Di Francesca Imbriaco
Un’aria grigia è stata portata via dall’arrivo della primavera, il profumo delle viole e dei fiori si diffonde nell’aria, il vento soffia, il mare si agita ma tutto sembra essere calmo: è una quiete apparente perché una tempesta consuma l’animo umano. Non sappiamo più in cosa credere, in cosa sperare possiamo solo aspettare…
Intanto la bandiera italiana da tempo riposta in un cassetto un pò sgualcita e polverosa, utilizzata solo per i grandi festeggiamenti sportivi, sventola sui nostri balconi, simbolo di unione e solidarietà. Ogni radio fa risuonare l’inno di Mameli.
La bandiera tricolore e l’inno infondono fiducia in un futuro incerto, il virus potrà isolarci, infondere terrore ma non potrà mai far soccombere l’animo combattente di ogni italiano. Mano destra sul cuore e si inizia a cantare.
Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”.…
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