di Assunta Del Duca
Il clima è mite, la primavera sta per arrivare ed io non riesco a smettere di osservare il cielo, è così azzurro che mi ricorda il mare.
Quei pochi istanti alla finestra, in questo momento così difficile, per me rappresentano la vita,
vita sospesa, tra l’inizio di questo quarantena e la sua fine.
L’unica cosa in movimento è la natura, non si ferma, continua a germogliare nonostante tutto.
Leopardi aveva ragione: la natura segue il suo corso disinteressata alla sorte dell’umanità.
In questo periodo, però, in cui la sorte dell’uomo bazzica, noto con felicità che è proprio grazie a lei che riesco ad emozionarmi.
Adesso è notte, apro la mia finestra e non c’è più il sole a riscaldarmi ma riesco a vedere le stelle. In questo periodo così brutto della mia vita riscopro la primavera che è in me e capisco che anche nel buio c’è luce.
Dalla rubrica “Diario di una quarantena”:
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