Solo due studenti di quinta superiore su tre posseggono alla fine del percorso scolastico le competenze di base di italiano richieste dai programmi scolastici, appena il 65,4 per cento.
Lo rivelano i test Invalsi che per la prima volta quest’anno sono stati svolti dagli stessi ragazzi che hanno appena affrontato la maturità. Come media nazionale, i risultati delle superiori confermano quelli della terza media (65,6%). Però, se al Nord l’insufficienza grave nelle prove di italiano è al di sotto del 10 per cento, nelle regioni del Sud sfiora il 20 per cento, in Calabria supera addirittura il 25.
Spiega il direttore dell’Invalsi Roberto Ricci «In quest’ultima regione è come se uno studente su quattro non fosse andato a scuola». La media nazionale scende ancora se si parla di numeri. In matematica meno di sei ragazzi su dieci possono considerarsi promossi. Situazione che purtroppo peggiora ancora una volta al Sud, soprattutto in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, dove a non avere la sufficienza sono il 60 per cento dei ragazzi. Continua Roberto Ricci: «Le cause sono varie molto dipende dal contesto e dalla situazione socioeconomica familiare. In alcune aree l’impreparazione è tale che è come se un terzo degli studenti non avesse frequentato la scuola». In pratica questi studenti escono dalle superiori con le competenze che dovrebbero avere in terza media.
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