Cuore inquieto

L’amicizia

Le radici dell’amicizia affondano nel mistero della creazione dell’uomo da parte di Dio: ci parlano della somiglianza fra Dio e l’uomo.

La gratuità è una delle caratteristiche dell’amicizia: se è interessata non è più amicizia.

La grazia di Dio è gratuita: è l’amicizia che Dio ha per l’uomo; essendo divina sostiene, modifica e migliora la vita dell’uomo.

Gratuite sono le cose più importanti della vita: l’amore dei genitori, l’amore degli innamorati.

Per questi motivi è difficile definire con completezza cosa è l’amicizia: lo si capisce vivendo.

Gesù chiama “amici” gli apostoli, chiarendo che il miglior amico è colui che dà la vita per i suoi amici. Photo credit: Pixabay

Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici.” (La Bibbia, libro del Siracide)

E’ un passo molto conosciuto, veritiero, che stabilisce anche un nesso fra la capacità di amicizia e il rapporto con Dio: solo colui che teme il Signore troveranno amici veri e i suoi amici gli assomiglieranno, afferma il Siracide.

Nell’antichità era già noto il valore dell’amicizia anche al di fuori della cultura giudaico—cristiana. Castore e Polluce, Achille e Patroclo, Enea e Pallante… tutti simboli di un’amicizia vera e profonda, propria di un’umanità nobile.

Nel discorso più importante del Vangelo di San Giovanni – quello dell’Ultima Cena – Gesù chiama “amici” gli apostoli, chiarendo che il miglior amico è colui che dà la vita per i suoi amici, com’è il caso di Cristo.

In Gesù si trova una caratteristica che ho riscoperto in San Josemaría Escrivá: l’amicizia che costruisce la Chiesa. Gesù è venuto per tutti ma è particolarmente “amico” degli apostoli, che saranno i pilastri della sua Chiesa, i patriarchi delle nuove tribù del nuovo Israele.

San Josemaría si comportava così. Benevolenza per tutti, ma l’amicizia vera è l’unico apostolato del laico cristiano: è il canale in cui si riversa naturalmente l’amore di Dio. E’ inconcepibile per Escrivá un’amicizia che non sia apostolica. Può essere rispettosa, ma sempre apostolica. Perché noi, se siamo di Dio, parliamo di Lui anche senza accorgercene.

Prima di essere cristiano avevo un solo amico, dopo è stato naturale averne una dozzina – quindicina che seguo strettamente, e poi un insieme di persone a cui voglio bene: parenti e conoscenti. Ho un elenco di persone per cui prego ogni giorno al mattino alla presenza di Dio: la preghiera è sempre efficace e mi suggerisce spunti su cosa posso fare per loro.

L’amicizia è spontanea ma può anche essere cercata e provocata. Da questo punto di vista è simile all’innamoramento. In particolare cerco di coltivare l’amicizia con le persone che ho vicino: far sentire che si accetta l’altro così com’è, stimarlo, ridere insieme.

Da un certo punto di vista l’amicizia è più nobile dell’amore coniugale. L’amicizia, ripeto, accetta l’amico così com’è. La moglie no: ha delle pretese che possono offuscare l’amicizia. L’ideale nel matrimonio è che gli sposi siano amici fra loro: sembra scontato ma non lo è. L’amicizia è simile all’amore di Dio per noi.

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Giuseppe Corigliano

Ingegnere, napoletano, si è occupato di formazione giovanile e di comunicazione. Ha pubblicato per Mondadori nel 2008 "Un lavoro soprannaturale" per il quale ha ricevuto il premio Capri San Michele. Nel novembre 2010, sempre per Mondadori, è apparso"Preferisco il Paradiso. La vita eterna com’è e come arrivarci", che ha avuto sei edizioni ed è stato ripubblicato negli Oscar Mondadori. Nel giugno 2012 per l'editore Cantagalli è uscito un suo libro intervista ad Ettore Bernabei. Nel gennaio 2013 ha ricevuto il premio giornalistico "Le buone notizie" mentre nel febbraio 2013 è uscito per Mondadori "Quando Dio è contento/ Il segreto della felicità". Nell'ottobre 2015 pubblica con Mondadori "Siamo in missione per conto di Dio/La santificazione del lavoro"e nel novembre del 2017 "Cartoline dal Paradiso 2”. Nel 2019 con Mondadori pubblica “Il cammino di San Josemaría”. Collaboratore di Rai Vaticano, dirige la Fondazione Perseus, ollabora con la rivista Tempi. Ha realizzato documentari su S. Josemaría Escrivá, S. Alfonso de’ Liguori, sull’Introduzione al Cristianesimo di Joseph Ratzinger e sul magistero della Chiesa. Dal'70 all'80 ha fatto parte della direzione dell'Opus Dei per l'Italia ed è stato direttore della comunicazione dell'Opera in Italia per quarant'anni (dal 70 al 2011).

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