Gli studenti non potranno più portarsi in mensa pasti preparati a casa. Tutti dovranno mangiare il cibo cucinato dalla mensa scolastica. Lo hanno stabilito le sezioni unite della Cassazione. È la fine di una lunga battaglia legale che con questa sentenza, sulla base di un ricorso presentato dal ministero dell’Istruzione e del Comune di Torino, riporta la situazione indietro nel tempo, al 2017, quando fu il tribunale di Torino a decidere che i genitori potevano scegliere se dare la schiscetta ai propri figli o iscriverli a mensa. Si aprì una querelle che coinvolse poi anche il resto d’Italia. Ieri la parola fine. La Cassazione ha riconosciuto che la mensa non è «un diritto soggettivo» e ha annullato la sentenza di appello che aveva dato ragione al Comitato Caro Mensa. «Un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all’autorefezione individuale, nell’orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile», si legge nella sentenza depositata ieri.
CLICCA QUI e ricevi gratuitamente anteprima completa via mail per un mese
Il silenziatore è un componente fondamentale nel sistema di scarico delle automobili moderne. Il suo…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Laura Copelli che ci parla dell'uso degli…
La Vulnerabilità non è debolezzaLa vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci…
L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova…
Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi.Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni…
Il LinkedIn Top Post di oggi è di Alec Ross che ci parla del ruolo…