Promettevano di cremare i cadaveri nelle loro bare, invece nel forno ci finivano in sacchi di nylon, sigillati in scatole di cartone. È successo a Scurele, in Alta Valsugana, dove la procura di Trento ha rinvenuto 27 bare ammassate in un capannone. Al centro della vicenda una cooperativa, gestita da un sessantacinquenne, che smaltendo le bare e rivestimenti in zinco avrebbe ottenuto uno sconto di 400 euro a salma per ogni cremazione. Secondo gli investigatori, in quel capannone sono passati più di 300 cadaveri. Le ipotesi di reato sono di vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti.
CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…
L'otite è un'infiammazione che può colpire diverse parti dell'orecchio, tra cui l'orecchio esterno (otite esterna),…
Il consiglio di lettura di oggi è “Frontiera” di Francesco Costa,《un libro frastagliato e non…
Le auto moderne sono dotate di una serie di sistemi volti a proteggere il conducente…
L’almanacco di Naval Ravikant è una raccolta dei pensieri, dei twits, delle interviste dell’autore incastonate…
Greg Hoffman è un brand leader a livello globale, ex Chief Marketing Officer di NIKE,…