Sfogliando il New York Times

La facciata televisiva di Trump ha salvato le sue finanze e aiutato la sua ascesa

PRIMA PAGINA

  • I documenti delle tasse rivelano un’ancora di salvataggio di 427 milioni costruita sui miti derivanti dal programma “ Apprentice” (alla TV italiana “L’apprendista”). Nel 2004, prima del primo episodio, disse testualmente: “ Ho usato il mio cervello, ho usato la mia abilita’ nelle trattative. Adesso la mia compagnia e’ piu’ grande che mai e piu’ forte che mai”. Tutte menzogne. Nella dichiarazione delle tasse di quell’anno, risulta una perdita di 89,9 milioni. Proprio da lui, quasi 20 fa era gia’ esattamente come adesso, vanaglorioso, bugiardo. Ma indubbiamente, il programma fu un grande successo finanziario. Un riquadro all’interno, sotto il titolo “Trump, imprestando il mio nome a prodotti ad alto prezzo”, ci fa alcuni esempi: 500.000 da Domino Pizza, 500.000 dai biscotti Oreos, 850.000 da un detergente, piu’ di 15 milioni da una fabbrica di materassi. Numerose fotografie, con didascalie: Successo. Scopre che puo’ avere facili guadagni imprestando il suo nome a edifici e usando il programma TV per promuoverli. Crollo: Compratori in un nuovo condominio-hotel in Messico, che avevano anticipato 32 milioni, apprendono che il progetto e’ cancellato senza rifondi. Discorsi lucrativi: la Learning Annex, organizzatrice di eventi, gli paga nel 2005 7.3 milioni per un discorso. Golf in difficolta’: con il nuovo influsso di cassa, compra 11 campi di golf, tutti in perdita per anni. Ultimo riquadro: In societa’ con una compagnia di marketing, 8,8 milioni di compenso per 10 anni dalla ACN, una compagnia poi accusata di approfittarsi di investitori vulnerabili.
  • Le rivelazioni delle tasse scuotono il primo dibattito, che avverra’ fra poche ore, stasera martedí alle 9 ora di New York. Mentre Trump ha naturalmente minimizzato la cosa senza però negare niente di quanto contenuto nei documenti  e i suoi alleati hanno taciuto, i democratici hanno fatto uscire un video sottolineando che Trump ha pagato meno tasse di un’infermiera o un pompiere o un’insegnante.
  • La Casa Bianca ha fatto pressioni al C.D.C. (Centro Controllo delle Malattie) sui rischi della scuola. Quest’estate, funzionari della Casa Bianca hanno cercato di convincere il   C.D.C. a minimizzare i rischi di mandare i bambini a scuola, un grave intervento politico in uno dei piu’ delicati problemi causati dal virus.
  • Per molti, la battaglia sulla Barret e’ personale, non politica. Le reazioni fra gli elettori non sono divise nettamente lungo linee di partito. Le opinioni su questioni  quali l’aborto e il matrimonio fra persone dello stesso sesso non hanno un’appartenenza decisamente politica per tutti. Un elettore di destra e uno di sinistra possono invece essere d’accordo su quel tipo di problemi.
  • Il virus spinge New York verso un abisso finanziario. Segnali che la citta’ sta andando verso una crisi simile a quella degli anni 70. Disoccupazione al 16%, crollo di 2 miliardi nell’introito delle tasse, un terzo delle stanze d’albergo occupate, record di appartamenti vuoti a Manhattan. Numerosi indicatori economici  suggeriscono che New York affrontera’ una estesa crisi economica simile a quella degli anni 70.

PAGINE INTERNE

  • Vivi ma non bene. Molta gente soffre di sintomi debilitanti che si ripetono a lungo, ma non riescono a farsi credere dai dottori.
  • La paranoia cresce in Europa. Mentre gli addetti alla sanita’ mettono in guardia contro una seconda ondata, un numero crescente di persone scartano la minaccia come una montatura dei media.
  • Persi, ma non al virus. Lo stato del Vermont stava facendo progressi contro la diffusione delle droghe oppiacee, quando e’ arrivato il virus e i consumatori si sono trovati soli e senza le normali protezioni.
  • Un Edward Hopper, ma non cosi’ originale. Uno studente scopre che, all’inizio, il grande Hopper copiava i lavori degli altri.
  • Una spinta per sollevare l’economia della Cina. Il premier vuole ammodernare con ascensori tre milioni di edifici di appartamenti ma necessita l’appoggio di altri leaders politici.
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Umberto Bonetti

Umberto Bonetti, nato a Torino nel 1938, laureato in legge e scienze politiche Carriera: RAI di Milano (1962/1967), RAI di Montevideo (Uruguay) (1968/1974), RAI CORPORATION (1974/2000) a New York e Los Angeles. . Dal 2000 in pensione, con vari incarichi di consulenze. Volontariato: Peace Corps in El Salvador, United Nations in Sudan, Unesco in Afghanistan, Unione Europea in Bangladesh. A New York: Metropolitan Museum, Meals on Wheels (distribuzione pasti).

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