Il Club del Libro

Le Signore non parlano di soldi

Questa settimana condivido con voi una mia recensione del libro “LE SIGNORE NON PARLANO DI SOLDI” di Azzurra Rinaldi. Come l’autrice, che si definisce un’economista femminista, questo è un libro femminista. È un libro che affronta i vari aspetti della disuguaglianza di genere, facendone emergere le origini e 《cercando di scardinare i meccanismi, a volte inconsapevoli, sui quali poggiano,》e lo fa con il supporto dei dati, ma senza risultate pesante, anzi lo stile del libro è molto fresco, possiamo dire “pop”.

Questo libro nasce da un’esigenza personale di 《poter portare dati ed evidenze empiriche sul fatto che la disuguaglianza di genere non ci conviene, che non solo è ingiusta, ma proprio danneggia tutte e tutti.》

Questo libro è quindi per un obiettivo comune e condivisibile da donne e uomini, ovvero il superamento delle disuguaglianze di genere.

È un libro che consiglio a tuttə, ad alcune persone aprirà gli occhi e fornirà gli strumenti e lo spunto per pretendere il loro giusto posto nella società, ad altri farà vedere come possiamo contribuire all’obiettivo ogni giorno concretamente nei comportamenti quotidiani.

L’autrice ci tiene a sottolineare come il libro sia un libro femminista senza essere un libro contro gli uomini, anzi auspica che uomini e donne possano collaborare assieme per raggiungere questi obiettivi.

《Il femminismo non è una dichiarazione di guerraagli uomini, anzi, è una prospettiva che può aumentare il benessere di donne e uomini insieme.》

La lotta contro le disguaglianze di genere si intreccia con una messa in discussione del modello di capitalismo globalizzato di produzione e consumo: 《produciamo troppo e male, senza preoccuparci delle conseguenze. Mentre per una gestione sostenibile delle risorse naturali, ovvero per garantire alle generazioni future un ambiente naturale vivibile, occorrerebbe smettere di pensare che la natura sia a nostra disposizione. … anche a livello produttivo dobbiamo sostituire l’egoismo con la cura.

Questo è il momento della maturità e della ripresa un carico della responsabilità, prima di tutto individuale. Della consapevolezza che ogni scelta di consumo ha un impatto ambientale e sociale.

L’imprenditoria empatica contraddice la narrazione condivisa dell’imprenditore spietato e orientato unicamente al profitto e riparte dal concetto del prendersi cura, dal rispetto nei confronti del territorio e dalla consapevolezza che la valorizzazione della forza lavoro non è sintomo di debolezza, ma un fattore potentissimo di crescita aziendale, oltre che umano. È un modo di fare impresa, si direbbe, più femminile.》

La buona notizia 《è che l’empatia è qualcosa che si può apprendere. E, non a caso, la capacità di entrare in contatto con le emozioni altrui è alla base della cura, particolarmente quella non retribuita di cui si occupano le donne.》

Sapete a quanto equivale in termini economici tutto il lavoro non retribuito che le donne svolgono nel mondo?

11.000 miliardi di dollari, pari al fatturato delle 50 più grandi imprese del mondo, colossi come Google, Amazon, Walmart. (Fonte Oxfam 2019).

Tutta questa ricchezza è invisibile sia a livello microeconomico sia macroeconomico.

Il libro affronta temi come il rapporto fra capitalismo e patriarcato, la sorellanza, maternità e paternità con i relativi congedi, i femminismi, la violenza economica nelle sue varie forme (e non solo quella) e come riconoscerle e contrastare, la questione della rappresentanza politica e il rapporto con il denaro.

Secondo l’economista Charlotte Phelps sono tre le condizioni fondamentali per raggiungere l’uguaglianza economica tra uomini e donne:

– eliminare il gender gap nel mercato del lavoro;

– eliminare le disparità salariali tra uomini e donne a parità di mansione;

– ridistribuire il lavoro retribuito in modo più bilanciato tra uomini e donne.

Le istituzioni in questo possono e devono fare molto; al tempo stesso l’impegno delle singole persone è importante.

Serve un cambio di mentalità con facendoci carico ciascunə delle proprie responsabilità individuali.

In questo suo libro Azzurra Rinaldi dimostra come la disuguaglianza non sia solo ingiusta, ma anche economicamente inefficiente e lo fa con la forza dei dati.

Da dove partire? Dai soldi: 《l’emancipazione economica rappresenta un pilastro fondamentale per realizzare non solo i diritti delle donne, ma anche l’uguaglianza di genere tout court [perché] è grazie al denaro che le donne possono partecipare realmente ai processi decisionali a tutti i livelli, nella famiglia e nelle istituzioni, sia nazionali sia internazionali e a dirlo è l’Agenda 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

《L’empowerment economico delle donne incrementa la produttività, la diversificazione economica e l’uguaglianza retributiva》 e fa aumentare il fatturato delle aziende e quindi il PIL degli Stati.

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Roberto Borgia

Sono un convinto sostenitore dell'apprendimento continuo. Leggere libri aiuta ad allargare i propri orizzonti, ricaricarsi e rifocalizzarsi, dare impulso alla propria carriera. Forse è per questo che a gennaio 2022 ho aperto il gruppo LinkedIn “Il Club del Libro”. Propongo letture ed aperitivi letterari. Se siete quà sapete già che mi chiamo Roberto Borgia, del ramo povero della famiglia, quindi vi racconto qualcosa di più. Sono cresciuto in una casa piena di libri e sarà per questo che adoro le biblioteche ma soprattutto le librerie, girare fra gli scaffali e i ripiani pieni di libri, sfogliarli, respirarli. Sono figlio di due ex camperisti con la passione per i viaggi. Sarà per questo che ho scelto una professione che mi portasse a girare, incontrare persone di paesi diversi, conoscerne le tradizioni, la cultura. La curiosità stimolata dai viaggi e dalle letture ha aiutato. L'essere curioso mi porta ad informarmi sulle novità, a trovare strade diverse per fare le cose e a capire, anche per sommi capi, come funzionano le cose. Fare le cose come le abbiamo sempre fatte non fa per me. Leggere mi rilassa, mi rende "pieno", mi fa "viaggiare con la mente". Ho scoperto che il libro è uno strumento potentissimo di condivisione, di socialità, e sapere che un mio commento o una mia recensione faccia sì che un libro venga letto, ancor più se da una persona che da un po' non leggeva, mi da una scarica di felicità (altro che dopamina) che non ha paragoni. Da qualche anno ho poi sviluppato una passione per il marketing e la comunicazione che mi hanno portato a ricoprire il ruolo di responsabile marketing in Maspero Elevatori S.p.A. Faccio parte della community di WomenX Impact, una community veramente inclusiva edinamica, mossa dagli obiettivi, che condivido, della parità di genere, dell'inclusione, del women empowerment.

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