SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DEL 25/11/2020
– Grande fotografia di Biden circondato dai suoi primi nominati al governo, con relative brevi note su ciascuno: Antony Blinken, ministro degli esteri, scelto per ristabilire le alleanze rinnegate da Trump; Jake Sullivan consigliere per la sicurezza nazionale; Alejandro Mayorkas, ministro dell’interno, primo immigrato e primo latino a occupare questo posto, fondamentale per la politica sull’immigrazione; Avril Haines, direttrice dei servizi di sicurezza, prima donna in questo posto; John Kerry, incaricato speciale per il clima, posto nuovo a livello di governo; Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice alle Nazioni Unite.
PRIMA PAGINA
– Biden sceglie la sua squadra destinata a fortificare le alleanze internazionali. Motivato a rovesciare l’isolazionismo di Trump, ma senza ripetere gli errori di Obama. Non ha certamente creato una squadra di rivali, ma ex-colleghi in altri posti e amici fra di loro. E questo ha dato all’annuncio delle nomine un’aria di restaurazione, ma anche di rinnovamento. Biden ha detto: “Mentre hanno tutti incomparabile esperienza, riflettono anche l’idea che non possiamo affrontare le sfide che ci aspettano pensando all’antica e con le antiche abitudini”.
– Il virus mutato si sparge piu’ facilmente. Evidenza di un cambio significativo dalla variante di Wuhan. Mentre il virus si spargeva nel mondo, subiva molte mutazioni insignificanti rispetto alla sua pericolosita’. Tranne una, nominata 614 G, a cui gli scienziati attribuiscono una maggiore capacita’ di contagiare gli umani rispetto all’originale di Wuhan.
– L’attacco di Trump ha dato prova della forza del sistema elettorale. Mentre gli sforzi di Trump di rovesciare il risultato elettorale si sono disintegrati, il paese e’ scampato da un brutto scenario che molti ritenevano probabile: dal 3 di novembre non si sono visti carri armati per le strade ne’ disordini popolari. La vittoria di Biden e’ stata piu’ forte delle cospirazioni di Trump e delle sue azioni legali senza fondamento. Il sistema elettorale ha retto benissimo agli urti senza senso di Trump e tutto e’ finito non in nuove convulsioni politiche ma con una lettera di una oscura funzionaria di un altrettanto oscuro ufficio governativo autorizzando l’inizio della transizione.
– Sentendo la fine dell’incertezza, Wall Street cresce. Un giorno dopo che l’amministrazione Trump ha effettivamente riconosciuto l’elezione di Biden, gli investitori hanno messo in mostra il loro sollievo spingendo gli indici della borsa a livelli record.
– Il sindaco incolpato da tutte le parti sulle scuole. Poche ore prima che De Blasio annunciasse che la citta’ aveva raggiunto una percentuale di positivita’ che avrebbe portato alla chiusura delle scuole, si e’ trovato sotto pressione di tenerle aperte da parte di parenti, politici locali, esperti del virus. Persino il governatore aveva chiamato offrendo una strategia per rimandare la chiusura almeno di qualche giorno. Ma invece alle 3 del pomeriggio di lunedi’,, De Blasio ha reso la cosa ufficiale. Chiusura dopo meno di 8 settimane da quando avevano aperto. Al di la’ di altre considerazioni, il problema piu’grande e’ per i genitori, che non sanno a chi lasciare i figli se devono andare al lavoro.
– David Dinkins, 1927 – 2020. Un leader pionieristico in tempi di agitazione. Obituario, con grande fotografia, del sindaco di New York dal 1990 al 1993, eletto in un momento di grandi disordini razziali. La sua fama e’ stata in parte oscurata dai nomi di chi l’ha preceduto e seguito: il grande Edward Koch, amatissimo dai newyorchini per la sua umanita’ e simpatia, e Rudolph Giuliani (persona per bene allora) che libero’ la citta’ da sporcizia e poverta’.
PAGINE INTERNE.
– Multa per un matrimonio nella Comunita’ Assidica. De Blasio ha definito gli organizzatori del matrimonio, a cui erano invitate quasi 10.000 persone della Comunita’ di Brooklyn, “incredibilmente irresponsabili”. L’entita’ della multa e’ per ora sconosciuta.
– Macy’s modifica lo script della sua parata del Thanksgiving, mai cancellata per nessuna ragione. Anche quest’anno si fara’, ma molto piu’ corta (un isolato invece che 3 chilometri) e con molti meno partecipanti, sia addetti che pubblico.
– Chiedendo di tornare in Inghilterra. Shamina Begum, ragazzina andata in Siria nel 2015 e la’ detenuta, combatte con una decisione delle autorita’ inglesi di revocare la sua cittadinanza.
– Il Papa chiama gli Uighurs “perseguitati”. In un nuovo libro, il Papa menziona per la prima volta la persecuzione della Cina sulla minoranza musulmana degli Uighurs. La Cina ha respinto questa sua caratterizzazione come “infondata”.
– Un test del sogno di passare da affittare a essere proprietari. Divvy Homes (importante ente immobiliare americano) offre agli inquilini la possibilita’ di diventare proprietari. I suoi clienti diranno se il modello funziona.
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