aumentano.
  • Accettando la malattia nella riapertura. India, Messico, Russia,Iran e Pakistan hanno deciso che devono finirla con le chiusure e rilanciare le loro economie nonostante l’aumento dei casi di virus.
  • Trump combatte sui nomi delle basi. Il presidente respinge l’idea di dare nuovi nomi alle basi militari chiamate con nomi di ufficiali dell’esercito confederato (quello cioe’ che nella guerra civile rappresentava le classi favorevoli alla schiavitu’).
  • La Galleria al La Guardia. Inaugurato il terminal B del completamente  rinnovato aereoporto La Guardia (il secondo di New York), con l’installazione di grandi opere d’arte di scultori famosi.

GUARDANDO L’ITALIA

Sono pazzi per lo zafferano. Un’occhiata alla raccolta della spezia in Abruzzo. Fa un po’ ridere che un italiano e ghiottone come me debba scoprire da un giornale americano che una delle sue spezie preferite, lo zafferano, non venga da quei paesi esotici sempre stampati sulle confezioni comprate al supermercato, ma DALL’ABRUZZO. Ebbene si’. Con tanto di fotografie e dettagliata descrizione del raccolto e del delicatissimo trattamento successivo, si scopre che a Novelli si coltiva, si raccoglie e si vende lo zafferano. E’ l’unica entrata stabile del paese da circa 500 anni, il seme importato dalla Spagna. Per dare un’idea della difficolta’ di quest’attivita’: ci vogliono oltre 4.000 fiori, trattati petalo per petalo, per ottenere poco piu’ di 20 grammi di zafferano in polvere.  

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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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