Stando alle tabelle del Draft budgetary plan inviato a Bruxelles dal governo italiano, la flat tax al 15% per gli autonomi riguarderà le imprese e i professionisti con ricavi fino a 65 mila euro. Inoltre, stando alle previsioni dell’esecutivo, la pressione fiscale si attesterà nel 2018 al 41,8% del Pil per confermarsi allo stesso livello anche nel 2019; la spending review varrà nel 2019 3,6 miliardi, di cui 2,5 dai tagli ai ministeri. Banche e assicurazioni contribuiranno con un gettito di oltre 4 miliardi di euro, per una stretta sulla deducibilità di svalutazioni e perdite, oltre a «interventi fiscali» per circa 1,2 miliardi. E l’Italia chiederà all’Ue la flessibilità di bilancio per il piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza della rete stradale.
Sebastiano Messina, su Repubblica, sottolinea la genericità del testo di legge che contiene la manovra. Per esempio non ci sono dettagli sul condono, si accenna solo a «varie ipotesi di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco». Sui tagli «si prevede una riduzione delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per l’impiego» senza nessuna quantificazione. «La vera idea geniale è stata però la riforma a scomparsa, stampata sul comunicato ufficiale e cancellata dopo un paio d’ore» scrive Messina, riferendosi al numero chiuso, apparso in una prima versione della legge e subito cancellato.
Le compagnie assicuratrici temono che, per favorire il Sud, si ritorni alla tariffa unica delle Rc Auto. A chiarirlo sarà il decreto legge omnibus che accompagnerà la manovra ma intanto le principali compagnie fanno i conti ed emerge, per esempio, che se il premio fosse uguale in tutte le province, a Bolzano aumenterebbe del 40% mentre a Napoli sarebbe più che dimezzato: -65% [Galvagnia, Sole].
L’idea francese di anticipare ai tre anni l’inizio della scuola dell’obbligo deriva dalla convinzione del presidente Macron che «la plasticità del cervello prima dei sei anni è particolarmente propizia all’assimilazione del linguaggio, ed è proprio in questa fase che si fabbricano i futuri abbandoni scolastici». Nel progetto di riforma presentato dal ministro Jean-Michel Blanquer, gli alunni treenni non dovrebbero limitarsi a giocare, far disegni e recitare le poesie di Natale, ma sarebbero impegnati a studiare sul serio: leggere, scrivere e far di conto. In Italia, i tentativi di Luigi Berlinguer e della ministra Giannini di anticipare l’inizio dell’obbligo scolastico ai cinque anni si scontrò con le resistenze sindacali e il malumore degli insegnanti. C’è poi la questione organizzativa: il sistema italiano affida la scuola materna ai comuni e questo fa sì che l’istruzione prima dei sei anni non sia uguale dappertutto [Pierantozzi, Mess].
Parlando all’assemblea dei costruttori (l’Ance) Toninelli ha detto che «alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25 che ho potuto visionare con i miei occhi sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti». Il ministro delle Infrastrutture è andato a vedere i piloni insieme a un inviato delle Iene. L’A24 e l’A25 sono la cosiddetta Autostrada dei Parchi che collega Lazio e Abruzzo. La società concessionaria, Strada dei Parchi del gruppo Toto, replica accusando Toninelli di «allarmismo ingiustificato».
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