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Il piano europeo sui migranti

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Dopo cinque anni di trattative e contrasti, alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen è bastato un discorso di quattro minuti per presentare il nuovo e attesissimo piano europeo sui migranti. Il piano contiene una proposta per modificare il Regolamento di Dublino, il collo di bottiglia legislativo che trattiene in Italia, in Grecia e in Spagna migliaia di migranti che arrivano via mare. Il patto non prevede i trasferimenti obbligatori verso gli altri Paesi dell’Ue, come invece era stato richiesto dal governo italiano. Ma dà agli stati la possibilità di decidere se accogliere i migranti sbarcati altrove o se finanziare il loro rimpatrio.

«In sostanza, la nuova proposta punta a condividere lo sforzo sui rimpatri più che sull’accoglienza: la Commissione si è giustificata spiegando che al momento a circa due terzi dei richiedenti asilo che entrano in territorio europeo viene negata la possibilità di rimanerci legalmente. La Commissione non lo dice, ma in diversi paesi l’alto tasso di diniego è dovuto a pressioni dirette e indirette da parte della politica per accogliere meno richieste possibili, come del resto è successo in Italia nel periodo dei cosiddetti “decreti sicurezza”» [il Post].

Scrive D’Argenio su Rep: «Ora la proposta deve essere approvata dalle capitali in quello che si preannuncia come un durissimo negoziato con l’Unione spaccata tra i paesi mediterranei e coloro che li sostengono nella richiesta di solidarietà e il blocco dell’Europa centro-orientale contrario alla cooperazione composto dai Visegrád, baltici e Austria». E infatti Vienna ha fatto sapere di non condividere la proposta e Praga rifiuta qualsiasi redistribuzione obbligatoria.

Notizie in prima pagina

• Presentato il nuovo patto europeo sui migranti che cambierà l’accordo di Dublino: le persone salvate in mare dovranno essere redistribuite tra tutti i partner Ue. Chi non vuole i ricollocamenti pagherà i rimpatri. Austria e Repubblica Ceca hanno già detto no
• La procura della Federcalcio apre un’inchiesta sull’esame farsa di Suárez. Chiesti gli atti ai pm di Perugia. La Juventus rischia qualcosa? Alla rettrice dell’Università è contestato il reato di concorso in corruzione
• «Non credo nel parlamento ma nella democrazia diretta» dice Grillo collegato con Bruxelles. Nel M5s è guerra aperta dopo il disastro delle Regionali
• In Italia ieri 1.640 nuovi contagi e 20 morti per Covid. Mai così tanti tamponi effettuati, oltre centomila. Salgono di molto i ricoveri (+59, +5 in terapia intensiva). La ministra Catalfo è in isolamento
• Negli Usa parte la Fase 3 per il vaccino di Johnson&Johnson. L’India ha superato i 90 mila morti per Covid. Nuovo record d’infezioni in Israele nonostante il lockdown. In Europa superati i cinque milioni di casi. Parigi è diventata zona scarlatta. L’ex bodyguard di Macron ricoverato in rianimazione
• Il governo tedesco ha approvato la bozza della manovra 2021. È previsto nuovo debito per 96 miliardi, soldi che serviranno ad affrontare la crisi Covid
• Quest’anno niente finanziaria d’autunno per la Gran Bretagna. Per Boris Johnson è impossibile fare programmi economici 
• Senza giornalisti e con i militari a presidiare il palazzo, Lukashenko ha giurato per la sesta volta da presidente della Bielorussia
• Navalny è stato dimesso dall’ospedale di Berlino. I medici dicono che è ancora presto per capire se avrà conseguenze a lungo termine. Putin sostiene che s’è avvelenato da solo. Lui se la ride: «Un piano furbissimo»
• Aumentano le balene spiaggiate in Tasmania: 380 morte, 50 salvate, 30 ancora in vita
• Diciotto arresti per il racket delle bancarelle a Roma. In manette anche due fratelli Tredicine
• Mondo di mezzo, la Cassazione ha assolto Maurizio Venafro, ex capo di Gabinetto di Zingaretti
• Un pacco bomba è stato spedito al presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini. Non è il primo caso in Lombardia
• Entro tre anni Tesla produrrà batterie più economiche per un’auto elettrica da 25.000 dollari
• La Stazione spaziale internazionale ha rischiato la collisione con i detriti di un razzo giapponese
• È morta a 93 anni Juliette Gréco

Clamoroso

Tigri che ogni anno divorano esseri umani: almeno una dozzina [Carlo Pizzati La tigre e il drone Marsilio]

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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