Sfogliando il New York Times di martedì 21 luglio
Trump minaccia l’uso della forza nelle citta’ piu’ importanti. I democratici si oppongono, chiamando le sue tattiche “autoritarie”. La costituzione permette l’uso dell’esercito nel paese solo in casi del tutto eccezionali, che certamente non esistono adesso. Ma come ha fatto già a Portland, Trump minaccia di mandare le forze armate a New York, Chicago, Philadelphia, Detroit e Baltimora, tutti stati con governatori democratici e attualmente senza alcun disordine violento che giustifichi l’intervento.
Se lo farà, contro il dettato costituzionale, gli stati probabilmente ricorreranno alla Corte Suprema che avrà l’ultima parola. Ma con questa posizione di “law and order” lui conta di conquistare o mantenere quegli elettori di destra che sta – speriamo – perdendo. Citando testualmente (anche con gli errori e frasi lasciate a meta’) le sue parole: “Faro’ qualcosa, questo ve lo posso dire. Perche’ non possiamo permettere che New York e Chicago e tutte queste citta’ – Oakland e’ un disastro. Non lasceremo che questo succeda nel nostro paese. Tutto governato da democratici liberali”. E ancora: “Guardate cosa sta succedendo – tutto guidato da democratici, tutto guidato da democratici molto liberali. Se entra Biden, questo sarà vero per tutto il paese. L’intero paese andrebbe alla malora. E noi non lo lasceremo andare alla malora”. Il brutto e’ –aggiungo di mio – che questo pensa come parla. Andiamo bene!
– I finanziatori del partito repubblicano stanno lottando per salvare il senato. Con le elezioni presidenziali si rinnova anche una parte del senato, oggi di maggioranza repubblicana e, con la discesa di Trump nei sondaggi, e’ ben possibile che ne esca una maggioranza democratica. E’ di esclusiva competenza del senato approvare le nomine proposte dal presidente a molti posti chiave della vita politica del paese, fra cui i giudici della suprema corte (nominati a vita) e molti altri giudici. Una maggioranza democratica al senato cambierebbe completamente gli equilibri politici del governo, anche nel malaugurato caso che venga rieletto Trump, che si troverebbe con le mani molto piu’ legate di adesso. Ma aspettiamo con ottimismo. Per adesso Biden sembra vincente.
– La burocrazia lascia un ospedale a far niente mentre gli ammalati si ammucchiano in altri centri. L’ospedale principale del Queens (uno dei quartieri di New York) traboccava di ammalati: previsto per 60, ne aveva, sparsi dappertutto, 180. Ma l’ospedale costruito apposta per far fronte all’emergenza (52 milioni di dollari) ha trattato finora solo tre pazienti provenienti dal primo e 79 in tutto. Per difficoltà soprattutto burocratiche e di comunicazione. Simili situazioni si andranno ripetendo dato che la crescita del virus non sembra demordere. Le autorita’ locali, dal sindaco in giu’, stanno lavorando per trovare adeguate soluzioni.
– Gli imprenditori temono che l’agonia economica sia lontana dalla fine. La crescita del virus spegne le speranze. Con la crescita del virus quasi dappertutto e gli stati che tornano indietro dai loro piani di riaperture, molti leaders dell’industria e commercio si preparano a un lungo periodo di difficolta’ economica e alla prospettiva di una ripresa lenta e zoppicante.
– Per le donne afghane, paura che svaniscano i progressi faticosamente conquistati. Aiutare le donne afghane, sottomesse e umiliate durante il governo dei Talebani negli anni 90, era diventato un “grido di guerra” per il coinvolgimento dell’occidente dopo l’invasione americana del 2001. Due decenni dopo, una generazione di donne professionalmente educate e libere e’ un sicuro segno di cambio. Ma adesso, con la possibilita’ di un’entrata dei Talebani nel governo, molte donne sono preoccupate che i progressi ottenuti siano a rischio.
– Risultati promettenti sul vaccino. Tre laboratori hanno riportato buone risposte immunitarie su soggetti sperimentalmente vaccinati, ma un ricercatore mette in guardia: “ C’e’ ancora una lunga strada da percorrere”.
– Offerta dei repubblicani. Deputati repubblicani e la Casa Bianca si stanno unendo intorno a un progetta di un sussidio per il virus di 1 trilione.
– I democratici temono un complotto straniero. Sono sorte preoccupazioni su un possibile uso di disinformazione da parte dei Russi su Biden.
– Citta’ a un incrocio? I centri urbani, con un dinamismo che nutre le innovazioni, hanno sempre tenuto bene. Ma l’epidemia potrebbe portare a cambiamenti verso minore densita’. Oggi, le dieci citta’ principali ospitano un quarto della popolazione del paese e producono circa meta’ delle innovazioni e un terzo dell’economia.
– Brutte previsioni per gli orsi polari. Alla fine del secolo, potrebbero essere quasi estinti con la scomparsa del ghiaccio marino.
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