Diario di una quarantena

Fratelli del mondo

Di Aurelia Merola

‘”Fratelli d’Italia,
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?…
L’Italia chiamò.”

Gioca la Nazionale di calcio, rugby o pallavolo?

Cari Italiani, questa volta gioca L’Italia, l’Italia intera: dai bambini ai più anziani; tutti. Giochiamo per vincere non per partecipare e per farlo dobbiamo allenarci, resistere ,essere uniti, coraggiosi.

Quante volte in questi giorni stiamo ascoltando questo inno e quante volte queste note stanno percorrendo le piazze più belle d’Italia, i borghi più affascinanti del mondo e i quartieri più miseri della nazione?!

Quanto nel sentir questa musica, abbiamo avvertito di più il senso dell’appartenenza?! Quanto più di ora ci siamo sentiti fieramente Italiani nel cantare l’Inno di Mameli?! Magari stringendoci a coorte in un abbraccio nazionale, anzi no, mondiale perché questa melodia non si sente solo tra i nostri confini, sfonda le barriere, le dogane e naviga attraverso i mari, gli Oceani, i laghi e i fiumi perché le persone la cantano anche in Svizzera, a Parigi, in Germania, in Belgio, in Russia, in America, in Cina…

E non è più una lotta tra Roma e Cartagine, Austria e Venezia, ma é la lotta che Tutti stiamo facendo verso un nemico invisibile che si fa spazio tra noi.

“Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamoci a coorte”

Riconsideriamo questi versi e mentre ascoltiamo Mameli che canta il disegno politico della Giovine Italia, noi cerchiamo di ampliare quel disegno politico e estendiamolo a tutto il mondo: Uniamoci tutti, uniamoci noi Italiani, uniamoci noi tutti popoli del Mondo perché solo dalla nostra unione possiamo trovare la via del Signore, cioè l’antidoto al male, la strada del bene e la guarigione a ogni peste, a ogni impresa malsana, a ogni comportamento dannoso Ricordiamoci, chi resta diviso dagli altri non può vincere, può solo partecipare perché i vincenti hanno una particolarità in più: sanno cosa significa gioco di Squadra, sanno cosa significa Unione e soprattutto coordinazione.

Mia bella Italia, mio Bel Mondo, se vogliamo sopravvivere, non ci resta che Aiutarci.
E… quando tutto questo sarà finito, quando la paura lascerà spazio alla spensieratezza, ricordiamoci che abbiamo giocato insieme. Auguriamoci che prossimamente sarà sempre così.

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