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Grease: un film misogino, omofobo e razzista?

Da quando la BBC ha aggiunto Grease alla propria programmazione, tra i più giovani spettatori sono divampate durissime polemiche sul musical, diventato cult, che ha scaldato i cuori di tutti i giovani dagli anni 80 in poi…

Nel giorno di Santo Stefano, infatti, Twitter è stato intasato dalle polemiche degli adolescenti, che, con occhio critico, non hanno risparmiato nemmeno una scena del film, giudicandolo senza pietà. Tanto che, dopo che un giornalista del Daily Mail ha costruito un articolo sulla vicenda, la BBC si è trovata costretta a tornare sui propri passi e rimuovere il musical dalla programmazione.

Ma perché Grease è stato giudicato così politically incorrect?

Ad essere più criticate sono state le scene che riguardano i nostri amati protagonisti Danny e Sandy, in particolare quando il playboy racconta ai propri amici la sua avventura estiva (con la canzone “Summer Nights” ); in una strofa, infatti, la combriccola chiede in coro “Tell me more, tell me more, did she put up a fight?”, ovvero “Dimmi di più, dimmi di più, lei ha lottato?”, lasciando intendere che sia avvenuto uno stupro. La frase è stata vista dal giovane pubblico come un’incitazione ed una normalizzazione della violenza.

La pellicola, inoltre, risulta piena di momenti carichi di sessismo, come quando i T-birds si intrufolano sotto le panche per sbirciare sotto le gonne delle ragazze. Ma anche la stessa famosissima scena finale, in cui Sandy compie un radicale cambio di look, trasformandosi dalla classica ragazza “acqua e sapone” ad una sexy giovane donna vestita in pelle.

Ma non è stato solo questo ad urtare gli animi degli spietati spettatori. Il musical è stato giudicato “eccessivamente bianco”, difatti non troviamo personaggi di colore ed omofobo, soprattutto per quanto riguarda la scena in cui, durante il ballo studentesco, il personaggio di Vince Fontaine (effettivamente molto viscido) raccomanda ai ragazzi di non creare coppie dello stesso sesso.

Grease va effettivamente condannato?

Le critiche poste al film non sembrano essere totalmente prive di fondamento, anzi, soprattutto se si guarda al musical con la mentalità dei nostri anni.

Va ricordato, tuttavia, che Grease è un film ambientato nel 1958 in America, dove, a quei tempi (ma per certi versi ancora oggi) la mentalità era effettivamente di questo genere, quindi sessista, carica di omofobia e razzismo. Non per questo va eliminato dalle programmazioni o cancellato dalla faccia della Terra, però.

Grease rimane un cult e personalmente non ho mai notato queste tematiche, nonostante abbia visto il musical innumerevoli volte, forse perché certi elementi, ovviamente sbagliati e da criticare, vengono inseriti in un modo talmente soft che non si notano nemmeno, servono esclusivamente a disegnare il contorno storico della vicenda.

È giusto, quindi, pretendere che i film rappresentino determinate tematiche in modo corretto e rispettoso, non lo è, tuttavia, che un film ambientato negli anni 50-60 presenti una società che appartiene più ai nostri giorni.

Polemiche simili erano nate anche con il celebre Via col vento, film degli anni 30, giudicato estremamente razzista ed anche in questo caso la HBO rimosse il film dalla programmazione.

Non trovo giusto che questo accada. È innegabile che i vecchi film presentino una mentalità diversa dalla nostra, sbagliata, assolutamente, ma se hanno fatto la storia è giusto che vengano ricordati, non assecondati, imitati o altro, ma visti, consapevoli di trovarsi davanti ad un messaggio da non condividere e magari apprezzandone altri aspetti.

Grease in particolare è oggettivamente un bel musical, con canzoni che hanno segnato un’epoca e che continuano ad essere in tutti i nostri cuori, insomma, nessuno di voi smetterà di cantare “You are the one that I want”, nemmeno dopo queste polemiche.

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Ludovica Ricci

18 anni, mi piacciono i film, le mostre, il teatro e le serie tv. Ma soprattutto mi piace assillare le persone con le mie opinioni a riguardo.

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