martedi

Alter Ego oltre la corazza

Davide Pisapia in arte Alter Ego, classe 1988, nasce e si forma a Napoli. Città in cui ad oggi vive e lavora. Fortemente attirato dall’approfondimento delle potenzialità e caratteristiche del ferro, nel 2014 decide di plasmarlo, indagandolo in primis attraverso la scultura e per poi esercitarsi con lavori bidimensionali, tridimensionali e di design.

Davide Pisapia

Partendo da un’indagine conoscitiva approda, in pochi anni, ad una cognizione profonda del metallo, a cui a seguito di un processo di fusione, levigatura e verniciatura associa elementi specchianti con risultati e declinazioni suggestivi.

Trovarsi nel suo laboratorio è un’esperienza forte: metalli, utensili, macchine levigatrici, attrezzi vari ed ancora sculture di notevoli dimensioni dialogano con pannelli multipli che con potenza occupano e tagliano lo spazio.

Un luogo che documenta di una ricerca artistica in evoluzione e della volontà d’indagare oltre il visibile la materia, nella precisa volontà di comprenderne la natura stessa attraverso quadri tridimensionali sotto forma di gusci, testuggini e lamiere perforate che indicano una corazza dietro cui il nostro alter ego vive e comunica tentando di restare in connessione innanzitutto con se stesso, con la parte più intima. Altresì attraverso sculture di grandi dimensioni in cui predilige figure umane che tentano di evolversi occupandone lo spazio fisico.

America

L’opera selezionata s’intitola “America”.

Da una minuziosa fase progettuale prende forma un quadro tridimensionale il cui risultato, in termini visivi, muta a seconda della posizione occupata dal fruitore e dalla presenza o meno di una fonte luminosa nella stanza in cui lo si espone.

America – particolare

La luce stessa che emana rappresenta l’elemento cardine su cui l’artista gioca, coinvolgendo lo spettatore in una esperienza fortemente seducente. Dal guscio reticolato l’occhio indaga il fondo stesso dell’opera in cui si evade perdendosi nella miriade di effetti visivi ottenuti dal tessuto flesso.

La tecnica: tondino di ferro smaltato su tessuto, dimensione 116 x 116 x 26 cm.

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Rossella Savarese

Da sempre appassionata di arti visive, cinema e teatro, si diploma presso l'Istituto Statale d'Arte di Sorrento “Francesco Grandi”, proseguendo il percorso di studi all'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove nel 2004 consegue la laurea in Conservazione dei Beni Culturali, incentrandosi sul settore contemporaneo. Discute una tesi sull'importanza dell'attività di Peggy Guggenheim quale ponte di collegamento tra l'arte dei paesi europei e quelli extraeuropei. Si susseguono esperienze nel settore dell'arte contemporanea, ricopre ruoli manageriali presso gallerie di arte contemporanea di respiro internazionale, quali la Miart Gallery con sede in Via Brera a Milano, occupandosi altresì delle relazioni estere e della curatela di mostre. Partecipa a diversi eventi fieristici dedicati, tra i quali Miart a Milano e Kunstart a Bolzano. Nel 2011 partecipa alla rassegna “Valore Donna”, alla Pinacoteca di Positano (Sa), con un intervento “Come leggere un'opera d'arte”. Nel 2012 è autrice del catalogo “Antonio Di Viccaro - Paesaggi italiani”, edito da Iemme Edizioni, in coedizione con Mondo Arte, magazine per il quale cura più interventi. Nel 2014 partecipa come relatrice alla conferenza in lingua inglese “La transavanguardia italiana”, tenutasi a Bruxelles e dove, con il patrocinio dell'Istituto di Cultura Italiana, organizza una collettiva di artisti italiani. Socio fondatore dell'Associazione Culturale Syart, nel 2018 è curatrice del "SyArt Sorrento Festival” evento che si svolge, a cadenza annuale, nella prestigiosa Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento. Nello stesso anno inaugura la SyArt Gallery dedicata all'arte contemporanea e situata a pochi passi dalla dimora storica di Torquato Tasso, nel cuore di Sorrento. La sua attività di art curator prosegue in Italia ed all'estero.

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