Specie animali che vivono in casa insieme a noi: 200 mila. Robert Dunn, ecologo alla North Carolina State University: «Aprite il rubinetto e ingollate una sorsata d’acqua. Quello che avete appena bevuto è un insieme di migliaia di specie diverse, come batteri, amebe, nematodi (sono microscopici vermi) e mini-crostacei.
Ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Sebbene la biodiversità dell’acqua delle reti domestiche sia così elevata, la biomassa – cioè la quantità di esseri viventi – è bassa, semplicemente perché nell’acqua potabile delle reti domestiche c’è poco da mangiare».
E nei bagni?
«L’acqua dei soffioni è calda e tende a ristagnare. Si forma più cibo. La crescita dei batteri è più facile».
È serio il numero duecentomila per le specie animali che vivono a nostra insaputa dentro casa?
«Abbiamo esaminato gli spigoli delle porte, i cuscini, i bollitori, gli scantinati, i bagni e ogni superficie a cui diamo il nome di “casa”. In casa c’è vita ovunque. Ogni superficie è una babilonia fluttuante».
Gli animali in casa?
«Il cane può essere una buona idea. Ha addosso microbi che, paradossalmente, aiutano a mantenere l’ambiente sano»
Rimedi?
«Lasciate le finestre aperte e, chi può, coltivi un giardino, ricordando che la natura ci fa del bene, quando ci esponiamo nei modi corretti. Tuttavia se si pensa di uccidere il 99% dei batteri casalinghi, ne rimane comunque un 1% e questo 1% comprende le specie peggiori. State, quindi, attenti a non fare piazza pulita: i microrganismi davvero pericolosi sono solo una “sporca dozzina”, mentre gli altri 199.990 sono indispensabili per la salute e li dobbiamo preservare» [Cambiaghi, Sta].
Batteri per pollice quadrato presenti su qualunque scrivania (un pollice = 2,54 centimetri): vicino al telefono 25.127; vicino alla tastiera del computer 3.295; vicino al mouse 1.676; vicino al fax 301; vicino alla fotocopiatrice 69; sparsi sulla scrivania 20.961 (Charles Gerba, docente di microbiologia all’Università dell’Arizona).
Philip Terno, microbiologo del Centro medico della New York City: «La bocca dei cani e quella degli esseri umani contiene la stessa quantità di batteri che si trova nelle feci».
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