Di Ilaria Iuliano
Guardo l’orologio, sono le 18:30. Di solito fuggo la noia sprofondando nei libri, divorando serie tv. Stasera, invece, mi avvicino alla finestra. Il cielo è diverso: il sole non si nasconde tra le montagne ma esibisce la sua bellezza disarmante. È un tramonto meraviglioso accompagnato da un’atmosfera magica. Il cielo blu, confondendosi tra le mille sfumature rosee, sembra abbracciare tutti i territori sottostanti.
Ascolto il silenzio e affogo nell’immensità dei pensieri. Sembra di sognare. La tranquillità di quest’attimo si contrappone al ritmo scalpitante della vita interiore che aspetta di irrompere in questa angoscia immobile. Nel frattempo trova altri modi per manifestarsi: il tramonto induce alla speranza e invita ad emozionarsi ancora e a non soccombere alla forza annichilente del NEMICO.
La vita atrofizzata beve queste sensazioni che profumano di felicità e l’animo d’uragano si placa.
Dalla Rubrica Diario di una Quarantena:
Il libro sul comò
Pace rubata
Solo in un libro
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