Il Pensiero Libero

L’insostenibile pesantezza dell’irrazionalismo

Chi afferma che la parte Mediorientale del Pianeta sia la madre di tutte le guerre, trascura di precisare che il padre è l’Occidente, come fornitore della maggior parte delle armi pesanti (missili, cannoni, mitraglie, carri armati, aerei) che servono per combatterle.

Per lo sbocco e le possibilità di guadagno che il Medioriente le offre, la potente industria meccanica Occidentale non conosce disoccupati. Costruttori e trafficanti di armi considerano, probabilmente, una vera “manna” la guerra persistente e atroce che le tre religioni monoteistiche, con molti rivoli scismatici ed eretici, provocano, per effetto della loro dimostrata capacità espansiva, su tutto il territorio del Pianeta.

Sospettare, quindi, che uno zampino dei fabbricanti occidentali di ordigni bellici vi sia sempre in ogni accensione di miccia in quei luoghi di particolare “sensibilità” non è proprio un “fuor d’opera”. Come diceva Andreotti: “si fa peccato a pensarlo, ma forse s’indovina”. Si può anche parafrasare ciò che è detto nell’Amleto di William Shakespeare “c’è una logica in quella follia” di guerra ed è quella di chi ci guadagna quattrini.

Alimentare il dissenso, promuovere l’odio, produrre scaramucce che poi sfociano in conflitti giganteschi è un’arte in cui molti Occidentali (dai banchieri agli intellettuali, soprattutto dell’Accademia, dagli speculatori di borsa ai giornalisti dei mass-media tradizionali) eccellono in modo straordinario.

Non basta all’uomo comune fare appello al diritto alla integrità territoriale, al rispetto di una pacifica convivenza civile, quando l’industria delle armi pesanti, per sopravvivere, è indotta a promuovere a getto continuo conflitti bellici dovunque vi sia un fuoco da alimentare. Anche se ciò provoca esodi terribili di perseguitati politici. D’altronde se le guerre hanno anche un effetto che può essere a doppio taglio per chi le combatte e portare persino all’autodistruzione di chi le porta a termine, per chi le provoca al fine di vendere armi portano solo enormi profitti.

Naturalmente, molto vicini ai costruttori di armi micidiali sono i generali e militari di tutto il mondo: anche quelli di Nazioni non direttamente e immediatamente coinvolti come belligeranti nello scontro. E ciò, sia perché sono i più preziosi e insostituibili consulenti disponibili “sul Mercato” e sia perché, paradossalmente, anche le “forze di pace” da essi condotte sono armate sino ai denti. Il motto latino, infatti: si vis pacem, para bellum, non conosce momenti di inattualità o inizio di declino.

Che cosa, però, costituisce la “benzina” da buttare sulla “parva favilla”? Di grande aiuto per lo scoppio delle guerre non è soltanto l’irrazionalismo religioso ma anche quello ideologico: l’assenza di razionalità nella testa di popoli rissosi e turbolenti ha, infatti, una matrice doppia con effetto sinergico. L’irrazionalità ideologica spesso si congiunge e unisce a quella religiosa.

L’idea che fondatori e predicatori di religione fossero degli impostori era già stata di sofisti ed epicurei; era stata ripresa poco dopo l’anno mille con l’indicazione precisa dei tre personaggi, Mosè, Gesù e Maometto, considerati ingannatori rispettivamente di ebrei, cristiani e gentili; e poi ancora da Pier della Vigna, ritenuto autore, su ordine di Federico II, del Trattato dei tre impostori (De tribus impostoribus). Anche Baruch Spinoza è stato tirato in ballo nella biografia di Lucas.

L’opinione, però, che a essi avrebbero dovuto aggiungersi anche impostori laici non aveva preso mai corpo per il dissenso sulla individuazione delle relative responsabilità. Per noi, dopo il Novecento, oggi il compito è più facile: i post-hegeliani inventori della destra nazi fascista e della sinistra socialcomunista sono, senz’ombra di dubbio, gli altri impostori da aggiungere a quelli religiosi.

Gli individui più ottimisti delle attuali generazioni, pur conoscendo la storia dei nostri due millenni, resi oscuri da guerre fratricide prima solo religiose e poi anche ideologiche si illudono che il picco massimo dell’irrazionale sia stato raggiunto, racchiuso e circoscritto nel cosiddetto “secolo breve” e sia in via di progressivo declino.

Non è così! In forma mutata solo in apparenza, monoteismo giudaico-cristiano-islamico, fascismo e comunismo hanno continuato a essere (e sono più che mai) vivi e vegeti, alimentati dall’assolutismo intransigente e intollerante di chi si lascia prendere da fatti emotivi e non sa fare uso adeguato della ragione.

Le tre religioni mediorientali e le due filiazioni del pensiero idealistico tedesco continuano ad avere adepti numerosi a causa di un’invalicabile legge naturale sui limiti della popolazione intelligente. Naturalmente, le cinque imposture predette si alleano variamente tra di loro e ciò rende la loro azione ancora più nefasta e deleteria; come hanno dimostrato fatti storici incontrovertibili (in Italia abbiamo sperimentato sia il clerico-fascismo di Mussolini sia il catto-comunismo di Togliatti e seguaci).

Le unioni e le contrapposizioni sono facilmente prevedibili per chi è capace di guardare, con distacco e distanza, il loro agitarsi scomposto e folle. E’ facile prevedere, per esempio, che tutta la Gauche mondiale si schiererà contro un fascista evidente come Erdogan, anche se egli, per soddisfare un’esigenza, molto avvertita dai Turchi (e non solo dai suoi follower) di volere i Curdi fuori dalle terre confinanti con il loro Paese (e quindi non più su di essi incombenti, anche ai fini di attacchi terroristici) vincerà la guerra appena iniziata e guadagnerà all’interno del Paese, consensi per il consolidamento della sua sostanziale tirannia, che ha gli orpelli esteriori della democrazia ma è costellata da molteplici forme d’intolleranza.

L’attacco turco ai curdi

Ed è altrettanto agevole immaginare le reazioni scomposte della Destra fascista planetaria, se un leader politico di sinistra raggiunga il potere in un determinato Paese, anche dopo avere stimolato il più che naturale bisogno di sostegni sociali in una società dove i ricchi siano pochi di numero ma crescano sotto il profilo di una maggiore prosperità economica e i poveri aumentino a dismisura. Tutto ciò, perché l’irrazionalismo delle emozioni prevale sempre sulla logica dell’intelligenza. Sono solo illusioni, quindi, quelle dell’Occidente di essere figlio della razionalità greca, pur con le compromissioni religiose dogmatiche giudaico-cristiane; come quelle di detenere il monopolio della democrazia, anche a dispetto della sua storia costellata di Papa-Re, di Monarchi assoluti, d’Imperatori e di Tiranni di varia ferocia.

C’è, purtroppo, da aggiungere che le manifestazioni di irrazionalismo incontrano quasi sempre il favore popolare, perché colgono gli umori più riposti e nascosti della gente. Sotto questo aspetto la vittoria ateniese del logossul tumos, festeggiata ai tempi di Atene, è stata una sorta di vittoria di Pirro. Di essa, comunque, non vanno taciuti i meriti. All’apparizione della polis si connette giustamente la vittoria sul vecchio Mito e sulla fissità delle formule dei Re e dei Sacerdoti nei riti religiosi e su tutti gli altri strumenti del potere sino ad allora conosciuti della razionalità, del logos.

Comincia, a quei tempi, l’era della preminenza della parola, della forza di persuasione, del dibattito delle idee, del contraddittorio tra tesi contrarie, della discussione e dell’argomentazione per convincere un pubblico che poi decide su tutti gli aspetti dei temi illustrati. Nasce, in altre parole, la moderna democrazia; ma non cresce adeguatamente il numero delle persone ragionevoli.

Tutto bene, quindi, ma solo in apparenza. Sono troppi gli individui che non sono fatti solo di logos, di ragione, di facoltà intellettiva e di capacità di discorso con proposizioni logiche, di valutazioni ponderate e meditate e troppi soprattutto quelli che si lasciano guidare dal tumòs, dai sentimenti di avversione, dalle facili emozioni, dalla veemenza, dalla collera, dallo sdegno, da brame, appettiti e voglia di guadagno a ogni costo, da inclinazioni alla vendetta, alla sopraffazione. In sintesi: dall’irrazionalismo.

E l’irrazionalismo ha una sua forza così indomabile e indistruttibile nella natura dell’essere umano da ricomparire nella vita collettiva degli individui ogni volta che se ne presenti l’occasione propizia.

Quando diventa preponderante, esso produce effetti sconvolgenti anche per un civile e ordinato svolgimento della convivenza sociale. E’ una catastrofe cui è difficile porre rimedio.
Domanda finale: Perché è così difficile per chi ama seguire la ragione non farsi abbacinare dalle facili emozioni provocate da abili mestatori, religiosi e laici, della politica della guerra? Che cosa gli impedisce di scagliarsi di volta in volta contro questo o quell’integralista religioso o contro quell’ideologo fanatico, per smascherare il gioco?

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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