Il newyorkese Gianluca Rottura ha appena pubblicato un libro sulla cucina italiana partendo dalla storia della sua famiglia. Anzi, di libri ne ha scritti due, il primo pubblicato originalmente nel 2004 per descrivere in modo semplice come apprezzare i vini, infatti s’intitola “Wine Made Easy”, il secondo é uscito verso la fine del 2021 ed é intitolato “”Má, What Are You Cooking?”.
Rottura ci tiene a precisare di non essere cuoco né sommelier, ma di essere cresciuto tra vini e ristoratori, infatti il padre Alberto é stato per 11 anni (a partire dal 1984) il co-proprietario di Sistina, famoso ristorante su Madison Avenue.
Poi Alberto nel 1997 ha prelevato un negozio di liquori sulla Prima Avenue, sempre a New York City, negozio che era stato aperto subito dopo il proibizionismo, lo ha trasformato in un negozio prima di vini italiani, poi con un assortimento internazionale chiamandolo “In Vino Veritas” ed ora é gestito dai figli, il 47-enne Gianbruno ed il 43-enne Gianluca.
Alberto é scomparso nel maggio del 2020 per il Covid, che lo aveva colpito due mesi prima, quando il virus era nella sua fase di massima virulenza, ancora senza vaccini a disposizione. Era emigrato a New York dalla Calabria nel 1960 all’etá di 17 anni e sei anni dopo aveva aperto un negozio di parrucchiere, dove nel corso degli anni ha servito clienti del calibro di Judy Garland e Michael Bloomberg (che ha continuato a frequentarlo fino a quando Alberto si é ammalato).
Entrambi i libri di Gianluca (che mostra nella foto) sono stati pubblicati dalla casa editrice Ingram Spark, in vendita a $20 quello sui vini e $45 per “Má What Are You Cooking?”
“Wine Made Simple” consiste di sole 54 pagine, con un glossario di termini e descrizioni di 273 tipi di vino da 26 nazioni, di cui 170 italiani, con il Piemonte che primeggia con 20 tipi di vino. “Má What Are You Cooking?” é invece un volume molto diverso.
Per prima cosa consiste di ben 380 pagine, pesa la bellezza di 1,5 kg! Le prime 11 pagine descrivono principalmente la storia della famiglia Rottura e i personaggi che orbitavano loro attorno, con riferimenti a film come “Il Padrino” e “Quei Bravi Ragazzi” di Martin Scorsese. Il titolo del libro deriva dalla tipica domanda che Gianluca faceva per telefono alla madre prima di tornare a casa: “Má, cosa stai cucinando?”
Prima di emigrare a New York da Salerno, la madre, Liliana D’Aiutolo, era una brava ballerina, e poi é diventata una brava cuoca. Oltre alla descrizione delle ricette, che spaziano dal risotto al baccalá, Gianluca elenca con precisione gli ingredienti tipici, come i pomodori di San Marzano e vari tipi di porcini.
Il volume si conclude con la scritta “Fine” a grandi caratteri, ed essendo il libro in lingua inglese, sta a significare anche “bene”.
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