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Di Maria Assunta Pacetti
Quando finirà questa tragedia? Quando potremo tornare alla normalità? Sono questi gli interrogativi che da settimane ormai ci accompagnano e a cui vorremmo trovare delle risposte. La normalità ci manca, ma quando torneremo al ritmo frenetico delle nostre vite qualcosa cambierà? Sarà questa pandemia un evento che ci segnerà, ci insegnerà qualcosa?
Riscopriremo sicuramente il valore di ogni piccolo gesto, degli abbracci, delle strette di mano e delle uscite con gli amici. Ci sembravano banalità, gesti quotidiani a cui eravamo abituati ma in questo momento in cui ci sono impediti perché la nostra normalità è stata sconvolta, sono preziosi.
Siamo chiusi in casa ma in costante contatto con gli altri: si comunica con gli strumenti tecnologici a disposizione, attraverso uno schermo, che però non nasconde le nostre emozioni, poiché gli occhi non mentono ed esprimono la malinconia e l’incertezza del momento che coinvolge tutti.
Torneremo a vivere, a sorridere alla vita, ad ammirare i tramonti in riva al mare con le persone a noi care, a mangiare insieme, a ballare e cantare; sì ma lo faremo con una mente diversa, più aperta e sensibile.
Mi auguro che questa emergenza ci cambi in positivo e lasci in noi una cicatrice che possa permetterci di vivere al meglio con le persone che ci circondano e con noi stessi.
Cambieremo noi e le nostre abitudini, perché il nostro sguardo dovrà essere rivolto al prossimo e i nostri occhi aperti alle sfumature della vita.
Si tornerà a mangiare la nostra amata pizza, si riprenderà a viaggiare, visitare i posti più belli e anche quelli più nascosti per scoprire il mondo là fuori, rideremo nelle piazze e davanti ai bar, torneranno i concerti e gli spettacoli: tutto il mondo riprenderà a muoversi nella giusta direzione.
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