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Cottarelli prende tempo, Di Maio rilancia

Cottarelli prende tempo, Di Maio rilancia

Cottarelli non ha sciolto la riserva nemmeno ieri. Il premier incaricato ha incontrato due volte il presidente della Repubblica, poi nel pomeriggio dal Quirinale hanno fatto sapere che la lista dei ministri tecnici sarebbe pronta, ma Matterella e Cottarelli preferiscono dare altro tempo a M5s e Lega: che verifichino se non sia possibile raggiungere un accordo per formare un governo politico. Anche Di Maio ha incontrato Mattarella in maniera informale, dopo aver annunciato che i Cinquestelle avrebbero ritirato la richiesta di messa in stato di accusa del presidente della Repubblica. Di Maio ha quindi lanciato un appello via Facebook a Salvini: rilanciamo il governo Conte, ma spostiamo il professor Savona dall’Economia. Salvini è sembrato propenso a dir di no, poi in serata ha aperto uno spiraglio: «Porta mai chiusa. «Valutiamo quanto possa essere utile agli italiani questo tipo di ragionamento di spostamento, ovviamente in primis con il professor Savona, cosa che educazione vuole. Ma stiamo ragionando su una squadra forte per un progetto forte» (secondo il Corriere Salvini starebbe valutando l’ipotesi di mettere Savona agli Esteri). Nel caso in cui il governo politico restasse un’opzione non percorribile, Cottarelli potrebbe presentarsi al Parlamento con la sua squadra e chiedere a deputati e senatori una fiducia tecnica, un via libera che permetta al governo di partire per poter sbrigare gli affari correnti e traghettare il paese a nuove elezioni. Uscite dall’aula e astensioni consentirebbero alle forze più critiche verso l’esecutivo di non sporcarsi le mani ma permetterebbe a Mattarella di liberare Gentiloni e i suoi ministri, che tutt’ora sono in carica, prima della nuova campagna elettorale. Mentre Cottarelli e i suoi sono impegnati a non candidarsi, gli uomini e le donne del governo in carica correranno per essere eletti.

Ronaldo

Proposta del Paris Saint-Germain a Cristiano Ronaldo: 45 milioni di euro netti a stagione. Intanto, dopo le frasi d’addio pronunciate subito dopo la conquista della Champions, il portoghese ha disertato il servizio fotografico con la nuova maglia del Real Madrid [Ricci, Gazzetta].

Amori

In omaggio alla madre di lei, che è catanese, Chiara Feragni e Fedez si sposeranno a Noto, cerimonia organizzata dal wedding planner Filippo Giordano («musica, flower power e ruote panoramiche»), masseria ancora da scegliere, ma che alla fine sarà la Dimora delle Balze, il sindaco della città che per non sbagliare ne ha autorizzate parecchio, monsignor Antonio staglianò al settimo cielo nonostante i due non intendano sposarsi in chiesa: si tratta infatti di un vescovo con la chitarra, che ha cantato con Noemi e Mengoni ed è pronto a regalare alla coppia un suo rap. L’aspetto finanziario dell’evento è stato analizzato dal professor Filippo Giordano, della Lumsa: «Consideriamo solo Instagram e facciamo qualche calcolo. La Ferragni ha 12,9 milioni di follower, una media di 400.000 like a post e più di 1000 commenti. Fedez ha 5,6 milioni, una media di 300.000 like a post e più di 1000 commenti. Per ogni post pubblicato si considera in media un’interazione del 2,4%, quindi un coinvolgimento di 240.000 utenti per i followers di Ferragni e più di 130.000 per Fedez. Tradotto in valore economico, se consideriamo che un post è prezzato circa 400 dollari per profili con 100.000 followers, parliamo di cifre superiori ai 40.000 $ per un post sul profilo della Ferragni e circa 20.000$ per Fedez. E parliamo di un solo post! Senza considerare l’effetto moltiplicatore che si creerà nella rete». Per il comune di Noto, si tratta di una campagna di comunicazione milionaria [Minucci, Sta].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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