Negli Stati Uniti tornano le esecuzioni per mano del governo federale. Dopo 16 anni senza che una pena capitale fosse portata a termine, il ministro della Giustizia William Barr ha ordinato che cinque condannati vengano messi a morte. I cinque saranno giustiziati tra inizio dicembre e metà gennaio, se non ci saranno rinvii in extremis. Le condanne saranno eseguite nel penitenziario federale di Terre Haute in Indiana.
«La pena capitale negli Stati Uniti è rientrata in vigore a livello federale dal 1988, dopo che la Corte Suprema l’aveva messa al bando ovunque nel 1972 – e procuratori federali l’hanno chiesta in casi particolari quali massacri razzisti e attentati come le bombe alla maratona di Boston. Dal 1963, inoltre, secondo il Death Penalty Information Center, soltanto tre condannati sono stati messi effettivamente a morte dalle autorità federali, un totale che verrà superato rapidamente dalla scelta di Barr.
La pena di morte ha continuato invece a essere portata avanti senza interruzioni in anni recenti a livello statale, con oltre 200 esecuzioni in 14 stati dal 2010. Ventinove stati ammettono ad oggi la pena capitale; 21 l’hanno abolita. Gli Stati Uniti hanno complessivamente messo a morte 25 persone nel 2018, settimo paese al mondo in questa classifica e unico tra le grandi potenze occidentali»
[Valsania, Sole].
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