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Le Edizioni San Gennaro, un miracolo per Napoli

San Gennaro è più di un santo, è molto di più. Oggi, il 19 settembre, tutti i napoletani nel mondo aspettano “o’ miracolo” in silenzio, concentrati sull’ampolla e sul sangue che deve sciogliersi, è un giorno in cui prima di festeggiare si patisce per l’ansia di ciò che deve accadere, che deve compiersi. Sulla figura storica, religiosa, mitica si è detto moltissimo, io oggi vorrei festeggiare il mio Santo, il mio Patrono, con una idea straordinaria che porta il suo nome: le Edizioni San Gennaro.

Una casa editrice, forte del grande e lungo impegno della Fondazione San Gennaro in progetti culturali e sociali, con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del Rione Sanità e favorire la diffusione del bello e della cultura e, ancor di più, mettere Napoli in comunicazione con l’Europa e con il mondo. Cosa c’è di più incisivo, più coinvolgente per esaltare la creatività e declinare la bellezza ? Il libro, i libri. I Fondatori, convinti che la lettura possa tramandare un patrimonio di memoria e identità che altrimenti andrebbe disperso, hanno deciso di dare vita ad una casa editrice con il meglio delle energie e del “capitale umano” disponibile sul territorio.

Il motore propulsore è padre Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità, figura chiave per lo storico quartiere napoletano e per il centro storico, quel ventre della città che ha vissuto tante vite e tante rinascite. Il progetto editoriale, affidato all’esperienza e all’intraprendenza di Edgar Colonnese, si articola in sei collane che propongono libri di saggistica, biografie e memorie, fotografia, repechage di autori del passato in formato tascabile, guide storico artistiche, narrativa per adulti e per ragazzi. Editoria tradizionale cartacea ma ha anche una vocazione molto forte rivolta al transmediale, alle nuove frontiere e generazioni, prevedendo quindi app, e-book e audiolibri.

Al progetto hanno aderito entusiasticamente scrittori e intellettuali napoletani, nell’idea di trasformare la vasta area del Rione Sanità in un vero e proprio capoluogo della letteratura. Le Edizioni sono una factory dove la presenza delle giovani risorse del territorio si affianca a quella di professionisti provenienti dal mondo della cultura. Un comitato scientifico di grandissimo spessore composto da: Carlo Borgomeo, Ilaria Borletti Buitoni, Mimmo Jodice, Antonio Loffredo, Paolo Verri e Marco Vitale.

Il primo testo che la casa editrice ha deciso di pubblicare, inaugurando la collana Le pietre scartate è “Vico Esclamativo scritto dalla giovane Chiara Nocchetti. Un libro – che ha ampiamente superato le aspettative delle vendite – nato da un desiderio: quello di tessere un lungo filo che incrociasse le storie di chi, ogni giorno, ha scelto di vivere questi luoghi e di trasformarli per provare a raccontare cosa si nasconde dietro un volto, uno sguardo, una stretta di mano. Un percorso lungo, doloroso, tenero e incredibilmente emozionante, che si snoda delicatamente nel territorio più fragile di tutti: quello delle vite degli altri. Ventiquattro vite elette a paradigma di un lavoro straordinario di accoglienza, di fiducia verso persone per le quali vi era un futuro di disperazione definitivamente segnato.

I giovani sono al centro, sono la linfa che nutre il progetto e come ha sempre sostenuto Don Loffredo possono cambiare radicalmente un quartiere così come il mondo. Oggi quel rione che per molti anni è stato isolato per paura e abbandono, ma custode sin dall’antichità di bellezze architettoniche, artistiche, e archeologiche uniche al mondo, per non parlare del grande valore umano di un territorio in cui le contraddizioni fanno da padrone, è diventato un modello aziendale virtuoso, un esempio di riscatto e rinascita. 

In occasione del conferimento della Laurea Magistrale honoris causa in Architettura, ricevuta da Don Loffredo, il 2 luglio di quest’anno, presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, questo l’incipit della sua lectio: “Quando sono arrivato alla Sanità avevo ben chiaro che mi stavo inoltrando in un luogo intriso di storia, arte e cultura. Uno spaccato di quella Napoli che Curzio Malaparte definì «la città più misteriosa d’Europa … una Pompei che non è stata mai sepolta … Un mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno”. Un luogo ricco di contaminazioni,rese possibili dalla sua capacità di essere luogo tollerante, proteso ad accogliere il nuovo e il diverso. Un luogo luminoso! Il mio primo grande lavoro fu allora costruire in me e nel cuore dei ragazzi il presente del passato: l’identità nella memoria.”

Tra le pubblicazione , oltre a “Vico Esclamativo” e la Lectio Magistralis dal titolo “Il Rione Sanità: la visione di una comunità tra memoria e attesa”, una bellissima guida storico-artistica sulle “Catacombe di San Gennaro” e il nuovissimo “ I battenti del Palazzo di Diomede Carafa in Napoli”.

Per il direttore Colonnese: “le Edizioni San Gennaro sono un laboratorio dove sperimentare modalità diverse, un open space dove far convogliare tutte le forze della città. Vogliamo catturare e cristallizzare la memoria di questi luoghi importanti per la storia della nostra città e della nostra antica civiltà. Regalare al futuro la memoria e ridare al passato la giusta importanza per poter realizzare un presente che sia l’insieme del ciclo della storia, creando consapevolezza e dando vita a commistioni che possano generare energie e nuove forze”.

Le Edizioni San Gennaro, mi sento di scriverlo, sono un miracolo!

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Tiziana Buccico

Tiziana Buccico, napoletana verace, classe 1969, da sempre appassionata di politica, cultura e Medio Oriente. Un passato di uffici stampa tra cui l’Istituto italiano per gli Studi filosofici. Poi giornalista di pagine di cultura e società, come “moscone” per i quotidiani “La Città” e "il Corriere del Mezzogiorno”. Ha lavorato per uffici stampa politici e istituzionali (Regione Lazio e Consiglio Regionale del Lazio), organizzando eventi e campagne elettorali. Pezzi di vita vissuti tra Gottingen, Vienna e Parigi, viaggi avventurosi e curiosi. Per otto anni, sino al 2017, è stata in Iran per seguire marito e famiglia ma occupandosi a tempo pieno della Scuola Italiana “Pietro della Valle” di Teheran, come Vice Presidente . Da allora la passione per i viaggi e le culture diverse è cresciuta e si è anche trasformata in una rubrica Treccani dal titolo “Via della Seta”. Rientrata in Italia si occupa di social, politica, giornalismo ed eventi culturali mantenendo così un filo diretto con quella parte del mondo che le ha cambiato la vita. Social media manager dell’Istituto Garuzzo per le Arti Visive.

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