Lettera da Milano

L’incertezza uccide i sogni

di Marina Perzy

Siamo come marinai e qualcuno è anche capitano, su una grande barca come quella di Noè mi viene da pensare, dove ogni giorno navigar a vista è diventato indispensabile; non sapendo se e quando la luce o meglio la terra… apparirà!

Dobbiamo interpretare ciò che sentiamo, vediamo, fidarsi, ecco questa è una delle parole chiave: fiducia. Chi dice il peggio e chi dice il buono, chi pensa che fregandosene si stia meglio, chi della situazione ne approfitta, ma si sa in tempi di guerra è sempre successo!

Stati e Mondo, come in una grande partita di “ Risiko ”, ve lo ricordate come andava di moda prima del burraco o delle serate con i film da mimare con gli amici a squadre? Ora sembra tutto vero, solo che al posto dei carrarmatini colorati, ci sono numeri e percentuali, a volte colorati anche loro, ma fanno più paura!

In questa guerra però chi rimane senza (carrarmati) vince, perché non ha più contagi, le invasioni sono fatte con batteri che viaggiano a volte pagando il biglietto aereo o del treno. Il nemico può cambiare divisa e aspetto ma vuole sempre e solo il controllo, affari e business non sono mai in retroguardia, il protagonismo fa immagine, e ora è quel che conta!

Pochi urlano verità e non sono mai creduti se non addirittura smentiti, zittiti, screditati. Intanto ogni giorno di quest’anno che tutti non scorderemo e finirà come nuova data sui libri di storia, che ‘sogniamo’ e di questi tempi difficile pur sognare, finisca quanto prima, illudendoci che un numero in più modificherà le cose; ci ha cambiato nel profondo dell’anima, niente e nessuno sono come prima e ce ne stiamo rendendo sempre più conto.

Un’illusione momentanea l’estate, la voglia di libertà che ci appartiene, la speranza e l’ottimismo di noi Italiani, sta resistendo, ma siamo provati. Lo vedi dagli occhi (non si può più dire dal volto) camminando per strada, dalla svogliatezza di fare le cose che di solito ci piacevano. Persone scortesi, non gentili, l’altra parola tornata in voga: ignoranza.

C’è stata un’alzata notevole di aggressività e un ritorno su concetti che pensavamo nel 2020 superati, come razzismo, omofobia, diversità, minoranze, omicidi senza senso.

L’Incapacità nel non godere della felicità altrui, arroganza e invidia, per non parlare di violenza gratuita, verso deboli o anziani. Rabbia e insulti su il social, per un’opinione diversa o peggio per avere la cercata visibilità! 

Social che dettano le giornate con scontri verbali e notizie fake. Ecco la differenza tra una guerra dei nostri padri o nonni, lottare insieme univa e abbatteva anche le barriere fra le comunità.

Ricostruire, ricominciare, resistere e il collante spesso era l’amore, la condivisione e in molti casi la soluzione. Qui non stiamo capendo che se anche abbiamo i soldi e non la salute possiamo fare ben poco.

Se abbiamo un lavoro, dobbiamo amarlo e se non lo abbiamo, non dobbiamo smettere di cercarlo! Ci hanno tolto i sogni? Noi sogniamo lo stesso! Tempo fa trovai un anello, una fedina che comprai subito ne fui colpita ha inciso una scritta: Non mi scorderò di sognare.

Fatelo anche voi.

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Marina Perzy

Nasco a Milano ma Roma è la mia seconda città adottiva. Il mio grande amore resta la recitazione… ma è il talento per la conduzione che ho più sperimentato e mi ha fatto conoscere, sia tv che radio. Cresciuta con la scuola dei Grandi conduttori, attori, autori, registi. Amo scrivere, ho due libri in attivo e collaborazioni come giornalista con i principali media Tv e network radio. Ho portato format innovativi e intrattenimento ad un pubblico multi-canale, trasversale. Professionalmente inizio nel ’79 con un provino Rai negli studi Fiera 1 di Milano con Pippo Baudo che cercava comici per il suo sabato sera Secondo Voi. Tanti i talenti che spiccarono il volo da quel provino! Beppe Grillo, Tullio Solenghi, Fioretta Mari e altri. Io vengo scelta per condurre, insieme al mitico Corrado, Domenica In. Per molti anni la Rai è la mia ‘casa’ lavorativa. L’esordio è con Enzo Tortora in Portobello ma è con Corrado che farò i programmi della Rai più importanti di quel periodo: Domenica In, Fantastico 3 con Raffaella Carrà, Gigi Sabani e Renato Zero; Gran Canal è lo show serale che mi vede nel ruolo di attrice in una compagnia teatrale insieme a Tullio Solenghi e Anna Mazzamauro in diretta tv. Ho condotto il primo FestivalBar di Canale 5 con Claudio Cecchetto, in altre edizioni parteciperò anche come cantante. Negli anni alterno la conduzione al Teatro e tanti programmi Rai fra i quali la celebre Domenica Sportiva, ma anche Uno Mattina, Italia & Estero, Detto tra noi, fino al più recente Trattative Riservate in onda per più stagioni sulla piattaforma Sky per Leonardo. La mia prerogativa è sperimentare nuovi format, mettermi in gioco, perchè amo sentirmi viva. Credo ed ho coscienza dei miei limiti ma so di aver sempre fatto buona televisione e radio, fiction, spettacoli, intrattenimento. Continuerò con l’ecletticità che mi contraddistingue a cercare sempre forme d’arte e di comunicazione che diano sfogo alla mia creatività, curiosità, che mi accompagnano da sempre insieme alla grande passione per il lavoro che ho da tutta una vita.

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