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Quattro europarlamentari hanno lasciato il gruppo del Movimento 5 stelle. Sono Ignazio Corrao, Rosa D’Amato, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini. Spiega Bresolin sulla Stampa: «La mossa non va letta soltanto come uno scontro in Europa perché avrà certamente forti ripercussioni anche in Italia. I quattro sono sempre stati vicini alle posizioni di Alessandro Di Battista, ma fonti vicine ai diretti interessati assicurano che questa decisione è “totalmente autonoma” e non ha nulla a che vedere con le mosse dell’ex deputato.
Di Battista è intenzionato a continuare la battaglia interna al Movimento, mentre per loro si tratta di un addio. I quattro non usciranno soltanto dalla delegazione M5s, ma lasceranno definitivamente il Movimento con il quale sono stati eletti per due legislature europee. Per la delegazione al Parlamento Ue si tratta di una scissione pesante, visto che di fatto se ne va un terzo del gruppo (quattro su quattordici). Per i quattro potrebbero presto spalancarsi le strade dei Verdi, con i quali hanno condiviso molte battaglie. L’ultima in ordine di tempo è quella sulla Politica agricola comune, la goccia che ha fatto traboccare il vaso delle tensioni interne per via del voto dei quattro contro la linea ufficiale del Movimento».
Colui che ha trascinato i quattro è Ignazio Corrao, secondo il quale «il Movimento è diventato un poltronificio. Praticamente un partito uguale a tutti gli altri, che ha tradito ogni sogno delle origini. E lì ha citato Gianroberto Casaleggio, secondo il quale, prima di dissolversi, i partiti avrebbero cercato di rassomigliare al Movimento, e invece è successo l’esatto contrario. Poi Corrao ha pronunciato una frase di rarissima tenerezza: è successo l’esatto contrario per “un fattore riconducibile alla natura umana che il visionario fondatore non aveva considerato”. Così Corrao passa ai verdi, e forse crede siano gli omini di Marte» [Mattia Feltri].
• Conte ha annunciato il piano del governo per le feste contenuto nel nuovo Dpcm in vigore da oggi: vietati tutti gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e anche tra comuni nei giorni di Natale e Capodanno; resta il coprifuoco, esteso fino alle 7 di mattina per Capodanno; i negozi possono rimanere aperti fino alle 21; le scuole medie e superiori riapriranno il 7 gennaio e così anche gli impianti sciistici.
• In Italia ieri 993 morti per Covid, mai così tanti. Stabile il tasso di positività, poco sopra il 10%. I nuovi casi sono 23.225 su 227 mila tamponi. Scendono di molto i ricoveri: -701, -19 in terapia intensiva
• Muore di Covid un americano ogni trenta secondi. A Mosca parte oggi la vaccinazione di massa. L’Iran ha superato il milione di casi
• Il vaccino Moderna garantisce almeno tre mesi d’immunità. Lo dice uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine
• Scissione nel M5s al Parlamento europeo: quattro eurodeputati su 14 lasciano il gruppo. I quattro sono vicini a Di Battista
• I benzinai sciopereranno dalla sera di lunedì 14 a giovedì 17 dicembre. Protestano perché il governo non li ha inseriti nei decreti Ristori.
Clamoroso
Il ristorante che a Musile di Piave (Venezia) comincerà a festeggiare il Capodanno alle 13, con brindisi di mezzanotte alle 17.30 e tutti a casa alle 18 [Gurrado, Foglio].
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