“Vino donne e leadership” è il titolo del primo libro letto nel 2024. Barbara Sgarzi, attraverso numerose interviste a donne del vino, sia italiane sia straniere, sia con una lunga tradizione di famiglia alle spalle sia provenienti da altri mondi e settori, riesce a far emergere i pilastri della #leadership così come loro la interpretano e cercano di metterla in pratica ogni giorno.
Quello che emerge è uno stile di leadership attraverso l’esempio, capace di delegare e coinvolgere le persone, una leadership ferma ma gentile, autorevole ma non autoritaria, che punta molto sull’ascolto e la collaborazione prendendo esempio in questo dalla natura, e capace infine di combinare il coraggio delle scelte al mostrarsi vulnerabile.
Il libro è strutturato in 9 capitoli ognuno dedicato ad un aspetto, ad una caratteristica della leadership così come interpretate da queste protagoniste del mondo del vino mondiale.
Ogni capitolo è stato abbinato ad un termine del mondo del vino per cui abbiamo il terroir che rappresenta i valori fondanti dell’azienda, la coltivazione che esprime il coraggio delle scelte, la potatura il network, la mentorship e l’empowerment, la fase della fermentazione paragonata alle idee in movimento, la fase dell’assemblaggio che richiama la contaminazione di idee.
Il calice cristallino rappresenta quindi la comunicazione aperta e trasparente, quello equilibrato l’empatia dell’ascolto attivo e infine quello abbinato la flessibilità di cambiare quando cambiano le circostanze come il cambiamento climatico che si fa sempre più sentire.
Ad accomunare questi nove valori il purpose, ossia l’obiettivo più ampio, la motivazione più profonda che guida la leadership, e la visione ovvero “la capacità di astrarsi e immaginare, vedere, quasi profetizzare ciò che gli altri non vedono.”
Il tema del divario di genere nel mondo del vino, a partire dal numero di titolari di aziende vinicole, di enologhe, sommelier, è affrontato con garbo gentile e senza fare sconti ma nemmeno barricate.
Traspare dai racconti e dagli aneddoti delle donne del vino protagoniste di questo libro un approccio propositivo che ha comunque chiaro come la strada per la piena parità sia ancora lunga.
Una cosa che ho apprezzato è il sottolineare come le doti i talenti, le competenze che costituiscono la leadership secondo le donne di questo libro in realtà siano senza genere.
La definizione di leadership che dà Julia Coney è quella con cui mi sento più in sintonia: “restare curiosa, metterci creatività, pescare da più mondi, contaminare. Saper cambiare con gli anni restando sé stessi.”
Che siate persone appassionate del mondo del vino, che ci lavoriate o semplicemente che siate interessate al raggiungimento della parità di genere, vi consiglio questo libro.
Il consiglio di lettura di oggi è “Frontiera” di Francesco Costa,《un libro frastagliato e non…
Le auto moderne sono dotate di una serie di sistemi volti a proteggere il conducente…
L’almanacco di Naval Ravikant è una raccolta dei pensieri, dei twits, delle interviste dell’autore incastonate…
Greg Hoffman è un brand leader a livello globale, ex Chief Marketing Officer di NIKE,…
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…
Si, hai letto bene, la strategia LinkedIn più sottovalutata dalle aziende è formare i dipendenti.…