Ascolta il podcast
«Donald Trump è pronto a lasciare la Casa Bianca. Il presidente americano dice di essere disposto a fare un passo indietro se il Collegio elettorale voterà per Joe Biden. In base alla legge e alla costituzione, entro la fine di novembre gli Stati devono certificare i risultati delle elezioni da cui Biden è uscito vincente, e compilare entro l’8 dicembre le liste dei grandi elettori. Il 14 dicembre il Collegio deve votare il 46 esimo presidente degli Stati Uniti. Se sarà ufficializzata l’elezione del candidato democratico, Trump sarà pronto a passare il testimone, mettendo fine alla resistenza opposta per mezzo di azioni legali basate sulle accuse di brogli. L’annuncio arriva nel giorno delle celebrazioni del Ringraziamento in una Casa Bianca dove il presidente è arroccato da tre settimane nell’estremo tentativo di contestare la sconfitta» [Semprini, Sta]
La Disney ha fatto sapere che nella prima metà del 2021 licenzierà 32 mila dipendenti su un totale di 223 mila. Si tratta di quattromila tagli in più rispetto a quanto annunciato a settembre. A causa della pandemia la multinazionale americana lamenta pesantissimi danni al business dei parchi in tutto il mondo, a quello delle crociere e alla sua industria cinematografica. «Il quarto trimestre per Walt Disney (risultati riportati il 12 novembre) è stato anche il secondo consecutivo in perdita, con un passivo di 710 milioni di dollari accompagnato da un calo del fatturato del 23% a 14,7 miliardi. Entrambe le cifre hanno tuttavia superato le previsioni» [Al.An., Sole].
Il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha ordinato all’esercito di procedere all’offensiva finale nella regione dissidente del Tigrai, alla scadenza di un ultimatum di 72 ore dato ai leader del Fronte di liberazione del Tigrai per arrendersi. L’obiettivo dell’esercito etiope è assumere il controllo di Mekele, il capoluogo della regione. Lunedì il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres aveva chiesto al governo di «fare il possibile per proteggere i civili». Finora circa trentamila persone sono state costrette a rifugiarsi nel vicino Sudan.
Il presidente del Burkina Faso Roch Kaboré è stato rieletto con un largo margine. Secondo i risultati preliminari delle elezioni di domenica Kaboré ha ottenuto il 58% dei voti, contro il 12,4% dell’ex ministro delle finanze Zephirin Diabre e il 15,5% di Eddie Komboigo, capo del partito dell’ex presidente Blaise Compaoré, che governò il Burkina Faso per 27 anni fino alle grandi proteste del 2014. La Corte Costituzionale ora ha una settimana di tempo per confermare il risultato.
Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”.…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Marco Loguercio che ci introduce al tema…
L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto,…
Negli ultimi anni è cresciuto un sentimento contrario alla produttività sempre più diffuso tra i…
Si conclude domani a Roma, alle ore 10.30, presso l'Archivio di Stato, Sala Alessandrina -…
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…