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Festival delle Città Narranti, 25 e 26 ottobre ad Acquafredda di Maratea

In questa rubrica – in cui si alternano note sulla situazione politica a note che riguardano gli sviluppi del public branding – è stata data qualche tempo fa la prima anticipazione del “Festival delle città narranti” che prende le mosse venerdì 25 ottobre a Maratea e che nella giornata di ieri ha avuto il suo lancio.

Questa in grande sintesi la chiave del progetto (che è stata scritta nel Save The Date): “Ogni città, ogni territorio, ogni luogo raccontano e fanno raccontare un grande patrimonio simbolico. Che muta. Ma anche si tramanda nel tempo. Esso forma identità e contribuisce alla attrattività. L’idea del Festival è mostrare questa complessità. Casi, modi, vicende, protagonisti. Quest’anno – “numero zero” – il caso di Matera 2019. A confronto con esperienze interessanti che, dal 2020, diventeranno una più ampia rassegna”.

A Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea il 25 e il 26 ottobre
l’annunciata prima edizione del Festival delle città narranti.

Villa Nitti, situata ad Acquafredda di Maratea, è un angolo magnifico della breve costa lucana, stretta tra la Campania e la Calabria. Venerdi 25 ottobre e sabato 26 ottobre, dunque, sarà qui l’annunciata prima sperimentale edizione del “Festival delle Città Narranti”, promosso dalla Fondazione Nitti di Melfi – nel quadro dello svolgimento degli eventi riguardanti il centenario del Governo Nitti – e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il supporto dell’Università IULM di Milano (e del suo Osservatorio sul Public Branding) e dell’Università della Basilicata.

A Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea il 25 e il 26 ottobre l’annunciata prima edizione del Festival delle città narranti.

Programma Festival delle città narranti

Nella prima giornata la membership di questo progetto illustrerà le ragioni, le motivazioni, gli ambiti di coinvolgimento e le prospettive di una iniziativa che andrà a regime nel 2020.

Come presidente della Fondazione Nitti e anche come direttore scientifico dell’Osservatorio che si occupa di questa materia presso l’Università IULM di Milano, avrò il grande piacere di svolgere la parte di cornice dell’evento esponenti di Fondazione Matera Basilicata 2019 – il presidente Salvatore Adduce e il direttore Paolo Verri – allo scopo di tracciare le indicazioni per il 2020.

Ciò avverrà naturalmente dopo gli interventi istituzionali di apertura, con il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, i rettori di IULM-Milano Gianni Canova e di Unibas Aurelia Sole, l’Assessore alla Cultura della città di Matera (e consigliere del Ministro del Beni Culturali Franceschini) Giampaolo D’Andrea.

Il “numero zero” del festival delle città narranti è costituito da due parti.

Venerdì 25 ottobre

Nel pomeriggio di venerdì 25 si svolgerà soprattutto una tavola rotonda con operatori impegnati nel racconto di alcune città che hanno svolto esperienze significative a ridosso di grandi eventi:

  • Enric Truñó i Lagares (per la città Barcellona),
  • Radosław Michalski (per la città di Wroclaw, in Polonia)
  • Marco Biazzetti (per la città di Petra in Giordania).

Concluderà il pomeriggio la presentazione da parte di Franz Cerami (artista napoletano con esperienza internazionale e docente all’Università Suor Orsola Benincasa a Napoli) di Lighting Flowers, ripercorrendo e mostrando le installazioni digitali realizzate in alcune periferie nel mondo.

Sabato 26 ottobre

Sabato 26 ottobre si svolgerà invece il vero e proprio racconto dell’esperienza comunicativa e narrativa di Materacapitale europea della Cultura” nel corso del 2019 (un intensissimo palinsesto di eventi che si è aperto alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 19 gennaio e che si chiuderà il 19 dicembre). Sarà tutto il team di comunicazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 a svolgere questo interessante resoconto:

  • Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni internazionali,
  • Paternoster coordinatore dell’ufficio stampa,
  • Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale.

Nel pomeriggio i partecipanti potranno godere negli spazi della Villa il concerto per piano e violino di Riccardo Galimi e Riccardo Perrone e le letture a cura di Antonio Fulfaro.

Matera “capitale europea della Cultura”

Nel presentare ieri il programma ho osservato che le città – e moltissime città italiane, anche quelle piccole e medie – sono diventate veri e propri telai di narrazioni corali, complesse e composite, tessute da società, istituzioni e identità. Sono luoghi di armonie e contraddizioni; spazi di luce e di ombra; di conflitto ma anche di ricomposizione sociale e politica, attraverso cui tendere ad obiettivi riconosciuti e riconoscibili. Insomma un insieme di fattori che costruisce storia e patrimonio materiale e simbolico che sarà l’oggetto di studio, proposta, discussione di un Festival che vuole essere occasione, per addetti ai lavori e per pubblici interessati, di diventare un appuntamento soprattutto legato al citytelling euro-mediterraneo”.

Leggi anche “Si profila un festival euro-mediterraneo in materia di narrazione delle città e dei territori

La riflessione di Paolo Verri

Paolo Verri ha aggiunto questa bella riflessione: “Questo patrimonio è in continuo movimento che rende le città potenzialmente più riconoscibili, caratterizzandole per le loro architetture; per l’ambiente naturale e quello antropizzato; per il clima; le tradizioni; la capacità di ospitare e produrre cultura, oggetto delicato e possente allo stesso tempo”.

Il Festival delle Città Narranti, avvia dunque la sua anteprima autunnale sulle coste della Basilicata, per lanciare un luogo stabile che richiami esperienze e dibattiti. Un luogo affacciato sul suggestivo mare che avvolge la villa che fu di Francesco Saverio Nitti a Maratea nell’obiettivo di comprendere come questo patrimonio possa riunire in positiva sinergia istituzioni, soggetti creativi e d’arte, sistema mediatico, operatori del turismo e dei beni culturali.

Nel 2020 l’edizione sarà più lunga e articolata. A Maratea si passerà dall’idea al progetto.

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Stefano Rolando

Stefano Rolando è nato a Milano nel 1948, dove si è laureato in Scienze Politiche e specializzato alla Scuola di direzione aziendale della Bocconi. Tra vita e lavoro si è da sempre articolato tra Milano e Roma. E' professore universitario, di ruolo dal 2001 all’Università IULM di Milano dopo essere stato dirigente alla Rai e all'Olivetti; direttore generale dell'Istituto Luce, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Consiglio Regionale della Lombardia. Insegna Comunicazione pubblica e politica e Public Branding. Ha scritto molti libri sia su media e comunicazione che di storia, politica e questioni identitarie. Da giovanissimo è stato segretario dei giovani repubblicani a Milano, poi ha partecipato al nuovo corso socialista tra anni settanta e ottanta. Poi a lungo non appartenente. Più di recente ha lavorato sul civismo progressista (Milano e Lombardia) e su un progetto politico post-azionista in relazione al quale è parte della direzione nazionale di Più Europa.

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