La Mare Jonio della ong Mediterranea e il pattugliatore della Marina italiana Cigala Fulgosi hanno salvato ieri nelle acque libiche 65 migranti e ora attendono di sapere in quale porto devono sbarcare i naufraghi. La Mare Ionio batte bandiera italiana. La Cigala Fulgosi ha raccolto l’Sos lanciato ieri mattina da un barcone alla deriva che imbarcava acqua e aveva a bordo 36 persone tra cui 2 donne e 8 bambini privi di salvagente. Nel pomeriggio la Mare Ionio ha poi recuperato 29 migranti alla deriva su un gommone in avaria. Notizie che hanno scatenato l’ira di Matteo Salvini: il ministro di aprire i porti non vuol proprio saperne: «Io non ne do». E, dopo aver ammesso che ci sono vicende da chiarire col governo («non può esserci un ministro che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti») ha aggiunto: «Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi». Dal vertice Ue in Romania, però, il premier Conte sta lavorando per scongiurare un caso Diciotti bis: «Risolveremo anche questa. Ho parlato con i partner europei. Ho raccolto la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo, si prenderanno alcuni migranti. L’Italia attende una risposta anche da Germania, Spagna e Portogallo».
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