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Luciano Zazzeri, un altro grande chef che si toglie la vita

Il suicidio di Zazzeri, che segue quello di Anthony Bourdain del giugno scorso, ci ricorda l’intervento di Daniel Patterson al Mad Symposium di Copenaghen nel 2017: «Quanti chef credete che siano depressi? Almeno il 95 per cento».

Luciano Zazzeri

Poi: «Pensiamo: cosa succederà se lo ammetto? La gente smetterà di venire nei miei ristoranti? Beh, io me ne son fregato, non l’ho detto a nessuno che avrei scritto questo discorso. E sono qui, a raccontarvi la mia storia. Improvvisamente mi sono sentito giù. In un baratro. Come non avessi sangue nelle vene. Ogni cosa richiedeva uno sforzo enorme. E un giorno ho scoperto che la mia creatività era interrotta, non riuscivo più nemmeno a creare un piatto. È stato allora che ho capito che era il momento di rivolgermi a un dottore. Tra di noi c’è un altissima percentuale di problemi mentali» [Dal Monte-Frenda, CdS].

«Figlio d’arte, 56 anni, chef autodidatta, considerato tra i maestri nel cucinare il pesce. Favoloso il suo crudo, certo. Ma in generale tutto il pesce con il quale, da pescatore, ha un rapporto quasi d’amore: “Bisogna saperlo cucinare. Senza mai violentarlo”. Negli anni, Luciano Zazzeri ha sviluppato una sapienza che viene fuori non solo nei secondi di pesce, ma anche nei primi. O nella cacciagione. Essendo (anche) un cacciatore, infatti, propone da metà dicembre piatti invernali a base di carne» [Frenda, CdS 2013].

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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