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Il coronavirus avrebbe già colpito 1.700 cinesi

Succede Oggi:

Sole e qualche nuvola sul Nord, un po’ di pioggia sul Centro-Sud e temporali sulla Sardegna. Temperature in diminuzione • La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari vota l’autorizzazione a procedere contro Salvini per i fatti relativi al blocco della nave Gregoretti • L’addio a Anastasi • Mattarella in Qatar • La piattaforma Rousseau interroga i grillini sui candidati alle prossime elezioni in Toscana, Puglia e Liguria • Le celebrazioni per il centenario della nascita di Federico Fellini • Pennac al Piccolo • Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo al Forum di Assago • Buster Keaton dl Regio di Torino • Al via gli Australian Open • Il Vangelo di oggi: vino nuovo in otri nuovi.

Il coronavirus (parente della Sars) avrebbe già colpito 1.700 cinesi e non 62

Pechino ha annunciato 17 nuovi casi di coronavirus, un parente della Sars in teoria meno letale ma che ha già fatto due morti nella città di Wuhan. Secondo gli scienziati dell’Imperial College di Londra il nuovo focolaio riguarderebbe in realtà 1.700 cinesi e non 62 come sostenuto dalle autorità locali. Il calcolo è il risultato di una proiezione basata sul traffico aereo. Il coronavirus è stato infatti anche esportato in Thailandia e in Giappone.

Virus al microscopio. Photo credit: Pixabay

Spiega Neil Ferguson, autore principale dello studio, che un focolaio di questa portata fa pensare a una possibilità di trasmissione da uomo a uomo, finora esclusa dall’Oms e dalle autorità cinesi: «Non c’è bisogno di essere allarmisti ma l’ipotesi dovrebbe essere presa in considerazione seriamente».

Al momento, oltre a Thailandia e Giappone, anche Singapore e Hong Kong hanno intensificato i controlli negli aeroporti, e pure gli Usa hanno annunciato misure simili negli aeroporti di San Francisco, Los Angeles e New York. Stando al Centro Europeo per il Controllo delle Malattie il rischio di esportazione in Europa è «basso, anche se ci sono tre aeroporti che hanno voli diretti con la città di Wuhan» [Avvenire].

Curiosità
Dopo aver venduto per 600 milioni a un fondo Usa la loro Industria chimica emiliana, i fratelli Enzo e Maurizio Bartoli hanno regalato ai 275 dipendenti un assegno oscillante tra i 5 e i 25 mila euro (a seconda dell’anzianità di ciascuno). I due dicono che s’è trattato di un riconoscimento doveroso e precisano che metà dei 600 milioni è finita al fisco.

In prima pagina
• Approvato il documento finale della conferenza di Berlino per la pace in Libia. Firmano anche Haftar e al-Serraj
• Salvini vuole andare in tribunale per il caso Gregoretti. Ha chiesto alla Lega di mandarlo a processo. Oggi la decisione della Giunta per le immunità del Senato
• Al concertone delle sardine anche Pif e Guccini. In piazza erano in quarantamila
• Il coronavirus parente della Sars avrebbe colpito 1.700 cinesi e non 62. Lo dice uno studio dell’Imperial College di Londra
• Gli 83 soldati yemeniti morti mentre pregavano. L’attacco, non rivendicato, sarebbe opera dei ribelli houthi
• Nuovi scontri in Libano. Sabato quasi quattrocento feriti, ieri 114 di cui 47 in ospedale
• In seicento ad Hammamet per ricordare Craxi nel ventennale della morte
• Harry e Meghan liberi dal peso della corona. Accordo raggiunto con Elisabetta II. Resteranno duchi ma non saranno più altezze reali. Dovranno anche restituire i 2,4 milioni di sterline spesi per ristrutturare casa ma saranno sempre «amatissimi membri della famiglia» della regina.
• Piovono polemiche su Sanremo. Diverse deputate contestano la presenza di Junior Cally, un rapper «che inneggia alla violenza», e chiedono ad Amadeus pubbliche scuse per aver presentato le colleghe che saliranno con lui sul palco ponendo l’accento solo sulla loro bellezza
• Non vuole pagare il ticket e prende a ceffoni la dottoressa
• È morto a 27 anni Khagendra Thapa Magar, l’uomo più basso del mondo. Misurava poco più di 67 centimetri.

Cultura e Spettacoli

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano presentazione di La legge del sognatore di Daniel Pennac (Feltrinelli), con lettura teatrale dell’autore (ore 20.30). Al Circolo dei Lettori di Torino presentazione di Luna. La prima colonia. Il passato dei pionieri e il futuro degli esploratori di Gabriele Beccaria e Antonio Lo Campo (Edizioni del Capricorno) (ore 18). Al Conservatorio di Milano concerto di Leonidas Kavakos ed Enrico Pace (ore 20.45). Nel ridotto del Teatro alla Scala di Milano «Concerto per la Giornata della memoria» eseguito dal Coro delle voci bianche dell’associazione «Kethane – Rom e sinti per l’Italia» (ore 16.30). Al Forum di Assago (Milano) concerto di Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo (ore 21). Altri concerti: Nek è al Teatro Augusteo di Napoli, Niccolò Fabi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Mario Lavezzi al Teatro Dal Verme di Milano.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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