Far la spesa di frutta e verdura biologica in Francia è più conveniente nei negozi dedicati al bio che non al supermercato.
E’ quanto emerge dall’indagine UFC-Que Choisir.
Sulla base delle quotazioni ufficiali pubblicate per ventiquattro referenze di frutta e verdura4, l’UFC-Que Choisir denuncia il livello esorbitante dei margini lordi sui prodotti biologici: in media, superiore del 75% rispetto a quelli convenzionali. Peggio ancora peggio, questa media maschera disparità molto grandi tra i prodotti, ed è sui prodotti più consumati che i supermercati alzano i margini.
Se il livello di margine è equivalente a quello convenzionale per cipolla, aglio o carota, sui tre tipi di frutta e verdura più consumati (patate, pomodori e mele) i margini lordi sono rispettivamente dell’83%, 109% e 149% superiori a quelli convenzionali. La palma degli eccessi di marginalità va al porro, dove la distribuzione al supermercato ha margini 2,5 volte superiori su prodotti biologici rispetto a quelli convenzionali (+165%).
Secondo il giornale dei consumatori francesi: “dobbiamo smettere di credere che il costo dei prodotti biologici deriva esclusivamente dai costi agricoli aggiuntivi….. Così, nel caso delle mele, ad esempio, mentre il prezzo agricolo dei prodotti biologici è superiore del 70% rispetto ai prodotti convenzionali, il margine lordo di distribuzione è due volte e mezzo superiore. Di conseguenza, il prezzo di scaffale per i prodotti biologici è il doppio di quello dei prodotti convenzionali.”
Rispetto allo stesso studio del 2017, il margine lordo complessivo dei supermercati sui consumi biologici è diminuito solo leggermente, del 6%.
“Questa evoluzione – secondo UFC-Que Choisir – permette di contraddire l’argomentazione della GDO secondo cui i loro margini sarebbero definiti in modo fisso secondo i soli vincoli tecnici delle scaffalature e dimostra che, al contrario, essi sono adattati secondo una logica puramente commerciale. Tuttavia, questa pratica è particolarmente onerosa per i bilanci dei consumatori: se i supermercati applicassero ai prodotti biologici lo stesso margine dell’agricoltura convenzionale, il bilancio annuale per il consumo di frutta e verdura biologica diminuirebbe del 18%, ovvero 121 € per famiglia!”
Una possibilità per i consumatori c’è: scegliere i negozi specializzati. Un recente sondaggio sui prezzi condotto dall’UFC-Que Choisir con l’aiuto dei suoi volontari dimostra che i negozi specializzati possono essere convenienti. In effetti, sebbene siano generalmente più costosi dei supermercati se si tiene conto di tutti i prodotti biologici, la situazione è molto diversa solo per la frutta e la verdura, i cui prezzi sono inferiori del 19% nei negozi specializzati rispetto alla GDO.
Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”.…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Marco Loguercio che ci introduce al tema…
L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto,…
Negli ultimi anni è cresciuto un sentimento contrario alla produttività sempre più diffuso tra i…
Si conclude domani a Roma, alle ore 10.30, presso l'Archivio di Stato, Sala Alessandrina -…
Avete mai immaginato un'interazione con l'AI ancora più intuitiva e creativa? ChatGPT 4o, ora nella…