Sfogliando il New York Times

Urgenti necessita’ mettono sotto sforzo gli ospedali per la crescita del virus. Pochi letti a disposizione

SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 28/10/2020

Un’esplosiva nuova fase colpisce regioni risparmiate dalle precedenti ondate. Ospedali in tutto il paese stanno barcollando sotto la nuova ondata del virus, mentre il Presidente minimizza la cosa attribuendola all’aumento delle persone che si fanno testare. Ma il numero  di persone ricoverate in ospedale per il virus dice una storia diversa, salendo del 48% rispetto a un mese fa, col timore che i sistemi regionali di salute non possano far fronte alla schiacciante domanda.

PRIMA PAGINA

  • Il Presidente agisce per indebolire l’agenzia della scienza. Nuovi dirigenti mettono in dubbio il cambiamento del clima. Il governo ha licenziato il capo della National Oceanic and Atmospheric Administration e ha installato personale di estrazione politica che ha messo in forse fatti universalmente accettati sul cambi climatici e ha imposto stretti controlli sulle comunicazioni dell’agenzia.  Questi movimenti indeboliscono la piu’ importante fonte di notizie oggettive sull’ambiente  per il governo, notizie su cui si basano le leggi sull’effetto serra e le emissioni di gas nocivi, e mettono in luce in che direzione si muovera’ l’agenzia se Trump fosse rieletto.
  • Giudice riecheggia la visione di Trump sulle votazioni. La decisione della corte suprema di escludere dai conteggi in Wisconsin le schede che arrivano dopo la data delle elezioni non e’ stata una sorpresa per i democratici che avevano combattuto ma sapevano di perdere. Ma l’opinione espressa  dal giudice Kavanaugh ha allarmato avvocati e attivisti nei diritti civili, perche’ mette in dubbio la legittimita’ per possibili frodi di tutti i voti contati dopo il 3 novembre, legittimita’ mai messa in dubbio nella storia delle elezioni in America.
  • Biden va al di la’ di uno spartiacque. Una settimana prima delle elezioni, Bidenha scelto di spendere prezioso tempo politico e soldi in Georgia, uno stato che non ha votato per il partito democratico dal 1992 ma dove i sondaggi d’opinione fanno vedere che ce la puo’ fare se mette insieme una coalizione di democratici convinti, di elettori di colore, elettori bianchi delle aree rurali e  donne bianche dei sobborghi.
  • Nuove sfide spingono i Californiani a ripensare la rivolta nelle tasse del 1978, quando passo’ la proposta numero 13 che limitava fortemente le tasse sulle proprieta’ immobiliari. La proposta e’ stata rimessa in discussione adesso, e se gli elettori approvano la nuova versione daranno una grande vittoria ai progressisti alzando di molto le tasse che pagano oggi i ricchi proprietari terrieri.

PAGINE INTERNE

  • Una perdita nell’East Village. Astor Place Hairstylist, punto di attrazione degli eleganti modaioli di New York per decenni, non sopravvivera’ al coronavirus e chiude a fine novembre.
  • Affievolendo le speranze del vaccino. La Pfizer ha comunicato che gli attesi risultati dei suoi esperimenti per il vaccino non arriveranno questo mese.
  • L’arsenale americano. Con l’impressione che il paese sia destabilizzato e timorosi di disordini, molti stanno cominciando ad armarsi. E cio’ nel paese statisticamente piu’ armato del mondo, con piu’ di un’arma da fuoco per persona: precisamente 393 milioni (46% del totale mondiale), pari a 120 armi da fuoco per ogni 100 abitanti.
  • Sparito un amato delfino. Fungie, che per 37 anni e’ stato l’attrazione turistica principale di una citta’ irlandese, se n’e’ andato, probabilmente per sempre.
  • Al Queda resta al potere. Le armi degli USA e alleati hanno fatto fuori numerosi alti combattenti di Al Queda, ma il gruppo resta operativo.
  • Prendendo di mira le protezioni legali delle grandi piattaforme tecnologiche. Da oggi mercoledi’ si discute in senato una legge che, secondo i repubblicani, mette la sordina alle opinioni conservatrici su Twitter e Facebook.
  • Vitalita’ dei piccoli cinema. Nonostante che i cinema restino chiusi in tutta la citta’ di New York, piccoli teatri indipendenti possono sopravvivere. Non sono dipendenti da Hollywood e hanno un pubblico fedele.
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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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