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Egitto pronto ad invadere la Libia

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L’Egitto pronto a invadere la Libia

Il Parlamento del Cairo ha autorizzato il presidente Al-Sisi a entrare con l’esercito in Libia e dar manforte al generale Haftar. «L’azione in territorio libico può adesso scattare in qualsiasi momento, ma soltanto “nel caso venissero attaccate Sirte e Al-Jufra”. Sono la città e l’oasi al confine fra Tripolitania e Cirenaica che Al-Sisi ha segnato sulla sua linea rossa e che il presidente turco Recep Tayyp Erdogan vuole “liberare” al più presto, per completare la sua trionfale campagna libica.

Se i governativi di Tripoli le attaccheranno, per poi puntare sui terminal petroliferi, l’Egitto “non se ne starà con le mani in mano”, ha ribadito Al-Sisi domenica. Trump ha sentito prima Erdogan, poi Macron, infine Al-Sisi. L’obiettivo è evitare una guerra aperta fra una nazione della Nato, la Turchia, e un’altra alleata dell’Occidente. Con in più il rischio che vengano coinvolte Francia e Grecia, anche loro schierate con Haftar. Sarebbe il naufragio del dispositivo occidentale nel Mediterraneo, a tutto vantaggio della Russia, che ha già inviato, sotto finte insegne, i suoi cacciabombardieri a Sirte e Al-Jufra, oltre a un migliaio di mercenari della compagnia Wagner.

Ma anche l’America di Trump ha un problema. Il Pentagono spinge per un sostegno aperto al governo di Al-Sarraj, con l’obiettivo di impedire il trinceramento di Vladimir Putin in Libia, una replica di quanto successo in Siria a partire dal 2015. Con Bashar al-Assad saldo al potere a Damasco, nonostante sanzioni sempre più dure, e un erede di Muammar Gheddafi al potere in Libia, per Washington sarebbe un doppio smacco. Trump però ha puntato in Medio Oriente sull’asse Egitto-Emirati-Arabia Saudita. Non può scaricare Al-Sisi. Deve convincerlo a non farsi inghiottire dalle sabbie libiche» [Stabile, Sta].

Clamoroso

Grillo chiama Di Maio “merdina” [Salvatore Merlo, Foglio].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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