Il Csm ha eletto come primo presidente della Cassazione il civilista barese Pietro Curzio. E per la prima volta una donna, Margherita Cassano, diventa presidente aggiunto. «Mi auguro che venga il tempo in cui la nomina di una donna non sia più una notizia», è stato il suo primo commento. Curzio fa parte di Magistratura democratica, la corrente di sinistra dei giudici. La Cassano è di Magistratura Indipendente, la corrente di centrodestra. «In entrambe le votazioni del Csm, fatto del tutto eccezionale, ha votato anche il vicepresidente David Ermini, per rimarcare non solo l’importanza delle cariche, ma anche l’unanimità dei consensi, il segnale di una magistratura che vuole lasciarsi alle spalle nomine pilotate e combutte di correnti» [Milella, Rep].
È stato condannato a 24 anni di carcere Ousseynou Sy, l’autista che il 20 marzo 2019 a San Donato Milanese ha dirottato e dato fuoco a uno scuolabus con 51 studenti delle medie di Crema. Sy – che ha 47 anni, è di origine senegalese e ha la cittadinanza italiana da 15 anni – è stato riconosciuto colpevole di sequestro di persona aggravato dalla finalità terroristica, strage aggravata, incendio, lesioni e resistenza. La Corte d’Assise di Milano ha disposto anche quasi due milioni di euro di risarcimenti che dovranno pagare l’imputato insieme al ministero dell’Istruzione e alla società Autoguidovie come responsabili civili. Ognuno dei 51 bambini presenti sul bus quel giorno avrà 25 mila euro. Prima della sentenza Sy ha giustificato il gesto, come aveva già fatto il giorno del sequestro, come un atto in risposta alle morti nel Mediterraneo dei migranti provenienti dall’Africa.
A maggio il debito pubblico italiano è salito a 2.507,6 miliardi. Si tratta di un aumento di 40,5 miliardi rispetto ad aprile e di 175,7 miliardi rispetto a un anno fa. I dati sono di Bankitalia.
L’Italia si conferma in deflazione a giugno. Anche per il mese scorso l’Istat registra un calo tendenziale dell’indice dei prezzi pari a -0,2% su base annua, pur con un aumento dello 0,1% rispetto a maggio. Per l’Istat «la flessione dei prezzi al consumo su base annua, registrata per il secondo mese consecutivo, continua a essere il prodotto di spinte contrapposte: quelle deflazionistiche provenienti dai prezzi dei Beni energetici e quelle al rialzo dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona».
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