Il Pensiero Libero

Ma è propria vera la leggenda dello Stellone?

Con il rituale tipico delle decisioni meditate e assunte in sedi caratterizzate da massima riservatezza (rectius: segretezza) è giunto all’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri (aspirante “Capo del Governo” di mussoliniana memoria, “con pieni poteri” addirittura nazisti) il “benservito” delle vere forze che, parte (minima) in modo palese, e parte (molto più consistente) in maniera occulta, decidono il destino del Paese.

La fase di ricostruzione del “dopo-coronavirus” sarà, molto probabilmente, affidata ad altri: 
a) che sappiano “leggere e scrivere”; 
b) che possano circondarsi, non avendo complessi d’inferiorità da cui proteggersi, di gente che abbia una certa dimestichezza con le norme del diritto e soprattutto con la lingua italiana; 
c) che non assumono provvedimenti ritenuti “palesemente illegittimi” dalla “scienza giuridica” accademica e ufficiale (magari non esente da colpe passate di “sfasci” economici o istituzionali e “ammantata”, per generosità del sistema mass-mediatico, di qualche titolo “eccellente” non proprio dovuto); 
d) che sappiano servire meglio e con “finta dignità” gli interessi dell’alta finanza, sempre più seriamente preoccupata dei danni che l’attuale “banda-bassotti” con le sue mille commissioni, task force, cabine di regie, congreghe di numero crescente di virologi, infettivologi, epidemiologi sta procurando non tanto agli innocenti abitanti della Penisola quanto all’ipotesi di quel ritorno a un nuovo “feudalesimo” (della moneta e non più del latifondo), visto dai super-ricchi come meta per dormire finalmente sonni tranquilli (con o senza necessaria apparenza di vita produttiva e di regimi democratici).

Naturalmente, come sempre avviene nei conciliaboli di persone aduse all’esercizio occulto del potere, il nome del nuovo “salvatore” dello Stivale non è stato fatto, ma è probabile che verrà fatto trapelare nei prossimi giorni: bisognerà dare tempo al sistema mass-mediatico (che sinora ha esaltato un primo ministro, venuto sì dal nulla, ma, comunque,  capace dell’eloquio tipico degli avvocati della provincia meridionale) che quel personaggio, a detta dell’italica sapienza giuridica, ha commesso degli errori imperdonabili; soprattutto per la dimostrata e acclarata incapacità di sottrarsi alle suggestioni (talvolta persino a quelle palesemente campate in aria e cervellotiche) della scienza medica, va messo da parte per consentire al Paese di “ripartire”.

E’ chiara, per chi non intende seguire il motto delle tre scimmiette con benda sugli occhi, tappo nelle orecchie e bavaglio sulla bocca, la direzione verso cui si muoverà l’italico convoglio. 
La ripartenza, a causa della mancanza di una forza liberale, che sia in grado di capire ciò che Donald Trump (con  i Repubblicani  Nord americani) e Boris Johnson (con i Conservatori inglesi) hanno chiaramente inteso sui propositi antindustriali dei Tycoon della Finanza, non avrà altra direzione e destinazione di quella voluta dalle centrali di Wall Street della City, dai Tecnocrati ben retribuiti di Bruxelles, dalle Consorterie ebraiche e cristiane e dallo IOR Vaticano.

Questa linea di ritorno al Feudalesimo, pervicacemente anti-moderna è sostenuta, politicamente, da Democratici Statunitensi, Laburisti inglesi, Socialdemocratici e Cristiano-sociali (di varia denominazione) dell’euro-continente, tutti rimasti senza “miraggi” da propalare alla gente, sufficientemente delusa dalle loro false promesse passate.
D’altronde, l’Italia non può consentirsi avventure di tipo diverso (peraltro già sperimentate nel “secolo breve” con esiti catastrofici) fondandosi su  forze estremiste (sì ma soltanto sul piano del verbalismo di piazza) ed in effetti sempre desiderose di nascondersi, magari per biechi calcoli elettorali,  sotto quello stesso manto azzurro della Madonna che tiene al riparo dagli attacchi laici anche i traffici monetari di quell’Istituto per le Opere di Religione (IOR) che destina i proventi dell’Obolo di San Pietro (a tacer d’altro e a ciò che è trapelato sui media) all’acquisto di redditizi fabbricati nel centro di Londra.

In mancanza di una forza politica autenticamente liberale che punti al mantenimento del ruolo creativo e produttivo dell’uomo nella società industriale, nata dopo la sanguinosa parentesi della Rivoluzione francese, è difficile che il percorso intrapreso dall’Alta Finanza verso un nuovo Feudalesimo possa essere ostacolato. 
D’altra parte, la Storia ci offre esempi di rivoluzioni che avvengono a cose fatte e mai di rivolte vere dirette a prevenire. 
Non si tratta di una prospettiva confortante.

L’Umanità ha conosciuto tempi in cui il reddito dei ricchi latifondisti proveniva dal semplice possesso della terra e dalla schiavitù sostanziale dei servi della gleba. 
Orbene, se nel cuore dell’Europa non spunteranno, subito, i Trump, i Jonhson e personaggi di consimile statura politica, il popolo Euro-continentale conoscerà tempi in cui la ricchezza sarà prodotta per i Tycoon della Finanza dal semplice possesso della Moneta e dal lavoro di contabilità di robot umani o digitali.

Gli uomini che sono nella mente e nei propositi dei reggitori, palesi e nascosti, della res publicaitaliana,  andranno certamente nella direzione occulta. Anche se non sarà più una “nave senza nocchiero in gran tempesta” l’Italia sarà più “serva”che mai. 
Dobbiamo chiederci: Ma è proprio vera la leggenda dello Stellone che ci protegge? 

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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