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Naike Rivelli ha scoperto dall’esame del Dna di non esser figlia dell’uomo che ha sempre chiamato «padre»

Naike

Naike Rivelli ha scoperto dall’esame del Dna di non esser figlia dell’uomo che ha sempre chiamato «padre». Avendo chiesto alla madre Ornella Muti chi sia suo padre, la madre ha risposto di non saperlo (altri dettagli nella sezione Oggi).

Debacle del centrosinistra nelle ex città rosse

Il centrodestra vince i ballottaggi a Siena, Massa e Pisa. Il Movimento 5 stelle trionfa a Imola e ad Avellino. I candidati battuti nelle cinque città sono tutti del Pd. Il centro-sinistra vince a Brindisi. In Sicilia, una lista civica batte il centro-destra a Messina, e il candidato di Fratelli d’Italia conquista Ragusa contro un grillino. A Imperia Scajola batte il candidato del forzista Toti. Calo dell’affluenza, dal 60,42% del primo turno al 47,6% del secondo. Complessivamente l’asse giallo-verde tiene bene, e la Lega si conferma in forte ascesa.

Stefano Folli: «La vecchia tradizione della Toscana “rossa” non esiste più: Pisa, Siena, Massa saranno governate da giunte di destra. È un fallimento conclamato a cui il gruppo dirigente del Pd per ora non sa reagire. La perdita delle città storiche è persino più grave della disfatta di marzo. Più grave perché intacca il rapporto antico con il territorio, anzi dimostra che una certa relazione sociale e culturale prima ancora che politica non esiste più. Nel complesso sia la destra sovranista sia i Cinque Stelle hanno ottenuto dei successi relativi a macchia di leopardo, da nord a sud. Si capisce allora come sia abbastanza fuori dalla realtà la speranza, coltivata da una parte del Pd, di un rovesciamento delle alleanze. Una grande operazione trasformista per cui i Cinque Stelle, o una larga parte di essi, abbandonano il destrorso Salvini per trovare rifugio in una nuova alleanza di governo. Il voto amministrativo non ha certo incoraggiato questa suggestione che sembra figlia di una frustrazione più che di un progetto lucido» [Rep].

Se Renzi fondasse un partito tutto suo, questo non raccoglierebbe, secondo sondaggi Swg e Emg, più del 4% dei voti [Cesaretti, Giornale].

Piedi

Aveva fatto scalpore qualche mese fa il ritrovamento di 14 piedi umani dentro scarpe da ginnastica su varie spiagge canadesi, nella regione del British Columbia. L’ultimo piede è stato trovato qualche giorno fa sull’Isola di Gabriola, situata tra la più grande Isola di Vancouver e il continente. I ritrovamenti sono iniziati nel 2007 e nel corso degli anni sono venuti fuori sempre più casi. Inizialmente si era pensato a un serial killer, a scherzi macabri, a vendette per giri di droga o traffico di armi, tratta di migranti, addirittura si è ipotizzato che potessero essere vittime dello tsunami del 2004 nell’Oceano Indiano o di un incidente aereo avvenuto nel 2005 sulla costa occidentale canadese. Nulla di tutto ciò.
Grazie alle analisi del DNA sono state identificate alcune vittime, alcuni piedi appartenenti alla stessa persona sono stati trovati a un anno di distanza l’uno dall’altro. Sebbene le vittime provengano da aree diverse e non tutte aiano state identificate, una cosa sembra accomunare tutti i piedi: il fatto che appartengano a persone che si sono uccise, spesso lanciandosi nei corsi d’acqua della regione, oppure che sono morte in incidenti. A staccare gli arti sarebbe stata la forza dell’acqua, come hanno dimostrato anche le perizie dalle quali non sono emersi segni di tagli. Secondo le autopsie e le analisi degli antropologi forensi la tesi sarebbe attendibile. Ma allora perché sono stati trovati solo a partire dal 2007?
La risposta è nelle scarpe, o meglio nella moda. Negli ultimi anni, infatti, hanno iniziato a diffondersi sempre di più calzature con i cuscinetti di aria o gel nelle suole che facilitano il galleggiamento delle scarpe. Ecco peché i piedi, trasportati dalle correnti, sono arrivati fino a riva invece di andare a fondo.

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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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