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Partito liberale: nuovo, sì! Vecchio, no, grazie!

Sul problema della scomparsa dei liberali Italiani, sollevata da alcuni amici lettori, non sono mancati altri interventi. Uno particolarmente intenso e vibrato di Enzo, l’altro, molto rilevante per il ruolo che egli ricopre, di Stefano.

Enzo ci ricorda che l’Europa è nata dall’intuizione politica di un grande liberale, italiano, Gaetano Martino. A suo giudizio, ampiamente condivisibile, si tratta di un fatto storico di cui giustamente il Partito Liberale Italiano va orgoglioso; aggiunge, poi, un altro elemento di valore storico: il collante di allora per unire i Paesi Europei ha evitato guerre e distruzioni.
Stefano dà notizia della convocazione per il 20 Settembre 2019, a Roma, presso la sala Capranichetta in piazza Montecitorio degli Stati Generali dei liberali italiani.
Stefano fa un’importante ammissione: l’Italia non è mai stata un Paese liberale, perché condizionata da un’antica presenza del fideismo cattolico, con un troppo radicato predominio del potere clericale, che si è naturalmente incontrato con l’autoritarismo comunista, entrambi anti-liberali per definizione.

In più usa l’aggettivo smodato per definire il sovranismo Salviniano e si augura che, dalla sala, possa uscir fuori un soggetto politico più ampio del piccolo PLI. Naturalmente, sia nell’intervento di Enzo sia in quello di Stefano vi sono punti da discutere e approfondire. Non si può vivere di reminiscenze storiche per trarne insegnamenti utili, dico al primo, soprattutto se cambiano radicalmente le condizioni dei popoli e dell’equilibrio mondiale. Non si può associare il sovranismo, dico al secondo, anche se moderato nei termini e nelle modalità d’azione, al comunismo, al fascismo e al peronismo, come “figli della stessa madre”.
Se è valido il rilievo che l’Unione Europea sia stata realizzata nel peggiore dei modi, il sovranismo è figlio della drammatica realtà odierna, che vede la caduta a precipizio delle maggiori Nazioni Europee (Italia compresa) dai vertici delle maggiori potenze industriali del mondo all’infimo gradino della crescita zero.

Partito liberale italiano

Si può discutere se la pessima Unione, che si è realizzata, sia stata dovuta al fatto che dall’idea di una Grande Nazione Europea concepita come una vera e propria Confederazione di Stati sul modello statunitense si sia passati ad un accrocco di tecnocrati, pubblici o privati, inviati a Bruxelles come dipendenti dei vari Paesi e quivi sottoposti a direttive cogenti, influenzate dalla peggior forma di Capitalismo, quello Finanziario o ad altro (moneta unica realizzata a vantaggio di alcuni Paesi e a scapito di altri; numero esagerato di Stati-membri; interferenze pesanti nelle Costituzioni dei vari Paesi etc.) sta di fatto che l’Europa è oggi squassata da flussi migratori dall’Africa che definire come l’effetto di un fenomeno epocale sarebbe, come dice Andrea Chenier “vecchia fiaba!”

Si tratta, in realtà, di flussi organizzati da scafisti, caporali, organizzazioni non governative, costruttori di imbarcazioni e di gommoni nonchè di tute e salvagenti, lenzuola di stoffa e teli di plastica, istituzioni cosiddette di beneficenza e di assistenza, religiose e laiche, tutto un pout-pourrìdi affaristi e trafficanti senza scrupoli che, invece, ricevono sollecitazioni, aiuti e sostegni sotterranei ed occulti da religioni importanti (ebraismo, cristianesimo, islamismo) e da centri di osservazione della politica mondiale finanziati dalle centrali monetarie dell’Occidente. Naturalmene la cultura dei porti aperti trova forte alimento nel buonismo religioso e politico dei cristiano sociali, dei democristiani, dei socialdemocratici e dei comunisti (tutto l’apparato gauchisteche sostiene la politica dell’Unione Europea e contrasta il liberalismo anglo-americano) ma è, contro ogni logica e ogni elementare buon senso, appoggiato anche dai liberali eurocontinentali, da molti decenni privi di una loro posizione autonoma rispetto ai due grandi partiti di massa dell’Occidente.

Naturalmente, intorno a tanto trambusto si muove un business, esso, sì “epocale” che stravolge i connotati di una vita civile e ordinata di popolazioni che faticosamente, nel corso dei secoli, hanno raggiunto livelli accettabili di convivenza.
Un amante del pensiero libero e non condizionato dall’ideologia religiosa o politica, dovrebbe capire che non v’è nessuna ragione che corrisponda a un vero interesse delle sue popolazioni un’Unione Europea che imponga pareggi di bilancio, misure d’austerità solo al fine di mantere vegeto il terreno di pascolo delle banche, costituito da industrie zoppicanti, bisognose di crediti e di mano d’opera ssemi-schiavistica.

Gran Bretagna e Stati Uniti d’America hanno risolto i problemi sul tappeto dell’Eurocontinente in modo diverso e molto più soddisfacente.

Prima Domanda:se i liberali della parte continentale europea seguono pedissequamente, come fedeli caudatari, le scelte dei partiti di ispirazione religiosa o della sinistra socialdemocratica perché il cittadino dovrebbe votare per loro? Ha un senso lamentare la scomparsa dei liberali se chi se ne lagna ritiene di poter condividere i postulati dei “porti aperti”, dell’integrazione fraterna degli immigrati e non s’avvede che l’unificazione europea con la moneta unica e con l’allargamento attuale può solo portare a rovine e cadute degli Stati membri e vantaggi solo ai Paperonidella Finanza, come andiamo ripetendo da tempo?

Seconda Domanda:Se la richiesta di “pieni poteri” ha fatto giustamente rabbrividire tutti quelli che hanno memoria di fatti storici tragici, soprattutto se vissuti sulla propria pelle, perché consentire che una causa giusta di riscatto liberale di Paesi che non possono rinunciare alla propria libertà d’iniziativa economica sia gestita da leader politici inadeguati?

Conclusione: Per la ricerca del “liberale” dal pensiero veramente libero e non condizionato da sedimentazioni (plurisecolari) nei Paesi dell’Europa, vissuta per due millenni sotto l’autoritarismo e l’illiberalismo più spinto, occorre ben altro che la lampada di Diogene! Occorrono fari a potentissimo LED! Ben venga un dibattito sulle colonne di giornali on line liberi e aperti al contributo di tutti. Ben vengano gli Stati Generali indetti dall’amico Stefano. Di un partito liberale totalmente “nuovo” a mio giudizio v’è bisogno assoluto; di una resurrezione del “vecchio”, decisamente no!

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Luigi Mazzella

- Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale - Ex Ministro per la Funzione Pubblica - Avvocato Generale dello Stato emerito - Scrittore e giornalista ATTIVITA’ SVOLTE: 1 – Direzione di pubbliche istituzioni nazionali e regionali svolta in modo autonomo: a) Commissario Straordinario alla Gestione Autonoma dei Concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1974 al 1978 (nominato dal Ministro dello Spettacolo On. Adolfo SARTI). b) Commissario Governativo dell’Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” dal 1979 al 1986 (nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione Sen. Giovanni SPADOLINI). c) Commissario Straordinario dell’IDISU (poi ADISU) Università di Tor Vergata di Roma, dal 1993 al 1997, nominato dalla Regione Lazio. d) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro – Sezione Autonoma di Credito Cinematografico (SACC) dal 1984 al 1990. e) Vice Presidente del Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, plurisecolare istituzione musicale di rilevanza nazionale. f) Membro del Consiglio Direttivo dell’Ente Autonomo “La Biennale di Venezia” per due mandati consecutivi. 2 – Incarichi direttivi in Gabinetti Ministeriali: a) Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1970 al 1973 (Vice Capo di Gabinetto). b) Ministero dei lavori pubblici dal 1973 al 1975 (Capo dell’Ufficio Legislativo). c) Ministero della difesa dal 1979 al 1983 (Consigliere Giuridico del Ministro). d) Ministero per il turismo e lo spettacolo dal 1983 al 1985 (Capo di Gabinetto). e) Ministero dell’ambiente dal 1986 al 1987 (Capo di Gabinetto) f) Ministero delle aree urbane dal 1987 al 1993 (Capo di Gabinetto). 3 – Attività svolte in organismi internazionali e altri organismi interni: a) Membro del Comitato per i Pubblici Appalti della allora CEE a Bruxelles dal 1973 al 1975. b) Membro del Comitato Giuridico dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO-OACI) a Montreal dal 1983 al 1985. c) Membro del Comitato per gli Affari Urbani dell’OCSE a Parigi dal 1987 al 1993. d) Membro della delegazione della Cassa per il Mezzogiorno dal 1973 al 1975. e) Membro del Consiglio Superiore delle Forze Armate dal 1981 al 2002. f) Membro del Consiglio di Amministrazione dei Monopoli di Stato. g) Giudice della Commissione Tributaria Centrale dal 1992 al 2002. 4 – Attività ulteriori: a) Presidente o Membro di Commissioni di studio istituite dalla Pubblica Amministrazione (Commissione Giannini per il riordino delle forze armate, Commissione per la rilocalizzazione dei Ministeri in Roma Capitale ed altre). b) Presidente o Membro di commissioni di esame (Avvocatura dello Stato, INPS ed altre). c) Autore di saggi ed articoli su riviste giuridiche (Rassegna dell’Avvocatura dello Stato e numerose altre) e su riviste di studi politici e di cultura (“Specchio Economico”, “Politica e Mezzogiorno” “Minerva” ed altre). d) E’ iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti (Ordine interregionale del Lazio e del Molise) dal 1992. 5 – Onorificenze: a) Cavaliere di Gran Croce – Ordine al Merito della Repubblica Italiana – data di conferimento 28 gennaio 2002 b) Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine Sovrano Militare di Malta c) Accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. d) Salernitano illustre – Camera di Commercio di Salerno e) Cittadino Onorario di Eboli - Amministrazione Comunale f) Insignito del Premio Capalbio “per lo stile nel Governo” 6 – Autore di libri: A) SAGGI SOCIO-POLITICI 1. "Cinquanta proposte di buon governo” - Marsilio Editore - 1992; 2. “L’irresistibile vento dell’ovest” - Menzione speciale al Premio Internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti”; Minerva Editrice - 2001; 3. “Recondite armonie di riforme diverse” - Premio Presidente Provincia Salerno al premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” - Maggioli Editore - 2004; 4. “Le utopie possibili. Bel Paese e Buon Governo” - Premio alla carriera al Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” 2005 - Maggioli Editore - 2005; 5. “Le probabilità ragionevoli” - 2006; 6. “La passione della ragione” - Avagliano Editore - 2008; 7. “Dall’impegno al distacco” - Avagliano Editore - 2007; 8. “Casta Italia” - Avagliano Editore - 2009; 9. “Nessun dorma” - Avagliano Editore - 2010; 10. “Le luci spente dell’illuminismo” - Avagliano Editore - 2010; 11. “La forza e la frode” –Avagliano Editore 2012 12. “Il dispotismo indulgente” – Avagliano Editore - 2013 13. “EUROCRASH – Cinquanta ipotesi d’incerto futuro” – Curcio Editore 2014 14. “Debole di costituzione” – Editore Mondadori 2014 15. “Europa mia, benché il parlar sia indarno” Avagliano Editore, 2017 16. " Il decennio nero degli Italiani – Dal Porcellum al Rosatellum – Avagliano 2018 17. "Elogio del pensiero libero – Genesi Editrice 2019 B) SAGGI CINEMATOGRAFICI 18. “Il bello nel cinema” - Saggi di estetica cinematografica - Seam Editrice - 2000; 19. “Il Leone e gli Oscar” - Saggi di estetica cinematografica - Eagle Pictures editrice - 2001; 20, “Fermo immagine” - Saggi di estetica cinematografica- Premio al Festival Cinematografico di Salerno - Minerva editrice - 2001; 21. “Il cinema tra irrisione e riflessione” – critiche cinematografiche -Avagliano Editore, 2011. 22. “Voce fuori campo” – critiche cinematografiche – Avagliano Editore 2014. 23. “L’Orso e la Palma” – Istituto culturale del Mezzogiorno. 217 24. “50 film da rivedere” – Istituto Culturale del Mezzogiorno - 2018 25. "Federico Fellini- realista e visionario – Ist.Cult.Mezzogiorno 2019 C) NARRATIVA E POESIA 26. “Un gioco malandrino di finestre e balconi” - Romanzo - Premio Speciale Grinzane Cavour Cesare Pavese - Avagliano Editore - 2006; 27. “Il Chiodo nella sabbia” - Romanzo – Menzione speciale al Premio Roma - Avagliano Editore - 2008; 28. “La baia del dubbio” - Romanzo – Premio per la narrativa del Centro di psicologia Salvatore Valitutti di Salerno - Avagliano Editore - 2009; 29. “La verità dietro l’angolo – Romanzo – Premio speciale Capri 2011 - Avagliano Editore - 2011 30. “I pazzi e le smorfie” – Versi e Aforismi – 3 Edizione - Genesi Editrice 2011 31. “La Grimpeuse – Confessioni di una rampante” – Genesi editrice - 2013 32. “Grigio senza sfumature” – Romanzo – Avagliano Editore 2014 33. “ In fuga dall’intimità” – Romanzo – Avagliano Editore 2015. 34. “Canzoniere satirico” – Versi e Aforismi – Genesi Editrice 2015. 35. “Vissi d’arte” – Romanzo – Avagliano Editore 2018 36. “Fake-off” – Romanzo – Avagliano Editore 2919 37. “Tutti promossi a fine-anno” 38. “L’albero dell’ignoranza” Romanzo (in prep.)

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