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La difesa della modernità di Alain Touraine

Nel suo ultimo libro “In difesa della modernità”, il sociologo francese, Alain Touraine, sostiene che, mentre per i Greci era centrale la preoccupazione di una “verità” immutabile come garanzia dell’ordine, la “modernità” si sarebbe allontanata da una tale ricerca di stabile e confortante conoscenza, scoprendo il fascino del movimento che consisterebbe, in buona sostanza, nella raggiunta coscienza dell’uomo di non essere più “creatura” ma “creatore” di se stesso.

Quanto alla società, Touraine, dopo avere introdotto nel linguaggio comune dei nostri tempi il termine post-industriale, ritiene che la società non sia un monolite statico e omogeneo ma che sia, invece, formato da insiemi in continua trasformazione, mai definiti e finiti. In altre parole, la società produrrebbe se stessa, trasformandosi; non, però, autonomamente, ma secondo una programmazione del potere tecnocratico che ormai la dominerebbe.

Alain Touraine

Altra intuizione importante del sociologo francese è il rilievo preponderante che assumerebbe nelle società avanzate il settore dei servizi; e segnatamente – aggiungo io – del credito e dell’informazione, entrambi per giunta nelle stesse mani per ciò che riguarda il mondo occidentale (e forse non solo).

Rilievi altrettanto significativi si riscontrano nell’opera complessiva di Touraine che ha previsto in anticipo sui tempi una progressiva mondializzazione dell’economia e la crescita del potere finanziario. Quest’ultimo, assumendo il pieno controllo del mercato, indebolirebbe il potere dello Stato e la sua capacità di intervenire nella società e renderebbe inutilizzabile la stessa nozione di democrazia (oltre che di Nazione, di Classe e di Famiglia).

Il sociologo francese nutre due forme di ottimismo che mi lasciano perplesso e propone una considerazione storica che non condivido se non con un personale aggiustamento di tiro. La prima forma (che sembra) di speranza riguarda la crescita dei movimenti sociali di rivendicazione di “diritti umani”, riguardanti l’ambiente, l’informazione, la formazione culturale, i rapporti di genere, gli orientamenti sessuali; la seconda (più certa) immagina una rivoluzione culturale affidata alle donne (Cfr. il suo libro: Il mondo è delle donne) foriera di una nuova e positiva esperienza collettiva.

Il primo ottimismo è contraddetto, a mio parere, da un’affermazione dello stesso Touraine di una società programmata dal potere tecnocratico che è del tutto incompatibile con la visione di una società finalmente dominata dall’individuo (altra affermazione del sociologo francese). Orbene, il potere tecnocratico, in un Occidente in preda a una forma esasperata di capitalismo monetario, si caratterizza soprattutto come potere delle grandi centrali finanziarie di Wall Street e della City e non è certamente da escludere che i movimenti:
a) ambientalisti siano da esso finanziati in funzione anti-industriale per creare più consistenti e diffusi bisogni di credito delle imprese del settore;
b) quelli per l’informazione (e di conseguenza: per la formazione culturale) sono sostenuti in vario modo (proprietà, credito) con il fine di contrastare (per eliminare) il pericolo di un’informazione libera e incontrollabile da parte del Web che si contrapponga e quella “pilotata” dalla stampa e della radiotelevisione, prevalentemente in mano degli istituti di credito.

Il secondo ottimismo, condivisibile sotto il profilo delle qualità di cui le donne sono certamente portatrici per ragioni non solo psicologiche ma anche storiche, appare ancora lontano da una possibile meta, perché la società odierna continua a essere improntata (e rischia di esserlo ancora per moltissimo tempo) al patriarcato e al maschilismo che, inevitabilmente, ne consegue.

La considerazione storica che non condivido, se non condizionatamente, è la seguente: è verosimile che nel negare creatività al pensiero greco, Touraine abbia ritenuto di identificarlo interamente con la filosofia metafisica e iperuranica dell’autoritario Platone, la cui Accademia si preoccupò prevalentemente di distruggere, ridicolizzandola, la filosofia dei presocratici (Diogene con la lanterna alla ricerca dell’uomo, gli Stoici abbracciati alle colonne gelide, Epicuro tra crapule e lascivie e via dicendo).

Certamente l’Idealismo (con i suoi “derivati” sino agli epigoni tedeschi: Hegel e i post-hegeliani) intendeva essere una fucina di verità filosofico-politiche tendenti all’ordine più che al movimento, secondo la contrapposizione immaginata dal sociologo francese. La sua tesi, però, cadrebbe se il focus si spostasse sull’empirismo di Democrito, Lisippo, Epicuro (e su grande parte della filosofia dei pre-socratici in generale) che facendo derivare la conoscenza dall’esperienza, implicitamente, si muovevano già nell’orbita del movimento mutevole e non dell’ordine stabile.

Il fatto è che, verosimilmente, Alain Touraine si riferisce a ciò che avvenne come esito del conflitto tra le due opposte visioni della vita e della conoscenza umana. E in ciò ha ragione perché, insieme agli ecumenismi religiosi, gli universalismi filosofici e politici stravinsero. Le illusioni sull’ordine,sia di natura teologico-religiosa (giudaica e cristiana) sia di natura economico-politica (fascista e comunista) hanno dominato l’Occidente per troppo tempo.

Nell’intervista che il sociologo francese ha dato a Riccardo Mazzeo il 12.11.2019 egli, però, afferma, testualmente e perentoriamente: “io sono per l’universalismo, imprescindibile nel mondo globalizzato in cui viviamo”. C’è da chiedergli; ma il Dio dei monoteisti mediorientali e dei cristiani e cattolici in particolare, l’Io universale degli Idealisti da Platone ai post-hegeliani, la dea Ragione degli Illuministi francesi, tutti “universalisti” incalliti, non s’iscrivono tutti tra i fautori di una Società dell’ordine (divino o politico che sia) e non di certo di movimento?

E allora: come va intesa la sua invocazione degli “universalismi” nel mondo globalizzato (e, al tempo stesso, individualizzato)? Come la speranza e l’augurio di ritorno allo status quo ante?
No, a giudicare dal titolo del suo libro che parla di difesa e non di critica della modernità. Attendiamo, comunque, da Touraine, la risposta a Riccardo Mazzeo in una prossima intervista.

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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