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Sì allo scostamento, la rivincita di Berlusconi

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Silvio Berlusconi ha spinto tutto il centrodestra a votare a favore dello scostamento di bilancio di otto miliardi richiesto dal governo. A una settimana esatta dal passaggio alla Lega dei tre deputati di Forza Italia, il leader di forza Italia si è preso una rivincita. Prima l’Aula della Camera e poi quella del Senato hanno approvato quasi all’unanimità la risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio. A Montecitorio i voti a favore sono stati 552, nessun contrario, sei gli astenuti. A Palazzo Madama i sì sono stati 278, i no quattro e quattro anche gli astenuti. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno convocato una conferenza stampa per spiegare il senso del voto e il leghista ha parlato addirittura di «un bel successo» per il centrodestra. Il ministro dell’Economia Gualteri ha assicurato che gran parte delle risorse sarà utilizzato per il rinvio delle scadenze fiscali.

«Berlusconi la linea ieri l’ha dettata già alle 9 del mattino quando, riuniti i deputati, ha annunciato in collegamento telefonico: “Votiamo lo scostamento, il governo ha accettato tutte le proposte del centrodestra”, lasciando il cerino nelle mani di Fdi e del Carroccio che a quel punto si sarebbero dovuti prendere la responsabilità di spaccare la coalizione. Dopo i contatti notturni e una nuova riunione con gli emissari del Mef, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sciolgono la riserva e convocano una conferenza stampa a mezzogiorno insieme ad Antonio Tajani per comunicare l’ok allo scostamento. I tre leader ovviamente negano le divisioni. “Il governo ci dà ragione seppure con ritardo, l’abbiamo costretto a rivedere le sue posizioni. L’assenza di dialogo non era una nostra responsabilità, volevano spaccarci ma hanno fallito”, dice Meloni. A parlare di «successo» è Salvini che propone subito due tavoli: “Uno sulla scuola e uno sulle tasse”» [Monticelli, Sta].

In prima pagina

• L’autopsia di Maradona parla di «edema polmonare e insufficienza cardiaca». Il medico personale accusa: «Non lo hanno curato come si deve». Dopo la camera ardente alla Casa Rosada, con migliaia di tifosi e tafferugli, Maradona è stato seppellito accanto alla madre e al padre in un cimitero privato nei pressi di Buenos Aires
• Il centrodestra unito ha votato sì allo scostamento di Bilancio da otto miliardi. Una rivincita di Berlusconi su Salvini
• La Lega scende sotto il 24% e Forza Italia torna sopra il 7%, stando alla Supermedia Agi/YouTrend
• Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata cala il numero di ricoverati in terapia intensiva. Il tasso di positività risale al 12,5%. Ieri 29 mila nuovi contagi su 237 mila tamponi; 822 i morti per Covid
• Fontana dice che il governo ha deciso di lasciare la Lombardia in zona rossa fino al 3 dicembre. Dopo lo screening di massa l’Alto Adige passa alla fase 2 dei test
• I presidenti delle Regioni chiedono di lasciare fino a gennaio la didattica a distanza per i licei
• La Commissione Ue chiarisce che sulla riapertura delle piste da sci non deciderà Bruxelles ma i singoli governi. Angela Merkel lancia un appello a tutti i paesi affinché tengano chiusi gli impianti fino a Capodanno
• La Germania prolunga le restrizioni ma prevede un allentamento per Natale. Contagiati il principe di Svezia e la consorte. Record di infezioni in Turchia
• La Corte Suprema degli Stati Uniti ha cancellato le restrizioni per i luoghi di culto a New York
• Ci sono dubbi sul vaccino di AstraZeneca per l’errore nella gestione dei dosaggi che ha portato a ottenere il 90% di efficacia. Il ceo dell’azienda farmaceutica ha annunciato «studi ulteriori»
• A causa della crisi dei parchi a tema la Disney licenzierà 32 mila dipendenti.

Clamoroso

Il 90% delle merci mondiali si muove sul mare [Pittaluga, Avvenire].


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Giorgio Dell'Arti

Nasce a Catania il 4 settembre 1945. Giornalista dal ’69 a Paese sera. Passa a Repubblica nel ’79: inviato, caposervizio, redattore capo, fondatore e direttore per quattro anni del Venerdì, editore del mensile Wimbledon. Dirige l’edizione del lunedì de Il Foglio, è editorialista de La Stampa e La Gazzetta della sport e scrive per Vanity fair e Il Sole 24 ore. Dell’Arti è uno storico di riconosciuta autorevolezza, specializzato in biografie; ha pubblicato (fra gli altri) L’uomo di fiducia (1999), Il giorno prima del Sessantotto (2008) e l’opera enciclopedica Catalogo dei viventi - 7247 italiani notevoli (2008, riedizione de Catalogo dei viventi - 5062 italiani notevoli, 2006). Tra gli ultimi libri si ricordano: Cavour - Vita dell’uomo che fece l’Italia (2011); Francesco. Non abbiate paura delle tenerezza (2013); I nuovi venuti (2014); Moravia. Sono vivo, sono morto (2015); Bibbia pagana (2016).

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