Fausto Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, ieri verso le 13 e 30 si è fermato con la sua auto sul viadotto dell’autostrada A14 all’altezza del km 390 in direzione sud, in contrada Vallemerlo (Chieti). Portando con sé con a forza la figlia di 10 anni, Ludovica, ha scavalcato il parapetto. Quindi, dopo poco, ha gettato giù la bambina, morta per il volo di quaranta metri finito sull’asfalto. L’uomo è poi rimasto a lungo sul parapetto, minacciando di gettarsi nel vuoto e urlando «Scusa, scusa» al mediatore della polizia, alla madre e alla sorella giunti sul posto. Alla fine, dopo sette ore, s’è gettato, morendo sul colpo. Presto si è scoperto che la vicenda era legata a quella di Marina Angrilli, 51 anni, insegnante di lettere al liceo scientifico di Pescara Leonardo da Vinci, caduta dal balcone di un appartamento al secondo piano di uno stabile di quattro, in Chieti Scalo, al n.18 di largo Roccaraso e morta in ospedale per le lesioni riportate. La donna era la moglie dell’uomo (i due s’erano sposati nel 2006) e madre della ragazzina. Non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un suicidio o di un omicidio. Sarebbe stato Filippone a lasciarla al pronto soccorso dopo aver indicato generalità risultate poi false.
Ieri mattina Salvini e Di Maio si sono visti, poi all’ora di pranzo ognuno se n’è andato per conto suo, ma Salvini ha convocato una conferenza stampa a Fiumicino e fatto sapere che sul nome del premier c’è l’accordo, che oggi i due saliranno al Quirinale e proporranno al presidente della Repubblica la loro formazione e sperano che non vi siano altri problemi e che il governo giallo-verde possa mettersi all’opera. I nomi sono quelli che girano da qualche giorno e, almeno dal punto di vista delle indiscrezioni, non ci sono novità. Il capo del governo sarebbe Giuseppe Conte, un giurista che ha studiato sia a Yale che alla Sorbona, nato nella provincia di Foggia, poco più che cinquantenne e assai competente nelle questioni dell’amministrazione. Il ministero degli Esteri sarebbe affidato a Giampiero Massolo, ambasciatore, già capo dei nostri servizi segreti. Salvini andrebbe agli Interni e Di Maio guiderebbe un super-ministero dove sarebbero accorpati Sviluppo economico e Lavoro. All’Economia si installerebbe Paolo Savona, fortemente voluto da Salvini e su cui Mattarella potrebbe mettere un veto (Savona, 81 anni, è assai critico sull’euro). Nessun ruolo per Di Battista che in serata a Non è l’Arena ha detto: «Senza falsa modestia, so di aver portato tanti voti al Movimento. Ma oggi ho fatto una scelta di vita e resterò a guardare».
«Omar, 21 anni e maglietta a fiori, ha attraversato la Pianura Padana per venire dal Piemonte a Rimini, dove Vasco prova il tour che debutta a Torino l’1 e 2 giugno. Saranno non più di una ventina, i ragazzi del Fanclub. Quando Vasco si avvicina loro cantando, e dà un buffetto affettuoso a Omar, Omar scoppia in lacrime, e i singhiozzi gli scuotono le spalle». A Modena, l’anno scorso, Vasco radunò 225 mila fan. Il concerto di Torino si aprirà con Cosa succede in città. Il tour si concluderà a Messina e riprenderà l’anno prossimo [Venegoni, Sta].
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