Categorie: Idea-Azione

Chiarezza e confusione di idee in materia di liberalismo

Più ci si addentra nello studio del liberalismo e più si scopre la verdicità e l’icasticità della frase di Marcel Proust secondo cui “ciascuno considera chiare le idee che hanno lo stesso grado di confusione delle proprie”.

Oggi, sembra sempre più del tutto inutile leggere libri di pur dotti uomini di pensiero di ogni parte del Pianeta (ma, nel nostro caso specifico, dell’Occidente) per farsi un’idea esatta del liberalismo che, stando a quanto in buona fede riteniamo, permeerebbe la nostra vita individuale e collettiva. La verità è, quindi, che non c’è concetto che possa ritenersi più babelico di esso: ognuno lo descrive a suo modo.

La stessa distinzione che io stesso ho più volte fatto nei miei scritti tra liberalismo anglosassone, che ho definito “empiristico e pragmatico”, e liberalismo eurocontinentale, da me qualificato “idealistico e astratto”, si basa su criteri di mera prevalenza, che, in quanto tali, semplificano il discorso ma non lo rendono certo inattaccabile sul piano di una logica molto rigorosa.

Quinto Orazio Flacco, noto più semplicemente come Orazio

La conferma mi è venuta, di recente, da un saggio di Michael Anton “After the flight 93. Election: The vote that saved America” (Ed. Encounters books), commentato da Marco Gervasoni su “Il Messaggero” del 24 febbraio 2019. Secondo il recensore del volume, contrariamente all’accusa della cancelliera tedesca Angela Merkel a Donald Trump di avere abbandonato l’Occidente, il Presidente degli Stati Uniti d’America sarebbe, invece, il difensore più coerente della tradizione dell’identità “spirituale” dell’Ovest del Pianeta. La frase di Anton è reboante e utilizza un termine “spirituale” quanto altro mai ambiguo ed equivoco. Che cosa, però, lo scrittore statunitense intenda (sempre in base a ciò che ci dice Gervasoni) per identità “spirituale” dell’Occidente, ci è reso chiaro dal trinomio che egli sinteticamente esprime, citando, in modo testuale: Gerusalemme, Atene, Roma e specificando, poi meglio, ebraismo, filosofia “classica” greco-romana, cristianesimo. In altre parole il trinomio che sarebbe alla base anche dell’identità “spirituale” liberale europea escluderebbe, tra le religioni mediorientali, tutte ugualmente monoteistiche, l’islamismo e dalla filosofia greco romana quella non classica (id est: Platone e Aristotele); quella, cioè, presocratica e soprattutto empiristica, magari atomistica e anche monistica.

L’autore non spiega come l’ordine liberale, approdo agognato da ogni essere umano anelante alla libertà dell’individuo e della collettività in cui vive, possa essere chiuso e protetto in un porto dove penetrino e prevalgano, per difetto di progettazione, le onde minacciose di due autoritarismi religiosi (l’ebraismo e il cristianesimo) e di quello filosofico, altrettanto assolutistico di Platone e di Aristotele, veri despoti della cultura Accademica. Anzi polemizzando con Kori Schake, autore di “America vs the West: can the Liberal World Order be preserved” (Ed. Penguin Random Hoouse) e fautore della filosofia teo-con sulla necessità di esportare la democrazia in Pasei che ne siano privi, Michael Anton non s’avvede di cadere in un’ulteriore profonda contraddizione, avvalorando la tesi proustiana della Babele.

Anton rimprovera a Schake il culto del multilateralismo americano, come estraneo all’identità spirituale del liberalismo statunitense, senza avvedersi che la teoria dell’esportazione della democrazia in Paesi che ne siano privi è, invece, l’interprete più fedele delle ansie di proselitismo delle due religioni mediorientali da lui ricordate (ebraismo e cristianesimo) come “pilastri” della sua idea liberale. Lo scrittore americano non può ignorare quanto le due religioni, ebraica e cristiana, siano sempre state desiderose (addirittura in maniera spasmodica, soprattutto la seconda) di aumentare il numero dei fedeli per combattere e distruggere i nemici di Dio. Nè può dimenticare che, per una diversa forma (intellettuale) di proselitismo la distruzione di quelli che con credevano in verba magistri,operata dai metodi accademici di Platone e di Aristotele, era solo incruenta, ma ugualmente dura e impietosa.

In conclusione, mettere come basi e “fondamenta” del liberalismo la “summa”, religiosa e filosofica del dispotismo approdato nei luoghi liberi di Roma e della Magna Grecia è stato un affronto di Michael Anton all’intelligenza che uomini amanti della libertà non meritavano. Allora, pur tenendo conto dell’avvertimento proustiano, mi piacerebbe di poter dire che il conservatorismo trumpiano si muova, in buona sostanza e senza dichiarazioni esplicite in tal senso, nell’unica cornice possibile per l’affermazione di un’idea veramente liberale: quella di espungere dalla tradizione occidentale di libertà dell’individuo e delle collettività umane ogni irrazionale “spiritualismo” religioso o filosofico e di ispirarsi all’empirismo e al pragmatismo dei presocratici greci e romani, a-religiosi nel senso classico del dualismo o pagani aperti a ogni diverso credo, perchè lontani da ogni idea di conversione degli infedeli o di sottomissione degli scholariribelli ai verba magistri. Connotazioni di pensiero che sono esattamente all’opposto sia delle idee sul liberalismo di Anton sia di quelle multilateralistiche di Schake.

Ho scritto: mi piacerebbe di poter dire non a caso; perché mi pongo questa domanda: Sono veramente liberali Paesi dove si giura ancora sulla Bibbia, dove si celebrano nelle Università paludati riti per affidare la scelta degli “eletti” a prove di accademica fedeltà al Maestro, dove un Puritanesimo falso e bigotto consente ancora di annientare, con l’aiuto di una stampa influenzata politicamente, leader politici colpevoli di avere fatto l’amore la notte prima degli esami (di maturità) fuori dal sacramento matrimoniale con donne (oggi nonne felici)? Se la risposta è negativa, bisogna amaramente concludere che il liberalismo non è ancora nato.

Pessimismo? No! Una ragione di più, quindi, per costruirlo meglio facendo affidamento solo sul raziocinio, sull’intelligenza, sulla logica, sul rispetto della libertà altrui che non sconfini nella prevaricazione, violenta o truffaldina, dell’uguale diritto di ogni essere umano.

I Romani della Repubblica, veri e unici ideatori di un liberalismo profondo e radicale avevano creato regole (ragionevolmente permissive o esemplarmente punitive) come neminem ledere, matrimonia libera esse antiquitus placuit, carpe diem, che solo un liberale poteva ideare e sottoscrivere.

E su questa strada che un vero liberalismo deve porsi se vuole evitare le confusioni mentali degli Anton, degli Schake e di tutti quelli che ritengono chiare solo le idee confuse come le loro.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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