SFOGLIANDO IL NEW YORK TIMES DI OGGI LUNEDI’ 10 AGOSTO
Boicottato o no, Fox News batte tutti. Nonostante varie disgrazie interne (abusi sessuali da parte di uno dei principali presentatori, accuse di misoginia sul lavoro e di razzismo) che hanno portato diversi pubblicitari a ritirare i loro annunci, Fox News, una rete via cavo di proprieta’ di Murdoch, nei mesi di giugno e luglio ha battutto tutti, comprese le tre reti nazionali via etere, nello spazio piu’ importante delle giornata: le tre ore dalle 8 alle 11 di sera. Ed e’ rimasto primo anche con il ritorno degli avvenimenti sportivi. E’ un canale di estrema destra, fedelissimo alle idee di Trump, sempre pronto a sostenerlo anche nelle sue continue bugie e contraddizioni. A dimostrazione, purtroppo, che i fedeli di Trump continuano ad essere molti e molto compatti, e probabilmente guardano solo questo “loro” canale. I democratici ne dovranno tener ben conto nella campagna elettorale.
– Combattendo due contagi: il coronavirus e l’ansia. La lotta di una “tracer” per aiutare i suoi contatti, che hanno paura di lei. L’articolo parla delle difficolta’ che incontrano i “tracers” (incaricati dalle autorita’ sanitarie di rintracciare i contatti che puo’ aver avuto un ammalato per convincerli a farsi testare). A parte la difficolta’ di trovarli, spesso questi nuovi infettati sono preoccupati di essere poi costretti alla quarantena o esposti a nuovi pericoli di contagio.
– La paura dell’ospedale porta alla morte in Messico. I pazienti arrivano troppo tardi per essere aiutati, dicono i dottori. Il Messico combatte con una delle peggiori esplosioni di coronavirus al mondo (52.000 morti confermate), ma la lotta e’ resa piu’ dura da un diffuso fenomeno: una profondamente radicata paura degli ospedali. Mentre l’epidemia manda in rovina un sistema sanitario gia’ di per se’ debole, con corpi che si accumulano in camion refrigerati, molti messicani vedono l’ospedale come un posto dove ti attende solo la morte, da evitare a tutti i costi. Cosi’ stanno a casa fino a che e’ troppo tardi, infettando, inoltre, chi gli sta vicino.
– I decreti di Trump sui sussidi economici alimentano la confusione. I democratici vogliono parlarne. I consiglieri del presidente difendono le sue azioni che sono probabilmente illegali. La confusione provocata dalle dichiarazioni in televisione di Trump, tra l’altro divergenti da quanto da lui stesso scritto nei decreti, e’ tale a tutti i livelli che non provo neppure a riassumerla. Ne parliamo appena si chiarisce. Nel frattempo non e’ arrivato alcun aiuto ai disoccupati o agli sfrattati.
– “Tagliamo i fondi alla polizia”. Non cosi’ in fretta, dicono molti politici neri. Sollevando preoccupazioni di sicurezza. Citando testualmente le parole di un membro del consiglio comunale di New York: “Vogliamo vedere i polziotti nella comunita’. Non vogliamo vedere eccessi di forza. Non voigliamo vedere ginocchia sul nostro collo. Ma vogliamo andare a fare compre in sicurezza”.
– E’ una “capo polizia” adesso una riformista ? Lottando con il passato della Harris. Articolo su Pamela Harris, una delle contendenti alla vice-presidenza. Mettendo in luce il suo passato di procuratore generale in California molto incline non accusare mai direttamente poliziotti anche responsabili di brutalita’, e il suo presente sempre piu’ progressista. La decisione, come si sa, nelle mani di Biden che continua a non decidere.
– A Beirut, uniti nella rabbia. Una visita in tre diversi quartieri di Beirut, mostra una comune richiesta di un cambio nelle guida del paese.
– Tempo di cambiare la stazione? A Montreal, una stazione della metropolitana porta il nome di un prete molto discusso. Qualcuno lo vuole cambiare col nome di un grande (anzi grandissimo) del jazz nero: Oscar Peterson.
– Stare in linea, anche se non in amore. Mentre Wall Street e’ sempre piu’ preoccupata del caos di Trump, sempre piu’ operatori appoggiano la campagna di Biden.
– Mettendo in discussione il piano di Trump sui sussidi. Trump ha annunciato la sua intenzione di sorpassare il parlamento per erogare sussidi di emergenza, ma la torbidita’ del suo decreto fa si’ che pochi, o nessuno, riceveranno il rapido aiuto da lui promesso.
– Un non provato produttore di vaccino. Inovio, una compagnia della Pennsylvania, e’ da anni che sostiene di stare lavorando alla produzione di importanti vaccini. Non ne hai messo uno sul mercato. Gli esperti stavolta sono scettici.
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