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La ricchezza degli italiani è il vero “ostacolo” agli eurobond?

Succede Oggi

Sole e qualche nuvola su tutta l’Italia. Temperature in aumento • Giornata internazionale della lotta contadina • Giornata internazionale dell’emofilia • Colao presenta a Conte la sua prima relazione • La libreria Borgo Rossini di Torino a Casa Laterza • Su Sky Atlantic debutta Diavoli di Nick Hurran e Jan Maria Michelini • Il Vangelo di oggi: Gesù appare sul lago di Tiberiade.

La ricchezza degli italiani è il vero “ostacolo” agli eurobond?

I depositi bancari a marzo, cioè in piena stagione di crisi economica da coronavirus, sono aumenti di 10 miliardi rispetto a febbraio 2020 e di 77 miliardi rispetto a marzo 2019. Patrimonio complessivo delle famiglie italiane a fine 2017: quasi 10 mila miliardi di euro, cioè 8,4 volte il loro reddito, un moltiplicatore più alto di quello di francesi e inglesi. La ricchezza pro capite degli italiani è anche superiore alla ricchezza pro capite dei tedeschi. La ricchezza delle famiglie italiane è più del doppio di quella delle famiglie tedesche, che tra immobili, azioni, depositi e polizze è di circa 60 mila euro. Italiani che possiedono almeno una casa: 80%. Tedeschi che possiedono una casa: 44%. Alice Weidel di Alternative für Deutschland: «Ci troveremmo all’opposto del concetto di solidarietà se, di fronte a Paesi in cui la ricchezza delle famiglie è diverse volte superiore a quella delle famiglie tedesche, ora ci si aspettasse che attraverso gli eurobond i contribuenti tedeschi si dovessero far carico di debiti aggiuntivi, anziché dei propri» [Iacometti, ItaliaOggi].

In un’intervista al Financial Times Emmanuel Macron ha chiesto all’Ue gli eurobond: «Va creato un fondo per la ripresa continentale che rafforzi le misure anti crisi già prese, emettendo debito comune con garanzie comuni per finanziare gli Stati secondo le loro necessità e non secondo la dimensione delle loro economie». Per il presidente francese sarebbe un errore storico da parte dell’Europa pensare che «chi ha sbagliato paghi». Fu uno degli errori «colossali, fatale» che fece la Francia imponendo riparazioni alla Germania dopo la Grande Guerra: «È l’errore che non ripetemmo alla fine della Seconda guerra mondiale. Del piano Marshall la gente parla ancora oggi». In Ue, conclude Macron, «il fattore umano è la priorità e ci sono concetti di solidarietà che entrano in gioco, l’economia ne consegue. Non dimentichiamo che l’economia è una scienza morale».

Clamoroso

Uso medio del trapano che abbiamo in casa: due buchi ogni dieci anni [Sideri, CdS].

In prima pagina

• Il coronavirus ha ucciso Luis Sepúlveda. Lo scrittore cileno aveva 70 anni
• Zaia si schiera con Fontana e si dice pronto a riaprire tutto in Veneto il 4 maggio, o anche prima. Anche Piemonte e Sicilia vogliono far ripartire le attività il prima possibile. I sindacati sono contrari
• I primi a ripartire saranno auto e moda. Controlli della temperatura in fabbrica, turni spalmati su sette giorni, potenziamento dei mezzi pubblici, entrate limitate nei negozi. Restano a casa gli smartworkers, gli anziani con patologie e i giovanissimi
• In Italia torna a crescere il numero di nuovi contagi e calano di molto i ricoveri. Record di tamponi.
• Ursula von der Leyen ha chiesto scusa all’Italia: «Assenti quando ha avuto bisogno di aiuto». La app italiana contro il coronavirus si chiamerà Immuni e sarà testata inizialmente nella fabbrica Ferrari di Maranello. Sul sito dell’Inps sono arrivate 4,7 milioni di domande tra bonus e cassa integrazione
• In Europa un contagiato su 13 è un operatore sanitario. Mai così tanti morti in un solo giorno in Germania. La Spagna ha registrato il più alto numero di casi dal 9 aprile. La Gran Bretagna – che ha superato i 100 mila contagi – prolungherà le restrizioni per altre tre settimane. In Olanda il 3% della popolazione ha sviluppato anticorpi contro il virus. In Belgio il tasso di mortalità più alto nel mondo. Dal 27 aprile in Svizzera riaprono ambulatori, estetisti e parrucchieri.  
• Il numero di morti per coronavirus negli Usa è salito alla cifra record di 4.591 in 24 ore. In Brasile Bolsonaro ha licenziato il ministro della Sanità perché premeva troppo per il lockdown. La polizia nigeriana ha ucciso 18 persone che avevano violato le restrizioni. Il Giappone ha esteso lo stato d’emergenza a tutto il paese
• Si è contagiosi già due o tre giorni prima dell’insorgere dei sintomi. Lo dice una ricerca dell’Università di Hong Kong pubblicata su Nature
Il Pil cinese crolla del 6,8%. È il primo dato negativo dal 1992. Gli Usa indagano su un possibile incidente di laboratorio a Wuhan. Dopo Trump anche Macron e Raab puntano il dito contro la Cina
• Anche Macron chiede all’Ue gli eurobond: «Va creato un fondo per la ripresa continentale che rafforzi le misure anti crisi già prese».
• In un solo mese ventidue milioni di americani sono rimasti senza lavoro. Nell’ultima settimana negli Usa sono state presentate 5,2 milioni di domande di disoccupazione
• Carlo Bonomi è il nuovo presidente designato di Confindustria. È stato preferito a Licia Mattioli
• Ferrari, pronta a ripartire, stacca una cedola da 1,13 euro per azione
• Alle elezioni in Corea del Sud ha stravinto il partito del presidente Moon Jae-in
• È finito in carcere il papà di Desirée, la sedicenne drogata e violentata, morta a San Lorenzo a Roma: riforniva i pusher di droga
• È morto per coronavirus il mafioso Francesco Di Carlo, diventato poi collaboratore di giustizia e accusatore di Marcello Dell’Utri.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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