Travaglio-Sallusti
Marco Travaglio avendo giudicato Loro-2 ancora più bello di Loro-1, invita stamattina Di Maio a correre al cinema e a imparare: «Siccome passano gli anni ma Lui è sempre Lui, Loro sempre Loro e Noi sempre Noi, non guasterà se gli aspiranti governanti prenderanno appunti su ciò che non va mai dimenticato dell’eterno Caimano double face: vecchio-giovane, crepuscolare-vitale, sconfitto-vincente, allegro-triste, venditore-compratore, ricattatore-ricattato, gaudente-dolente, cacciatore-preda, bugiardo-sincero, morto-risorto. Quando piange, sta ridendo. Quando ride, sta piangendo. E, mentre chiagne, fotte: “I miei nemici non riescono a mettermi a fuoco: pensano che sia tutto complesso, invece è tutto semplice”». Aggiunge il direttore del Fatto: «la verità – per chi la sa vedere – è semplice. Il governo 5Stelle-Lega non è illegittimo: riunisce i due partiti più premiati dagli elettori. E non è neppure pericoloso: non ci annetterà alla Russia di Putin, non attenterà alla Costituzione (diversamente dalla Bicamerale D’Alema e dai governi B., Letta e Renzi) e non sterminerà i migranti (la Lega governa da anni le più grandi regioni del Nord, ora malissimo, ora benino, e lì gli stranieri sono più integrati che in tante regioni a guida Pd). Il rischio vero è che parta col freno a mano tirato e non faccia ciò che serve per cambiare l’Italia. Quel freno sono i veti che B. imporrà, per interposto Salvini, se non si chiarirà subito un equivoco che può diventare una trappola: come può il centrodestra Lega-FI-FdI restare unito con Salvini leader se solo il primo partito sta dentro e gli altri due stanno fuori o contro? Chi rappresenta Salvini nel governo col M5S: solo la Lega, o tutto il centrodestra, cioè soprattutto B.? Noi lo giudicheremo come abbiamo fatto con gli altri: non dal colore giallo-verde, ma dalle cose che farà e soprattutto da quelle che non farà. “Non importa – dice Confucio – se il gatto sia bianco o nero, purché prenda il topo”. Ma, senza una rottura fra Salvini e B., questo governo di topi rischia di acchiapparne pochi, o di prendere quelli sbagliati».
Sallusti gli risponde sul Giornale: «Il diffamatore (nel senso di condannato per diffamazione in via definitiva sia in Italia sia in Europa) Marco Travaglio è fuori dalla grazia di Dio. Di Maio, di cui ha cantato le gesta e fatto da ufficio stampa con il suo giornale, non risponde più ai suoi ordini e forse neppure al telefono. Colpa di quel diavolo di Silvio Berlusconi che non vuole morire e si ostina a fare – ma va? – il leader politico. Preso atto infatti che Forza Italia starà all’opposizione, Travaglio teme che – non essendosi dissolto il centrodestra – Matteo Salvini farà anche da lunga mano del Cavaliere nel nascente governo Cinquestelle-Lega, fatto che porterebbe all’inquinamento della pura razza grillina, quella per intenderci che ha prodotto i roghi dei bus romani. Sarebbe banale ricordare che Salvini, se vuole avere un futuro radioso e non passare per traditore, deve comunque rispondere anche agli elettori di Forza Italia che nei collegi uninominali hanno contribuito a eleggere deputati e senatori della Lega. E sarebbe offensivo per un’intelligenza media (ma anche bassa) dovere ricordare che Salvini ha esattamente lo stesso programma elettorale di Silvio Berlusconi, avendo i due sottoscritto in campagna elettorale l’identico testo insieme a Giorgia Meloni. Queste due ovvietà portano alla conclusione logica che, almeno in teoria, Salvini non può fare o autorizzare nulla – Travaglio si metta il cuore in pace – che sia contrario ai principi e agli interessi anche di Forza Italia e dei suoi elettori.
Come questo sarà possibile non ho idea anche perché un governo Cinquestelle-Lega non ha senso in natura, è contrario ai principi della fisica e nasce unicamente per la paura di tornare a votare dei due».
La moglie di Weinstein: «Non sapevo niente delle molestie»
Georgina Chapman, 42 anni, inglese, stilista della casa di moda Marchesa con studio a Manhattan, ex moglie di Weinstein, da cui ha divorziato lo scorso ottobre. S’è fatta intervistare da Vogue, ha detto di vivere in questo momento, «una vita di merda» e di non aver mai sospettato nulla. «Quando uscirono i pezzi sul New York Times e poi sul New Yorker rimasi come paralizzata. Per due giorni la testa non faceva che girare. Ho perso quasi 5 chili in cinque giorni, non riuscivo a inghiottire nulla. Era tutto molto difficile perché il primo articolo riferiva fatti che risalivano a prima che lo incontrassi. Ma poi la storia si allargò a dismisura e capii che non poteva essere un incidente isolato. Sapevo che dovevo andarmene e portare via i bambini da tutto questo». Poi: «Io non ho mai sospettato assolutamente nulla. Mai. Certo lui viaggiava sempre. Ma io non sono mai stata una di quelle persone ossessionate dall’idea di sapere dove fosse il partner. D’altra parte Weinstein è stato un padre meraviglioso con i miei figli. E quando l’ho conosciuto era incredibilmente brillante. Un uomo colto e sensibile. Pagò le spese mediche a un’amica di mia madre che aveva un cancro al seno. Era meraviglioso. Non so, ora invece, sembra tutto bianco o nero. Ma la vita non è così. Per me è stato un partner stupendo. Era un amico, un confidente, un sostenitore. Certo, ha una personalità spiccata e… non so… mi piacerebbe avere le risposte per ciò che è successo. Ma non ne ho».
Impotenti
Gli impotenti hanno ora a disposizione la bombita «una protesi idraulica peniena di ultima generazione che risolve definitivamente tutti i problemi di disfunzione erettile, e che a Cuba è stata già impiantata in circa 350 pazienti italiani con risultati eccellenti. Si tratta di due cilindri di parylene, morbidi e soffici al tatto, che vengono alloggiati all’interno dell’organo sessuale lungo il suo decorso, in sostituzione dei naturali corpi cavernosi ormai inefficaci, ed è completata appunto dalla bombita, un piccolo dispositivo attivatore, un semplice meccanismo di forma sferica contenente un liquido gelatinoso, che viene posizionato all’interno dello scroto, in uno dei due testicoli, in modo completamente invisibile, il quale, se azionato mediante un breve palpeggiamento o una lieve pressione, permette di far defluire il gel e gonfiare i cilindri del pene a lui collegati, restituendo a qualsiasi uomo la possibilità di avere un’erezione perfetta e duratura, con una turgidità dell’organo pari a quella di un ragazzo di vent’anni. Il dispositivo ha un sistema di controllo a circuito chiuso, ed il liquido che viene trasferito nei cilindri per ottenere l’erezione, una volta terminato l’atto sessuale, sempre a comando manuale, viene ritrasferito nel suo serbatoio sferico in modo che si ripristini la flaccidità». L’intervento dura mezz’ora: si tratta di un’ncisione chirurgica invisibile sulla pancia di 2,5 centimetri. Dura mezz’ora. Gabriele Antonini, inventore del meccanismo, ne ha parlato di recente a Cuba, nel corso del Congresso Internazionale sulla Salute Sessuale dei Caraibi e dell’America Latina. In Sudamerica soffrono di disfunzione erettile 30 milioni di uomini, e, di questi, 5 a causa della prostatectomia radicale. Le cifre in Italia sono 3 milioni e 500 mila [Melania Rizzoli, Libero].
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