Idea-Azione

Il patetico uso dispregiativo dei termini: “populismo” e “sovranismo”

L’uso ripetuto e frequente dei termini “populismo” e “sovranismo” con tono sempre più sprezzante e in senso palesemente dispregiativo è un segnale netto e inconfondibile della confusione imperante nella testa e nel linguaggio di molti mestieranti della politica, non solo italiani ed europei, ma occidentali.

Vecchi retori, proclamanti Valori, scritti con la maiuscola, ma tanto falsi quanto spregevoli (che la Storia degli ultimi cento anni ha dimostrato essere stati deleteri per la nostra civiltà e per il nostro costume democratico) non si rendono conto che il mondo sotto i loro occhi è totalmente cambiato; continuano a evocare la presenza, come auspicabile guida dei nostri governanti futuri, dei fantasmi di personaggi del passato di cui solo l’oblio delle giovani generazioni farà definitiva e sommaria giustizia, espungendoli dal novero di fasulli padri della Patria!

Ricordo un film statunitense su Charles Robert Darwin con un finale che mi è rimasto impresso nella mente per decenni: mentre le teoria evoluzionistiche si affermavano tra i giovani, un vecchio trombone dell’Accademia, conformista e legato ombelicalmente alla scienza tradizionale, blaterava dalla cattedra le sue giaculatorie; il discorso diveniva un folle soliloquio, perché gli studenti si allontanavano, a gruppi sempre più numerosi, dall’aula dove lui concionava.

Oggi sta accadendo qualcosa di analogo per quelli che si dilettano di scrivere quotidianamente su “populismo” e “sovranismo”, senza rendersi conto che hanno perso i contatti con una realtà che dopo la rivoluzione elettronica, la più stravolgente di tutta la storia dell’uomo, non è più quella dove essi hanno elaborato i loro principi-guida.

Populismo

I “vecchi arnesi” della politica occidentale non comprendono che se con il primo termine s’intende indicare il movimento politico sociale e culturale che mira genericamente all’elevamento delle classi più povere, senza riferimento a una specifica forma di socialismo e a una precisa impostazione dottrinale non dovrebbero esecrare il deprecato populismo. Il ricordo dei misfatti del nazional-socialismo di Hitler e di Mussolini e il bolscevismo di Stalin e seguaci dovrebbe essere sufficiente per far loro capire che le elaborazioni teoriche della stessa istanza pauperistica sono state ben più dannose dei vagiti insensati dei “populisti” di oggi.

Dopo il fallimento delle dottrine “salvifiche e universalistiche” derivate dall’idealismo tedesco di sinistra e di destra, un fermo “stop” alle ideologie fumose che hanno portato lutti all’umanità (ma non di certo uguaglianza sociale) è un atto di grande utilità sociale. Per illudere gli ingenui sull’utopia egualitaristica basta e avanza la Chiesa! Il fatto che chi lo usa ritiene di esprimere un giudizio critico e sostanzialmente dispregiativo è solo la prova della confusione oggi imperante.

Sovranismo

Il termine “sovranismo” esprime un’esigenza altrettanto fondamentale. Le politiche di “austerity” sono state determinate dalla caduta degli Stati Europei dall’empireo dei Paesi più sviluppati e produttivi del mondo nel baratro delle economie manifatturiere zoppicanti e incapaci di reggersi senza prestiti delle banche e senza la mano d’opera a basso prezzo offerta dai trafficanti di schiavi del terzo millennio. Se Gran Bretagna e Stati Uniti hanno trovato, con un recupero di sovranità a danno delle centrali finanziarie di New York e di Londra, il modo di uscire dall’impasse, rivendicando opportunamente e proficuamente il ripristino della piena governabilità dei loro Paesi, i governi degli Stati membri dell’Unione Europea, sotto lo schermo e lo scherno (quest’ultimo interessato o semplicemente idiota) di termini offensivi come populismo e sovranismo, continuano a favorire gli interessi di banche e di istituti finanziari.

Quanto più l’economia eurocontinentale ha bisogno di mutui, di barche, di panfili, di gommoni e di salvagenti arancioni tanto più “i rigoristi”, integerrimi e indefessi difensori dei pareggi di bilancio, ritengono doveroso per gli Stati dell’Unione Europea accantonare soldi dei contribuenti per far fronte a eventuali deficit delle banche e per coprire le spese del traffico umano nel Mediterraneo operato da “scafisti” e “caporali”. Il pareggio del bilancio e le misure di austerity rispondono a tali esigenze; ma per capirlo occorre togliersi il prosciutto dagli occhi e liberare la mente dai falsi pregiudizi di un’antiquata teoria liberale dei secoli passati: che Trump ha già rivisitata e che Johnson si appresta a rivedere.

Lo svuotamento radicale della “politica” degli Stati membri che devono solo rispettare le regole di tecnocrati lontani dall’obbligo di giovare alla polis (eppure: politica, significa solo questo) è visto come un’opera di eversione, dai vecchi laudatores temporis acti.

Informazione e rivoluzione tecnologica liberano la mente

Fortunatamente per le future generazioni, l’ascesa dei mezzi di comunicazione non tradizionali, dovuta all’elettronica e al digitale, sta comportando una rivoluzione nel sistema informativo che non può più essere controllato e diretto né dalle banche sovvenzionatrici di stampa e di televisione né dall’Accademia con i suoi supponenti rappresentanti ospitati a piene mani nelle interviste e nei talk-show dagli organi del sistema mass-mediatico. Oggi, finalmente, l’informazione è libera e soprattutto non più paludata. La storia che apprendono i giovani è quella del racconto nudo e crudo dei fatti, libero dalle interpretazioni e dagli arzigogoli dei docenti.

Presto i giovani si convinceranno che le stesse Costituzioni dei Paesi Europei del Terzo Millennio, corrispondenti ai cosiddetti “valori” di una società fondata sul Fake e sulla Retorica degli uomini politici di un tempo, non siano dei totem intoccabili. L’illusione della validità dei loro pomposi e falsi proclami di valori intangibili potrà durare ancora per poco tempo. Ho scritto un libro “Debole di Costituzione” che denuncia tutte le magagne della “Costituzione più bella del mondo”, elaborata, nello spirito di Yalta, a beneficio dei Partiti di centro che fin da allora dichiaravano, apertis verbis, di voler marciare verso Sinistra. Oggi che Centro, Destra e Sinistra sono diventate parole vuote, diventerà più aspro il conflitto tra chi intende la politica come cura degli interessi della polis (di cui si è rappresentanti) e chi vagheggia ancora ecumenismi benefici e salvifici che sinora hanno fatto bene solo a chi li proclamava.

La cura degli interessi specifici delle popolazioni, nell’assenza di uno Stato che si dimostri in grado di assolvere al suo ruolo di garante per l’intero Paese a livello europeo o internazionale, per ignavia o per incompetenza, non potrà che stimolare la corsa all’autonomia delle collettività con interessi comuni, certamente più coerente con ipotesi di democrazia se non diretta più vicina alla gente.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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